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Arrivai nel giardino di Hogwarts, il luogo dove ci saremmo dovuti trovare io e Lorcan. Io ero arrivata con un leggero ritardo, e pensai di trovarlo furibondo, eppure, lui non c'era. Mi strinsi nella mia sciarpa per il freddo e vagai con lo sguardo, ma nulla, di lui non c'era alcuna traccia.
"Rookwood, chi aspetti?" sentii dire da dietro di me.
"Potter, non ti interessa" dissi continuando a cercare Lorcan con lo sguardo.
"Oh si invece" disse affiancandomi.
"Eh perché mai dovrebbe interessarti? Non siamo amici" dissi. In quel preciso istante sentii una folata di vento freddo invadermi il corpo, provocando numerosi brividi. Iniziai a battere i denti involontariamente, senza accorgermene.
"Perché stai gelando" rispose ridacchiando.
"Non é intelligente uscire dal castello con dei jeans e un misero maglioncino, con questo freddo" aveva ragione, ma non volevo ammetterlo, ero troppo orgogliosa.
"Ho anche la sciarpa se non te ne fossi accorto" risposi irritata.
"Ah, si, e tiene caldo?" mi chiese ironico. Davanti a me vidi arrivare e Lorcan, così gli feci un sorriso e gli andai incontro, lasciando James lì, da solo, e con la bocca aperta.
"Ehi" mi disse Lorcan salutandomi.
"Ehi" gli risposi prima di lasciarli un bacio a fior di labbra.
"Andiamo?" mi chiese con un sorriso.
"Andiamo" gli risposi. Arrivammo a Hogsmeade mano nella mano, immersi in alcuni discorsi sul Quidditch, ricordandomi così che l'indomani avrei avuto la mia prima partita.
"Dai, sappiamo tutti che Grifondoro vincerà, la squadra dei Tassorosso non é granché. Per non parlare del loro cercatore, non ragiona" disse Lorcan guardando avanti.
"Come non ragiona? Comunque non so, si vedrà domani, in fin dei conti deve vincere la squadra migliore" dissi sorridendo e guardando il suo profilo.
"Si, esatto" arrivammo davanti ai Tre Manici di Scopa e mi fermai di scatto.
"Che c'é?" mi chiese Lorcan girandosi.
"Entriamo, sto congelando"
"Okay, entriamo" mi rispose sorridendo. Quando aprimmo la porta una vampata di calore mi invase il corpo. Il pub era pieno di persone, adulti e ragazzi. Notai, in lontananza, il testone di Hagrid e il grande cappello della McGonagall.
"Vieni, siediti, ordiniamo qualcosa" mi disse Lorcan indicandomi l'unico tavolino rimasto libero.
"Si, ho proprio voglia di una burrobirra" risposi con un sorriso. Passammo tutto il pomeriggio insieme, a ridere, a scherzare e, talvolta, anche a parlare di discorsi più o meno seri. Verso le 18:30 ritornammo al castello ridendo per la figuraccia che aveva appena fatto Lorcan. Lui mi accompagnò fino all'entrata della mia Sala Comune, e, prima di andarsene, gli stampai un bacio sulle labbra. Quando entrai nella Sala Comune le mie orecchie furono invase da un gran frastuono, e, senza neanche rendermene conto, un ragazzo mi prese dal polso e mi portò vicino a James, a Lily e al resto della squadra di Grifondoro.
"Che succede?" sussurrai a Lily.
"Manifestazione pre partita" mi rispose lei sorridendo.
"Ah, okay" dissi ridacchiando.
"Vinceremo, non é vero?!" gridò un ragazzo davanti a tutta la casata.
"Si!" gridò la squadra, così gli seguii.
"Batteremo i Tassorosso?!" gridò nuovamente il ragazzo.
"Si!"
"Le altre squadre ci temeranno?!"
"Si!" dopo l'ultimo si, i ragazzi della squadra e tutti gli altri Grifondoro iniziarono a urlare felici.
Dopo quella specie di manifestazione di incoraggiamento James ci chiamò per parlare.
"Allora ragazzi, domani, come sapete, ci sarà la prima partita, contro i Tassorosso. Vi voglio svegli e attivi, quindi andate a letto presto. Ripasseremo le strategie poco prima di iniziare la partita. Ah, comunque, Rookwood, prendere il boccino durante una vera partita é molto più difficile, quindi concentrati. Dopo la cena andate tutti a dormire" disse James mettendo una fine al suo discorso. Vidi Rose e Dominique venirmi incontro con un grosso sorriso.
"Allora, emozionata?" mi queste la rossa con un sorrisone.
"No, sono spaventata" risposi ridacchiando.
"Dai, vatti a fare una doccia e cambiati, tra poco dobbiamo andare a cenare" mi disse Dominique con un sorriso consolatorio.
"Si, hai ragione, vado" risposi alzandomi dalla poltroncina e avviandomi verso il mio dormitorio. La mattina seguente mi svegliai alle 7:30, com'era previsto, mi misi la divisa di Grifondoro, tenni i capelli sciolti, tanto gli avrei legati più tardi, e andai nella Sala Comune.
"Ehi, Abigail, vieni" mi chiamò Lily sorridendo.
"Ehi, Lily, andiamo insieme al campo?" chiesi cercando di essere il più naturale possibile. Lei mi annuii sorridendo, così ci avviammo verso il campo da Quidditch, dove si sarebbe svolta la prima partita dell'anno.
"Che hai?" mi chiese notando, probabilmente, il mio sguardo preoccupato.
"Nulla, tranquilla" le dissi guardando i miei piedi.
"Sei in ansia vero?"
"Si, tu come fai a essere così tranquilla?" le chiesi guardandola.
"Non lo so, é il mio carattere. Comunque la partita andrà benissimo, rilassati" mi disse dandomi una leggera gomitata.
"Si, hai ragione" le risposi ridacchiando. Quando arrivammo agli spogliatoi femminili di Grifondoro, trovai la mia divisa e una scopa sulla panchina, pronte per essere usate. Mi cambiai velocemente, mentre, successivamente mi legati i capelli in una coda alta, come fece Lily. Fuori dalla tenda si sentivano delle urla felici e dei chiacchierii, sicuramente i ragazzi stavano per andare sugli spalti, pronti per assistere alla partita.
"Speriamo solo che non piova" dissi sotto voce mentre afferravo la scopa.
"Tranquilla, dai andiamo dal resto della squadra. Dobbiamo ripassare le strategie" mi disse Lily sorridendo e allungando la a di tranquilla. Quando entrammo nello spogliatoio maschile la squadra era già pronta e, tutti i ragazzi stavano fissando James, che era posizionato davanti a loro. Ripassammo per bene tutto quanto, i battitori dovevano colpire più bolidi possibili, i cacciatori segnare i punti, il portiere parare la Pluffa e il cercatore, nonché io, dovevo afferrare il boccino, però, prima di farlo, la squadra doveva essere in vantaggio di almeno 50 punti, in modo da avere un buon punteggio in classifica. Sentimmo il commentatore, Roxanne, iniziare a parlare, e, poco dopo, uscimmo tutti quanti dagli spogliatoi e entrammo nel campo a piedi.
"Ecco le due squadre, Grifondoro, capitanata da James Potter, un abile cacciatore, Lily Potter e Louis Weasley come cacciatori, Fred Weasley come battitore, insieme a Millie Ollerton, Julien Baston come portiere e Abigail Rookwood come cercatrice..." disse Roxanne dalla torre dei commentatori. Dalle tribune, che tifavano per noi, i ragazzi si alzarono e iniziarono ad applaudire e gridare, mentre Roxanne pronunciava i nomi dell'altra squadra. Successivamente ci alzammo in volo e ci posizionammo. Osservai il cielo. Era molto nuvoloso e c'era anche molto freddo, le nuvole erano di un colore scuro, non promettevano bene. Vidi la professoressa di volo liberare il boccino, successivamente i bolidi e infine la Pluffa, dando inizio alla partita. Andai il più in alto possibile, proprio come avevo fatto durante le selezioni. Vidi, con la coda dell'occhio, il cercatore dell'altra squadra venirmi dietro, proprio com'era successo con George Paciock.
"Grifondoro segna. Siamo 10 a zero!" gridò Roxanne facendomi sorridere. Iniziai a vagare in aria alla ricerca del boccino, mentre il cercatore di Tassorosso era rimasto fermo dov'era. Da quell'altezza non riuscivo a vedere niente, così scesi di qualche metro. Mi guardai in torno e vidi Lily sfrecciare con la Pluffa, verso gli anelli, e, pochi secondi dopo, segnò.
"20 a zero per Grifondoro!" comunicò Roxanne. Passarono numerosi minuti, forse una ventina, del boccino non c'era alcuna traccia. Eravamo 150 a 20, ovviamente noi eravamo in vantaggio. Mi voltai leggermente e vidi il cercatore avversario che stava scendendo il picchiata, puntando un angolino vicino terra, dove vidi un bagliore dorato. A tutta velocità andai nella stessa direzione, e, essendo che ero a due, o forse più, metri in meno di altezza di lui ci arrivai in meno tempo. Allungai il braccio e, in pochi minuti, sentii il boccino tra la mia mano.
"Grifondoro prende il boccino! Grifondoro vince!" disse Roxanne sorridendo felice. Io, alzai il braccio in segno di vittoria, mentre dagli spalti si alzavano urla e applausi.
Spazio autrice
Ehiiii, la prima partita di Quidditchhhhh. Personalmente adoro questo sport, vorrei tanto provarlo, ma probabilmente cadrei dalla scopa come una pera, quindi anche no ahaha, comunque ecco il dodicesimo capitolo. Spero che vi sia piaciuto, comunque vi volevo ringraziare per le 128 letture, che, anche se sembrano poche, sono un traguardo per me, grazieeee♡︎♡︎

Mai come pensi||James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora