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"Svegliatevi e muovete il culo. Vi voglio fuori entro cinque minuti" la voce della guardia rimbombava nella cella portando i detenuti a imprecare malamente mentre cercavano di svegliarsi.
Louis era ancora tra le braccia di Harry quando aprì gli occhi cercando di mettere a fuoco la stanza. Il sole non era ancora sorto e la luce della luna illuminava tenue lo spazio della stanza.
"Cosa sta succedendo?" Chiese mentre cercava di sfuggire dalla prese dell'altro che divenne presto più fievole permettendogli di alzarsi.
"Andiamo a fare una doccia ragazzo" disse Niall mentre si apprestava ad uscire dalla cella.
"A quest'ora?"
"Ci sono dei turni da rispettare e il nostro non è neanche il peggiore credimi. Adesso sono le 5:00 ma i turni iniziano alle 4:00 quindi siamo abbastanza fortunati comunque"
Louis si limitò ad annuire mentre aspettava che anche Harry lasciasse il proprio letto anche se non sembrava poi essere così intenzionato a farlo. Avevano fatto un accordo durante la notte e non era sicuramente sua intenzione lasciare la cella senza di lui. Risalì sul letto arrivando alla stessa altezza del riccio prima di cercare di richiamarlo.
"Harry dobbiamo andare"
"Lui non viene con noi" la voce di Liam catturò subito l'attenzione del castano che si voltò prontamente nella sua direzione.
"Perché no?"
"Può usufruire delle docce ogni qualvolta ne abbia voglia e non credo che questo sia l'orario che predilige" sorrise semplicemente il ragazzo.
"E tutto questo sarebbe normale? Perché noi non possiamo fare lo stesso allora?"
"Fai troppe domande ragazzino" la voce roca di Harry risuonò nella stanza. Louis lo guardò attentamente mentre si alzava dal letto leggermente infastidito per poi indossare la giacca dell'uniforme che aveva tolto durante la notte. "Oggi verrò con voi" aggiunse poi mentre questa volta era Liam a essere leggermente confuso.
"Non lo hai mai fatto"
"Inizierò oggi"
Louis sorrise leggermente mentre si affiancava all'uomo che probabilmente aveva cambiato idea per lui. Certo, non riusciva ancora a comprendere il perché il riccio possedesse tali privilegi ma fare troppe domande rischiava di metterlo nei guai ed era in assoluto l'ultima cosa che voleva in quel momento. Tutti i compagni uscirono dalla cella immettendosi nella calca di persone che si dirigevano nella medesima direzione.
Il corridoio che conduceva al bagno era abbastanza popolato. Anche se erano stati creati dei turni, erano davvero tanti i detenuti che facevano parte della stessa fase. Louis si guardò intorno mentre entravano nella stanza. I presenti dovevano essere all'incirca una trentina di persona.
Harry lo aveva trascinato in una doccia il giorno precedente ma dato che si trattava di lui probabilmente non avrebbe avuto problemi per questo.
"Spogliati" Louis guardò il riccio prima di annuirgli e iniziare a spogliarsi anche se con un leggero imbarazzo. Erano tutti uomini eppure non poteva fare a meno di notare occhiate indiscrete da parte degli altri. Si sentiva dannatamente vulnerabile ed esposto in quel momento, motivo per cui si apprestò subito a coprirsi con la salvietta che gli era stata fornita. Spostò lo sguardo sull'uomo di fianco a se che si stava denudando lentamente dei propri indumenti. Il fisico di Harry era completamente differente dal suo. Corpo tonico e slanciato, quasi s'incantò nell'ammirare i bicipiti scolpiti che si contraevano ad ogni movimento divenendo ancora più evidenti di quanto già fossero.
"Entriamo" la voce di Harry interruppe il flusso dei suoi pensieri riportandolo alla realtà. Entrarono nella stessa doccia e ben presto il riccio aprì l'acqua. L'iniziale getto freddo colpì prepotente Louis facendolo rabbrividire mentre cercava di ignorare l'imbarazzo provocatogli dall'uomo con cui si sarebbe ritrovato a condividere anche il proprio corpo.
"Perché puoi lavarti in orari diversi da quelli imposti agli altri detenuti?" Chiese cercando di mostrarsi neutrale.
"Questi sono affari interni ragazzino. Ottieni un po' di potere qui dentro e anche le stesse guardie saranno costrette a scendere a compromessi" ghignò soddisfatto prima di passare al castano del bagnoschiuma con cui lavarsi.
Louis annuì semplicemente prima di girarsi di spalle in modo da non mostrarsi più del dovuto mentre toccava il proprio corpo.
"Il tuo culo mi fa impazzire piccoletto" soffiò nel suo orecchio Harry prima di iniziare a palpeggiarlo delicatamente facendolo sussultare. Il suo corpo si irrigidì ma non si scansò da quel tocco. Quello era il patto, comunque. "Rilassati, non ho alcuna intenzione di prenderti di fronte a tutti questi coglioni" lo derise prima di dargli una pacca che lo fece urlare in un modo davvero poco virile.
Quando le mani del maggiore si allontanarono dal suo corpo, Louis cercò di lanciare delle fugaci occhiate nella direzione del compagno. Sembrava essere tranquillo, quasi completamente a suo agio mentre, senza alcuna esitazione, insaponava il suo corpo sotto lo sguardo attento del castano.
"Sei attratto da me?" La voce roca di Harry lo riportò alla realtà facendolo rabbrividire.
"N-no, c-cosa..."
"Rilassati nano, stavo solo scherzando" lo interruppe l'altro per poi posizionarsi sotto il getto d'acqua in modo da risciacquarsi.
L'acqua scorreva soave su quel corpo marmoreo e ben definito. Louis distolse prontamente lo sguardo. Non avrebbe mai provato attrazione per un uomo. Soprattutto non per qualcuno che lo aveva definito 'nano'.

The Prison Bitch {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora