Sabato arrivò in fretta. Quella mattina mi svegliai presto, più o meno alle 7:00, perché avevo un allenamento di Quidditch, con tutta la squadra questa volta, essendo che, l'indomani avremmo avuto la prima partita contro i Tassorosso. Mi alzai dal letto facendo attenzione a non svegliare nessuno e andai in bagno a lavarmi la faccia e a vestirmi. Mi feci una coda alta ai capelli, per stare più comoda e mi misi la sciarpa della mia casata. Fuori faceva abbastanza freddo e il cielo era nuvoloso, probabilmente sarebbe scoppiato un temporale da un momento all'altro. Scesi dal dormitorio e andai in Sala Comune per pensare un pò, tanto l'allenamento l'avremmo avuto alle 8:30, ed erano le 7:45, circa. Mi sedetti sul divanetto difronte al camino e mi misi a fissarlo. Il fuoco mi era sempre piaciuto, fin da bambina, il motivo? Non lo sapevo neanch'io, ma, sapevo che, mi faceva stare bene, mi faceva riflettere. Iniziai a vagare con la mente, da un ricordo all'altro, dalla morte di mia madre ad oggi. La morte di mia madre me la ricordavo, anche bene. Stavo giocando in giardino con due bambole, poi, sentii un urlo assordante provenire dalla cucina, così iniziai a correre ed entrai in casa, dov'era presente il corpo di mia madre privo di vita sul tappeto della sala, poi tutto buio. Sentii i miei occhi riempirsi di lacrime, succedeva spesso quando pensavo a lei, e la cosa mi urtava perché io volevo ricordarla, volevo avere un ricordo nitido della donna che mi aveva cresciuta nella mia mente, senza essere triste ogni volta, ma tutto ciò non era possibile. Mi presi la testa tra le mani e cercai di reprimere le lacrime, mi sforzai di non piangere.
"Rookwood?" mi sentii chiamare ma non mi girai, riconoscevo la voce.
"Potter, cosa vuoi?" gli chiesi alzando la testa dalle mie mani, ma senza voltarmi.
"Nulla, stavo andando al campo da Quidditch, immagino che tu sappia il motivo" mi disse ridacchiando. Non lo sopportavo, era come se non gliene fregasse nulla dei sentimenti della gente, come se lui non vedesse come si sentono realmente le persone che lo circondano.
"Si, lo so il motivo, adesso vado anch'io" gli dissi fredda alzandomi dal divanetto e uscendo dalla Sala Comune. Arrivai velocemente agli spogliatoi di Quidditch, dove all'interno c'era Lily.
"Ehi, mi chiedevo quando saresti arrivata" mi disse sorridendomi. Si stava facendo una coda alta, proprio come la mia, addosso aveva già la divisa, così immaginai che fosse lì da un pò.
"Si, mi ero fermata in Sala Comune un attimo. Sai dov'é la mia divisa? Dovrebbe essere qua" le chiesi iniziando a cercare sulle panchine degli spogliatoi.
"Si, é qua. L'ho spostata io" mi disse sorridendo e porgendomi la mia divisa.
"Ah, okay, grazie" le dissi prendendo la mia divisa e cercando di sorridere.
"Abigail, ti senti bene?"
"Si, io... io sto bene, sono solamente stanca, tutto qui" le dissi accennando un sorriso.
"Beh, é meglio che ti svegli, hai un appuntamento oggi pomeriggio" disse sedendosi di fianco a me con un grosso sorriso sul volto.
"E tu come fai a saperlo?" le chiesi iniziando a cambiarmi.
"Dominique e Rose" disse ridendo, e la sua risata contagiò anche me. Quella ragazzina era in grado di far sorridere chiunque, in qualsiasi circostanza, era per questo che le volevo così tanto bene. Finii di cambiarmi in pochi minuti, mi rifeci la coda, a causa di qualche ciuffo disordinato e presi la scopa accanto a me.
"Dai, andiamo" disse lei sorridendo e portandomi fuori dallo spogliatoio. L'allenamento andò abbastanza bene, quando ero salita sulla scopa la mia mente si era liberata da tutto. Avevo afferrato il boccino una cinquina di volte durante l'allenamento, non poteva andare meglio. Lily mi fece i complimenti nello spogliatoio e io li feci a lei. Aveva fatto una cinquantina di Goal, senza contare di come si muoveva velocemente in campo.
"Dovresti comprare una scopa, magari quando tornerai a casa per Natale" mi disse mentre sistemava la sua scopa.
"Io non tornerò a casa per Natale, e comunque per ora mi accontento di questa" le dissi indicando la scopa che mi aveva gentilmente offerto la McGonagall.
"Davvero? Se non torni a casa potresti venire da noi" mi disse con un sorriso.
"Non lo so, non penso che sarebbero felici i tuoi cugini, e poi non so se farebbe piacere alla tua famiglia" le dissi posando la mia divisa da Quidditch sulla panchina.
"Per i miei cugini puoi ignorarli, e, per quanto riguarda la mia famiglia, non se ne accorgeranno neanche di avere una persona in più a cena, e comunque, i miei ti adorano!" mi disse con un sorriso.
"Non lo so Lily, ci penserò" le dissi sorridendo.
"Okay, ma dimmelo prima del 21 dicembre" disse ridendo.
"Si, tranquilla"
Passai la giornata a ridere con Dominique e Rose, e, verso le 14:30, mi portarono nel dormitorio per prepararmi.
"Manca ancora un'ora e mezza, abbiamo tempo" dissi ridendo mentre le mie amiche mi tiravano dai polsi.
"No, siamo in ritardo!" disse Rose mentre io scoppiai a ridere. Rose aprì il mio baule, alla ricerca di un outfit carino, mentre Dominique mi stava truccando.
"Dom, non mi mettere troppo trucco, lo sai che non mi piace" dissi e lei mi guardò.
"Tranquilla, ho finito. Ti ho messo solo del correttore e del mascara, poi ti ho sistemato le sopracciglia. Rose hai trovato qualcosa?" il dormitorio era pieno zeppo di vestiti sparsi ovunque. Sentii la porta aprirsi così mi girai di scatto. Sulla soglia c'era Roxanne con un mezzo sorriso sul volto.
"Cosa avete fatto?" chiese scoppiando a ridere e io la seguii.
"Abigail deve andare a Hogsmeade con Lorcan" disse Rose concentrata.
"Oh, okay, ho capito, sarà meglio che torni in Sala Comune allora" disse ridendo e salutandomi con la mano mentre usciva dalla porta.
"Ragazze io non capisco il senso di tutta questa messa in scena. Io e Lorcan stiamo insieme, quindi potevo and-" non feci in tempo a terminare la frase che Rose si alzò di scatto.
"Trovato!" gridò lanciandomi addosso dei vestiti. Era una gonna rossa e una maglietta bianca. Guardai le mie amiche che avevano un enorme sorriso sul volto.
"No, no e poi no!" gridai.
"Come no?!" disse Rose eliminando il sorriso che aveva poco prima.
"Rose ma ti rendi conto del freddo che c'é fuori?!" dissi indicando la finestra e lei si girò.
"Si, giusto, allora prend-"
"No, Rose, mi metto dei jeans e un maglioncino" dissi andando verso il mio baule.
"Uffa" si lamentò Rose sedendosi sul letto. Presi un paio di jeans bianchi, che abbinai con un maglioncino nero, mi spazzolai velocemente i capelli e mi misi la sciarpa della mia casata, poi mi girai verso le mie amiche.
"Okay, mi costa ammetterlo, ma ci sta come outfit" mi disse Rose cercando di nascondere un sorriso.
"Okay, allora io vado, a dopo" dissi salutando le mie amiche e uscendo dal dormitorio ansiosa.
Spazio autrice
Ehilà, come va? Io personalmente non tanto bene, ma va beh. Alloraaaa, ecco l'undicesimo capitolo della storia, spero vi piaccia. Abigail va a Hogsmeade, Madonna quanto la invidio, ci voglio andare anch'ioooo, ahahah. Fatemi sapere se vi sta piacendo la storia, perdonatemi gli eventuali errori, ciaooo♡︎♡︎
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Mai come pensi||James Sirius Potter
FanfictionIN REVISIONE Dopo la tragica morte della madre, Abigail Rookwood, a soli tre anni, viene lasciata in un orfanotrofio dove vivrà senza sapere nulla sulla magia. Nel 2017, però, le arriva la lettera di ammissione ad Hogwarts, e, da lì, iniziò la sua...