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"Tomlinson faccia bere questo al signor Jones" disse Jeff passando a Louis un bicchiere di plastica con dell'acqua e qualche medicina all'interno. Il castano si ritrovò ad annuire per poi seguire le sue istruzioni. Era ormai passata una settimana dal giorno in cui aveva iniziato a lavorare all'interno dell'infermeria. In realtà, non c'era molto da fare quindi si riteneva abbastanza fortunato nell'esser stato affidato a quel settore invece che a altri.
Andò verso uno dei lettini sui quali era disteso un anziano signore. Aveva semplicemente una leggera emicrania e proprio per questo motivo veniva accudito in prigione piuttosto che trasferito in un qualche ospedale.
"Questo è per lei" disse Louis passandogli la bevanda. L'uomo l'afferrò prontamente per poi ringraziarlo.
"Devi essere qui dentro da poco se ti rivolgi a me in questo modo. Ho dimenticato il giorno in cui un qualsiasi detenuto mi abbia dato per l'ultima volta del lei." Sorrise amaramente l'uomo, ingurgitando poi velocemente il liquido.
"Credo che sia normale portare rispetto verso una persona più anziana"
"Qui il rispetto si guadagna ragazzo e purtroppo io non me lo sono meritato" sussurrò con voce incrinata "né qui dentro né lì fuori" Aggiunse poi rimarginando su scene del passato di cui probabilmente non andava troppo fiero.
Louis decise di non continuare quella conversazione limitandosi invece a fargli un cenno col capo e allontanarsi.
Si guardò intorno fino a quando non riuscii a intravedere chi stava cercando spostando poi su di lui la sua assoluta attenzione.
Harry stava seduto -dietro ad un piccolo tavolino- intento a scrivere qualcosa su dei fogli.
Louis decise di avvicinarsi a lui spinto da una leggera curiosità. Tra loro non era mai successo nulla di quanto si aspettasse da quell'accordo stipulato e se da un lato ne era felice, dall'altro risultava esserne dannatamente preoccupato. Non che ricercasse le attenzioni di Harry ma se non risultava poi così attraente ai suoi occhi, il patto sarebbe potuto essere annullato prima della sua liberazione. E questo non poteva assolutamente succedere.
"Cosa fai?" Chiese avvicinandosi al maggiore. Harry lo guardò leggermente accigliato prima di rivolgere nuovamente l'attenzione sui fogli.
"L'inventario"
"Di cosa?"
"Delle medicine"
"Sei qui da una settimana. Possibile che ti sia già stato affidato un compito di tale importanza?"
"Il dottor Azoff ricontrollerà tutto una volta che avrò finito. Ho già lavorato qui dentro per tre anni in passato. So bene ciò che faccio"
Louis boccheggiò leggermente. Harry si trovava lì dentro da ormai da un lasso di tempo probabilmente abbastanza lungo -anche se non sapeva precisamente quanto- quindi era normale che avesse già vissuto diverse esperienze. Effettivamente non aveva mai avuto questo tipo di conversazioni con lui. L'unico ad interessarsi alla sua pena e vagamente alla sua vita era stato Niall, in quei giorni.
"Vieni con me" la voce di Harry catturò nuovamente la sua attenzione.
"Dove?" Lo guardò esitante.
"Nel ripostiglio. Ho comunque bisogno di una mano"
"E posso farlo?"
Harry ignorò la sua domanda ma richiamò il dottore.
"Signore ho bisogno di una mano nel deposito. Il signor Tomlinson può venire con me?"
"Certo Harry, nessun problema"
Harry. Jeff chiamava tutti gli altri detenuti per cognome. Trovò leggermente strana la situazione ma decise -come al solito- di non farsi troppe domande.
Seguii il maggiore verso la direzione che conduceva alla stanzetta adiacente. Harry aprii la porta che era precedentemente chiusa a chiave per poi recarsi all'interno seguito dal più piccolo.
"Cosa dovrei fare esattamente adess...?" Le sue parole vennero interrotte dalle labbra del maggiore che si posizionarono con poca accortezza sulle sue. Harry premette con la lingua sul suo labbro inferiore ricercandone l'accesso. Louis schiuse le labbra permettendo, così, alla lingua del castano di intrufolarvisi all'interno. Boccheggiò leggermente quando in un rude contatto le loro lingue si incontrano iniziando fin da subito ad intrecciarsi e a rincorrersi. Le mani del minore si posizionarono sulla nuca dell'altro andando a stringere i ricci e tirarli leggermente. I bacini si scontrarono creando una frizione tra le erezioni degli amanti. Louis mugolò nella bocca del compagno mentre Harry si affrettava a stringere le sue natiche sode tra le mani.
Fu Louis il primo a interrompere quella lotta di intrecci ricercando un po' di fiato. Era in assoluto la prima volta che si ritrovava a baciare una persona del suo stesso sesso e ancora più ridicolo era il fatto che gli fosse piaciuto. Nulla di delicato o soave come quelli dati a una qualche ragazza ma assolutamente il contrario. Quasi rozzo e selvaggio ma assolutamente passionale.
"Perché lo hai fatto?"
"Abbiamo un patto mi sembra"
"Perché ora?" Insistette Louis leggermente confuso. Era ormai passata più di una settimana da quando avevano deciso di stringere l'accordo. Quindi, perché proprio adesso?
"Mi andava" fu la semplice risposta che Harry gli concesse prima di allontanarsi da lui e iniziare a manovrare con una serie di medicinali riposti sui vari scaffali.

The Prison Bitch {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora