"Signora, signora dove stiamo andando?" Abigail affiancò la professoressa che, poco tempo prima, era riuscita a tirarla fuori dall'orfanotrofio.
"Penso di averlo già comunicato nella lettera, andiamo a comprare il necessario per la scuola" in quel preciso momento entrarono nel centro di Londra, era pino zeppo di babbani che si urlavano contro creando un'atmosfera confusionaria.
"Si, lo so, ma ci sarà un posto preciso" Abigail si guardò intorno cercando di individuare qualcosa di diverso dal comune che potesse essere magico, ma non trovò nulla.
"Oh si che c'é, ma lo scoprirà quando arriveremo"Abigail e la McGonagall arrivarono ben presto difronte a un muro nero che rifletteva la luce del sole estivo. La donna si fermò e si voltò verso la ragazzina. Gli occhi erano più accesi rispetto a quando era piccola, i capelli biondi le arrivavano fino alle spalle e le sue guance rosate contribuivano a darle un'aria principesca.
"Allora, adesso entreremo nel paiolo magico, non parlare con nessuno se non con me, chiaro?" Abigail annuì alla donna e, nascoste dagli occhi dei babbani, attraversarono il muro, entrando nel luogo magico. La professoressa non si fermò un attimo, si stava dirigendo verso la parte opposta del pub tenendo ben stretta la mano della ragazzina, assicurandosi che non si perdesse.
"Professoressa McGonagall, come mai tutta questa fretta?" un uomo posto dietro al bancone osservava l'esile figura della professoressa.
"Devo andare a Diagon Alley" la McGonagall entrò in una stanza portandosi dietro la ragazzina. Davanti a loro si estendeva un muro di mattoni rovinato. Sembrava una di quelle stanze riservate al personale, quelle stanze dove la clientela desiderava tanto andare ma non poteva entrarci. La professoressa, non sembrò per nulla pensierosa, estrasse la bacchetta dalla manica del lungo vestito blu e la appoggiò su un mattone, per poi appoggiarla su un altro, creando una sequenza che sembrava tanto difficile da ricordare. I mattoni si spostarono creando un arco lasciando vedere il paesaggio dietro di esso che di sicuro non era Londra. Persone dai vestiti strambi camminavano tranquilli lungo il grande viale costellato di negozi.
"Wow" il sussurro di Abigail fece sorridere Minerva.
"Benvenuta a Diagon Alley" il sorriso sul volto della ragazzina aumentò e, senza pensarci due volte, attraversò l'arco di mattoni che si era creato entusiasta. C'erano bambini, adulti, ragazzi e perfino anziani che entravano nei vari negozi e che uscivano con due o tre borse per mano, che entravano nei vari pub e che uscivano con le guance leggermente rosse a causa, probabilmente, dell'alcool. I negozi erano tutti quanti di colori vivaci, tranne una grande struttura bianca.
"Abigail, ora andremo alla Gringott, la banca dei maghi" Minerva indicò l'imponente struttura bianca che si estendeva difronte a loro. Le due, in poco tempo, varcarono la porta ed entrarono all'interno della banca, venendo avvolte in un silenzio tombale, l'unico rumore che si sentiva era il ticchettio dei tacchi della professoressa sul pavimento in marmo.
"Salve, la signorina Rookwood desidera fare un prelievo" arrivarono davanti ad un alto piedistallo sul quale si poteva intravedere un essere con delle lunghe orecchie e una faccia molto rugosa.
"Certo, mi segua" ciò che un attimo prima era posto dietro l'alto piedistallo, adesso si rivelò molto più basso di quello che pensava la ragazzina, che lo guardava attentamente.Dopo quasi un'ora Abigail e la professoressa McGonagall uscirono dalla banca dei maghi con le tasche piene di denaro magico, potendo così, iniziare le compere per la nuova scuola.
"Le serviranno i libri di testo, li può troverà al ghirigoro, un calderone, un gufo, o un gatto se preferisce, e una bacchetta" Abigail si focalizzò sulla parola 'bacchetta'. Fin da piccola desiderava tenere tra le mani una bacchetta che avrebbe potuto farla diventare invisibile, in modo da nascondersi dal personale dell'orfanotrofio, o anche solo per evitare che gli altri bambini la trattassero male.
"Una bacchetta? Una vera bacchetta magica con il quale potrò fare magie come nei film?" la ragazzina teneva gli occhi fissi su quelli della professoressa che la guardava attraverso gli occhiali posti sulla punta del naso.
"Si, proprio una bacchetta magica con il quale potrà fare magie. Però adesso mi segua, andiamo al ghirigoro per i libri di testo" senza aggiungere altro, Abigail e Minerva si avviarono verso il ghirigoro. La ragazzina trotterellava allegra mentre la professoressa tentava di nascondere un sorriso.
1 settembre 2017
Il primo settembre Abigail si preparò per partire, era talmente tanto emozionata che si era alzata alle cinque di mattina, eppure non sentiva di avere sonno. Minerva McGonagall aveva detto alla direttrice che Abigail sarebbe tornata solamente l'estate, mentre tutti gli altri giorni sarebbe stata con lei, nella sua casa fuori Londra e che sarebbe andata in una scuola presente nel paesino.
Il 31 luglio aveva acquistato tutto l'occorrente, e aveva anche, più o meno, socializzato con la professoressa McGonagall, forse più meno che più. Minerva, quel giorno, era arrivata a prendere Abigail verso le dieci, il treno sarebbe partito per le 11 dalla stazione di King's Cross, poco lontana dall'orfanotrofio."Tenga signorina Rookwood, questo é il suo biglietto per il treno" Abigail prese il biglietto ringraziando la vecchia donna mentre scendevamo le scale avvicinandosi sempre di più al cancello.
Hogwarts express
Binario 9 3/4 11:00 am"Grazie, ma come faccio a trovare il binario 9 3/4? Non esiste" le sopracciglia chiare della ragazzina si corrugarono creando un'espressione confusa.
"Non si preoccupi, un modo lo troverà. Io ora devo andare, mi rivedrà questa sera. Arrivederci" la donna, dopo il suo saluto, se ne andò dalla stazione sorridendo. Voleva davvero bene a quella bambina dai capelli biondi, l'amava come se fosse sua figlia.
Abigail si diresse verso i binari 9 e 10, ma, come pensava, lì non c'era nessun cartello indicante il binario 9 3/4. Si guardò intorno cercando qualcuno a cui chiedere informazioni mentre stringendo tra le mani il suo carrello con tutto l'occorrente per la scuola.
"Papà, continua a dirlo!" Abigail sentì una voce arrivare da dietro di lei, così si voltò. La voce proveniva da un ragazzo dai capelli castani leggermente spettinati. Anche lui teneva stretto un carrello tra le mani, e anche il suo carrello conteneva innumerevoli libri impacchettati.
"James, lascialo stare" un uomo, sulla trentina, con degli occhiali rotondi, teneva la mano sulla spalla del figlio.
"Ho detto solo che potrebbe finire in Serpeverde, ed é pos... va bene" un altro ragazzo affiancò il primo. Erano molto simili, avevano i capelli dello stesso colore, forse quelli del primo bambino erano leggermente più chiari. Comunque sia, Abigail si soffermò sulla parola Serpeverde, la professoressa McGonagall gliene aveva parlato il 31 luglio a Diagon Alley, da quello che aveva capito, si trattava di una casa di Hogwarts. Abigail si avvicinò alla famiglia timidamente per chiedere informazioni, individuando, dietro di loro, una donna dai capelli rossi e una bambina.
"Ehm... scusate" la conversazione si interruppe e l'intera famiglia guardò Abigail posta davanti a loro.
"Sapete dirmi dove si trova il binario 9 3/4?" l'uomo sorrise e spostò lo sguardo sulla donna dai capelli rossi che, nel frattempo, lo aveva affiancato.
"Certo" questa volta fu la donna a rispondere. Il suo viso era pieno di lentiggini e gli occhi marroni contrastavano i capelli di un rosso fuoco.
"Allora non devi fare altro che correre contro la parete di mattoni, devi stare attenta però, non devi farti vedere dai babbani. Tranquilla, non ti succederà nulla" la donna le rivolse un tenero sorriso che Abigail cercò di ricambiare nonostante la sua confusione. Quando ricevette il via, la ragazzina dai capelli biondi iniziò a correre verso la parete tra il binario 9 e 10. A sua grande sorpresa non ci fu alcun impatto, anzi, davanti a lei apparve un cartello rosso.9 3/4
Hogwarts ExpressPoco tempo dopo arrivò anche la famiglia che le aveva detto come trovare il binario indicato dal biglietto.
"Ti serve aiuto per il treno? Per posare il baule e il resto?" alla richiesta della donna Abigail annuì sorridendo.
"Comunque sono Ginny Weasley, lui é mio marito, Harry Potter, mentre loro sono i miei figli: James, Albus e Lily" la signora Weasley indicò i figli uno a uno mentre Abigail sorrideva ad ognuno di loro.
"Ciao" una bambina dai capelli rossi e dagli occhi scuri ricambiò il suo sorriso. Era molto simile alla madre, l'unica cosa che le differenziava era l'assenza delle lentiggini sul viso della bambina.
"Tu come ti chiami?" il signor Potter le sorrise gentilmente.
"Abigail Rookwood" la voce della ragazzina bionda era bassa a causa della timidezza. La socializzazione per lei era sempre stato un problema, aveva paura di sbagliare qualcosa e di allontanare tutti.
"Rookwood?! Sei la figlia di un mangiamorte!" il bambino che sembrava essere poco più grande di Abigail l'assalì, sembrava che la stesse accusando, ma lei non riusciva a capire il perché.
"Figlia di cosa?" il termine che aveva utilizzato James le era del tutto nuovo, non aveva idea di cosa stesse a significare, ma le sembrava che indicasse qualcosa di brutto.
"James!" il sorriso scomparve dal volto del signor Potter scomparve lasciando spazio ad un'espressione arrabbiata mentre rimproverava il figlio.
"Io vado da Fred, non voglio stare vicino a lei" senza aggiungere altro il ragazzo si allontanò da loro avvicinandosi verso un ragazzo dai capelli rossi poco distante da lì.
"Scusalo é un ragazzo, ehm...impulsivo" la madre aveva un'espressione dispiaciuta per il comportamento del figlio nei confronti di Abigail, che le sorrise lievemente. Dopodiché, aiutata dalla signora Weasley e dal signor Potter, andò a posare i bagagli insieme a Lily e a Albus.
Spazio autrice
Ehi, questo é il terzo capitolo. Spero che vi piaccia, scusatemi per le ripetizioni. Domani, credo, uscirà il quarto capitolo e spero vivamente che vi piaccia. Ho in mente tante idee, le devo solamente inserire nel momento giusto e non tutte assieme se no verrebbe un casino. Ho pensato di postare questo capitolo oggi essendo che ho completato una bozza, quindi ecco qui il capitolo ahahahaha. Ciaooo♡︎♡︎
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Mai come pensi||James Sirius Potter
FanfictionIN REVISIONE Dopo la tragica morte della madre, Abigail Rookwood, a soli tre anni, viene lasciata in un orfanotrofio dove vivrà senza sapere nulla sulla magia. Nel 2017, però, le arriva la lettera di ammissione ad Hogwarts, e, da lì, iniziò la sua...