La stanza degli ospiti era davvero molto bella. Aveva un grande letto bianco, già fatto, una grande portafinestra che dava su un piccolo balconcino, un grande armadio e una scrivania. Osservai la stanza a bocca aperta, non avevo mai visto una stanza così bella e spaziosa, tranne il dormitorio di Grifondoro, ovviamente. All'orfanotrofio c'erano delle piccole camerette con, all'interno, un letto singolo posizionato in fondo alla stanza, le pareti erano nere, e talvolta perfino rovinate.
"Ehi, Abigail, il tuo baule" disse James entrando all'interno della camera. Mi girai velocemente con un sorriso, forse uno dei più reali della mia vita.
"Grazie, ma, da quand'é che mi chiami per nome, eh, Potter?" chiesi ridacchiando e avvicinandomi per prendere il mio baule.
"Non lo so, Abigail" disse marcando il mio nome. Mi misi a ridere e lo guardai.
"Okay, James" dissi usando il suo stesso tono di voce.
"Quando hai finito di sistemare tutto vieni pure giù, penso che Lily voglia giocare a Quidditch" disse ridendo per poi uscire dalla stanza chiudendo la porta. Misi il mio baule sotto il letto, in modo da tenere la stanza in ordine, poi uscii sul balcone guardando il giardino, che era completamente innevato, e mi immersi nei miei pensieri. Pensai a Lorcan e al perché mi avesse fatto una cosa del genere, pensai a Lysander, che, pur essendo il suo gemello, era tremendamente diverso dal primo, più onesto. Pensai al perché, tutto d'un tratto, James fosse diventato così gentile e simpatico, senza prendermi in giro neanche una volta, non che mi dispiacesse, ma era abbastanza strano. Forse si era addolcito perché aveva capito che non ero come mio padre, forse perché aveva scoperto che avevo passato quindici anni in un posto orribile, o semplicemente perché mi aveva vista piangere. Pensai a come avrei passato la cena di Natale con la famiglia Weasley al completo, sorrisi al pensiero di rivedere Victoire, ma mi spaventai al pensiero di passare un'intera cena con le persone più famose del mondo magico.
"Ehi, a che pensi? Perché piangi?" mi chiese una voce famigliare riportandomi a terra. Non mi ero neanche accorta di stare piangendo, ma, evidentemente, pensare a Lorcan non era una buona idea.
"A tutto Albus" dissi guardandolo mentre mi asciugavo le lacrime.
"Andrà bene la cena, se é questo che ti preoccupa, e comunque abbiamo ancora due giorni" disse sorridendo.
"Poi, per quanto riguarda quel coglione di Lorcan, non pensarci, okay, ti fa solo male" mi disse sorridendomi.
"É difficile non pensare a Lorcan, insomma, lui mi piaceva, e ha ferito i miei sentimenti, senza neanche un motivo valido, comunque basta parlarne. Per la cena, invece, la cosa che mi preoccupa é che ci sarà tutta la tua famiglia al completo " dissi con un tono di voce leggermente divertente.
"Ah, si, questo preoccupa anche me molte volte, ma fidati, essendo in tanti, nessuno ti noterà, soprattutto nonna Molly. É andata completamente fuori di testa, la vecchiaia le fa male" disse guardando un punto indecifrabile davanti a lui. Scoppiai in una fragorosa risata, che, dopo pochi secondi, fu accompagnata dalla sua.
"No, dico davvero! Molte volte scambia me e Louis, c'é te ne rendi conto, come se ci assomigliassimo. Oppure scambia mio padre con Bill, che sarebbe suo figlio, fino a prova contraria" disse continuando a ridere.
"Okay, okay basta" dissi tra le risate. Passammo un minuto in silenzio, guardando il paesaggio davanti a noi, poi, lui mi risveglio nuovamente dal mio stato di trance.
"Dai, andiamo giù, Lily ti sta aspettando" disse prendendomi e la mano e portandomi al piano di sotto.
"Alleluia! Ma che fine avevi fatto?!" chiese la piccola Potter venendoci incontro.
"Scusa, stavo pensando" mi giustificai cercando di rimanere il più seria possibile.
"Pensi troppo! Dico davvero, saresti dovuta finire in Corvonero, altroché Grifondoro, te lo dico io!" rispose seria.
"Si, Lily, sei anche il cappello parlante adesso?" chiese James scendendo dalle scale.
"Si, e tu saresti dovuto finire nel bagno insieme a Mirtilla Malcontenta!" rispose Lily leggermente irritata.
"Okay, okay, basta. Che facciamo?" chiese Albus per cambiare discorso.
"Oh, si, giusto, allora potremmo giocare a Quidditch" disse Lily sorridente.
"Lily, ci sono meno trentaquattro gradi fuori, congeleremo" disse James affiancandomi guardando la sorella.
"Tu cosa proponi, invece, mh?" chiese lei con aria di sfida.
"Qualche gioco babbano, ne abbiamo tanti" disse ridacchiando James.
"Okay,si può fare" aggiunse Lily andando verso una piccola porticina sotto la scala che portava al piano superiore. Pochi secondi dopo ritornò verso di noi con uno scatolone in mano e un sorriso sul volto.
"Okay, a che gioco volete giocare?" chiese tirando fuori i giochi da tavolo e posizionandoli sul tavolino davanti al divano in salotto. Tutti ci sedemmo guardando i giochi che conteneva la grossa scatola, e, io, ne riconobbi diversi. C'era il monopoly, risiko, twister, il gioco della vita, uno, le carte da briscola e perfino le carte da scala quaranta. Alla fine scegliemmo il monopoly, almeno ci avrebbe trattenuto per un bel pò di tempo. Aprimmo la scatola e preparammo il tutto. Ovviamente io mi occupai dei soldi e degli immobili, mentre tutti gli altri giocavano normalmente. I giorni passarono in fretta. Scorpius arrivò la mattina del 23 dicembre, io, senza sapere come, in quei giorni, parlai molto spesso con James, e lo stavo davvero riconsiderando, in fin dei conti non era così male, anzi.
"Buongiorno" in cucina sbucò James, che sicuramente si era appena svegliato, essendo che aveva tutti i capelli spettinati, anche più del solito. Ginny gli lanciò uno sguardo di fuoco, sicuramente perché aveva fatto tardi per la colazione, mentre Albus soffocò una risata.
"Cosa c'é?" chiese James leggermente irritato mentre si sedeva accanto a me.
"No nulla, mi fa ridere che sei sceso in pigiama pur sapendo che abbiamo un'ospite speciale" rispose Albus inzuppando il suo biscotto nel latte per poi mangiarlo.
"Sinceramente non mi voglio mettere in tiro per Scorpius" rispose lui prendendo una fetta biscottata, dal piatto difronte a lui, e la marmellata. Io continuavo a lanciare occhiate a Lily, che era seduta di fianco a sua mamma, praticamente dall'altra parte del tavolo, e l'unica risposta che ricevevo erano dei sorrisetti maliziosi.
"Ma infatti non intendevo Scorpius" continuò Albus, che, non appena finì la frase, mi indicò con la testa, facendo capire a James che 'l'ospite speciale' ero io. James non rispose, continuò a mangiare a testa bassa, cercando di nascondere il viso. A Lily scappò una risata che cercò di soffocare mangiando un biscotto, mentre Albus è Scorpius si lanciavano varie occhiatine fiere.
"Okay... allora, stasera verrà anche il resto della famiglia, quindi, io e Harry saremo a casa tutto il giorno per preparare la casa" disse Ginny rompendo il silenzio imbarazzante che si era formato dopo l'affermazione di Albus.
"Se vi serve una mano chiedete pure, non é un problema per me" dissi dopo aver finito il mio latte.
"Grazie Abigail. Se non ti dispiace potresti aiutare Lily a finire la torta" disse Ginny guardandomi dolcemente. Lily alzò la testa di colpo e guardò, prima me, poi la madre, senza dire una parola.
"Si, certo, mi farebbe pi-" non feci in tempo a finire la frase che, la piccola Potter, iniziò a dare di matto.
"La torta! La torta! Mi sono dimenticata di preparare la torta! Adesso come faccio! Abigail, io ho bisogno del tuo aiuto, se no non ce la farò mai, poi chi la sente nonna Molly, glielo avevo promesso! Per Godric, adesso come faccio?!" urlò Lily alzandosi dalla sedia e iniziando a fare avanti e indietro per la stanza. Tutti quanti scoppiammo a ridere per il 'discorso' che aveva appena fatto Lily.
"Okay, okay Lily, tranquilla ti aiuterò" dissi tra le risate. Lily mi venne incontro e mi prese un polso, trascinandomi in cucina, tirò fuori un vecchio libro di ricette, prendendo un grande foglio.
"Okay, incominciamo"
Spazio autrice
Ehiii, sono tornataaaaaa. Mi scuso per non aver pubblicato, ma in questo periodo sto guardando una serie tv, e inoltre devo anche iniziare i compiti scolastici, evvai! Comunque, spero che vi sia piaciuto il capitolo, domani cercherò di postarvi il prossimo. Volevo ringraziarvi per le 354 letture, che sono davvero tante, grazie♡︎
Se vi sta piacendo la storia fatemelo sapere, ciaooo♡︎♡︎
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Mai come pensi||James Sirius Potter
FanfictionIN REVISIONE Dopo la tragica morte della madre, Abigail Rookwood, a soli tre anni, viene lasciata in un orfanotrofio dove vivrà senza sapere nulla sulla magia. Nel 2017, però, le arriva la lettera di ammissione ad Hogwarts, e, da lì, iniziò la sua...