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Il treno partì alle 11:00 esatte, non fece neanche un minuto di ritardo. Abigail stava girovagando tra le carrozze in cerca di uno scompartimento vuoto nel quale avrebbe potuto riposare senza disturbare i gruppi di amici che si divertivano.
"Dai, Victoire, perché non possiamo entrare in questo scompartimento?" la voce acuta di una ragazzina dai lunghi capelli biondi invase le orecchie di Abigail facendola voltare.
"Perchè ci deve entrare quella ragazzina Dominique!" questa volta a parlare fu una ragazza alta, anche lei dai capelli biondi e gli occhi azzurri, propio come la ragazzina accanto a lei. Abigail notò che, alla sua destra era presente uno scompartimento interamente vuoto, che prima non aveva notato.
"Uffa, aspetta un attimo. Ehi, ciao, ti da fastidio se entriamo nel tuo scompartimento? Gli altri sono tutti occupati, e non mi va di stare con i miei cugini" la ragazzina sorrideva mentre, con il dito, indicava la porta scorrevole in vetro che dava sullo scompartimento.
"Si, entrate pure, non mi date fastidio"
"Grazie, sei troppo gentile. Vieni Rose, abbiamo trovato uno scompartimento" la ragazza chiamò una ragazzina dai capelli rossi, che entrò nello scompartimento sorridendo, seguita poi, da tutte le altre, compresa Abigail.
"Grazie ancora, io sono Victoire Weasley" la ragazza sorrise mostrando il sorriso perfetto, osservando gli occhi verdi della ragazzina seduta difronte a lei.
"Io sono Rose Weasley" la ragazzina dai capelli rossi si lasciò cadere sul sedile blu sorridendo a Abigail.
"E io sono Dominique Weasley. E si, se te lo stessi chiedendo, io e Victoire siamo sorelle, mentre Rose è nostra cugina" disse la terza e ultima ragazza sorridendo, proprio come aveva fatto la sorella, indicando anche il grado di parentela che avevano.
"Io sono Abigail" Abigail questa volta evitò di dire il cognome, non voleva che anche loro se ne andassero urlandole contro come aveva fatto quel ragazzino dagli occhi verdi. Nessuna le chiese il cognome, per sua fortuna. Si sorrisetto a vicenda, poi, Victoire tirò fuori dalla sua borsa un grosso libro con la copertina marrone in cuoio e il titolo inciso sopra e definito con un colore oro: incantesimi avanzati, primo volume.
"Dai Victoire, non puoi leggere sempre!" Victoire rivolse un'occhiataccia alla ragazzina dai capelli rossi.
"Si, Rose ha ragione" la sorella indicò la cugina con un ghigno stampato in faccia.
"Okay che sei una Corvonero, però puoi anche parlare!" continuò la sorella, questa volta però, con un'espressione più seria.
"Uffa!" Victoire chiuse il libro con furia riponendolo nella borsetta che aveva affianco spostando il suo sguardo sul paesaggio. Ci furono dei minuti di silenzio, ma poi Rose, parlò, rivolgendosi ad Abigail con il solito sorriso che non aveva mai abbandonato il suo volto.
"In che casa speri di finire? Sempre se questo é il tuo primo anno"
"Si, é il mio primo anno. Comunque non lo so. Delle case so solamente i nomi, nient'altro" la ragazzina abbassò lo sguardo lievemente per non incontrare quello delle ragazze lì presenti.
"Tranquilla, molti ragazzi non sanno quasi nulla delle case, non vergognarti. Comunque i Grifondoro, di solito, sono dei tipi coraggiosi e leali, i Tassorosso i ragazzi pazienti e buoni d'animo, i Corvonero i ragazzi intelligenti e creativi e i Serpeverde i ragazzi ambiziosi" Dominique spiegò a grandi linee le caratteristiche delle quattro case di Hogwarts.
"Io spero di finire in Grifondoro, tutta la mia famiglia é stata smistata lì"
"Anch'io" disse Dominique con un sorriso a trentadue denti.
"Adesso che sai le caratteristiche, in quale casa vorresti essere smistata?" la voce gentile di Victoire interruppe i pensieri di Abigail facendola riflettere sulla sua domanda.
"Non so, forse Grifondoro, oppure Tassorosso" tra tutte le case quelle sue erano quelle che più la rispecchiavano. Aveva sempre avuto un grande coraggio nell'affrontare delle situazioni difficili, e non le piaceva raccontare le bugie, anche se talvolta, era necessario.

Dopo svariate ore di viaggio, quando la sera era ormai già calata, il treno si fermò di colpo. Grazie a Victoire, le tre ragazze del primo anno si erano già messe le divise mezz'ora prima dell'arrivo. Quando i ragazzi scesero, Abigail sentì un vocione dietro di lei gridare.
"PRIMO ANNO! PRIMO ANNO QUI!" Victoire diede un leggero abbraccio a sua sorella e a sua cugina, poi, insieme, andarono verso la voce che richiamava i ragazzi della loro età. La voce derivava da un uomo gigantesco, di una statura inumana, forse era alto due o tre metri. Il viso era coperto da una barba abbastanza lunga e, come i capelli castani, era tutta sporca e arruffata.
"Okay perfetto. Ora seguitemi tutti" l'ormone accennò un sorriso, poi fece strada ai ragazzi portandoli ad un grosso specchio d'acqua al quale, disposte in modo ordinato e simmetrico, erano attraccate migliaia di barchette in legno. Abigail salì con Rose e Dominique, le quali, durante il viaggio, non smisero di parlare di Hogwarts nemmeno per un secondo, erano talmente tanto impegnate a parlare che non si accorsero neanche che il castello si stava espandendo davanti a loro. Quando le barchette attraccarono, tutti i ragazzi del primo anno scesero da esse avanzando verso l'imponente castello.
All'interno, sopra ad una scalinata in marmo, gli attendeva un uomo sui trent'anni, con i capelli castani e un grosso sorriso sul volto.
"Buonasera ragazzi, io sono il professor Paciock. Quando le porte della Sala Grande si apriranno, noi entreremo, non badate agli sguardi degli altri studenti. Difronte al tavolo dei professori ci sarà un piccolo sgabello nel quale vi dovrete sedere quando sentirete chiamare il vostro nome, successivamente vi metterò il cappello parlante in testa che vi dirà la vostra casa di appartenenza. La vostra casa sarà la vostra casa qui, e, ogni azione corretta vi farà guadagnare punti, mentre le azioni scorrette e contro le regole ve ne faranno perdere, perciò tenete sempre ben a mente il detto 'ad ogni azione corrisponde una reazione', vi aiuterà. Ora, penso che tutti voi sappiate i nomi delle case e le loro caratteristiche, se non lo sapete ci penserà il cappello parlante con la sua filastrocca, adesso entriamo" senza pensarci due volte il professore aprì la grossa porta in legno facendo entrare i ragazzi del primo anno all'interno della Sala Grande. C'erano quattro lunghi tavoli nei quali erano seduti dei ragazzi con delle divise di diverso colore. Nel primo tavolo a sinistra, i ragazzi avevano una divisa nera 'imbottita' con del tessuto verde smeraldo, nel seguente, 'l'imbottitura' era blu, e Abigail individuò Victoire che le rivolse un sorriso. Nel terzo tavolo 'l'imbottitura' era rossa, infine, nell'ultimo, era gialla. I ragazzi attraversarono la Sala Grande sotto gli occhi attenti Delfi altri studenti, arrivando al tavolo dei professori, dov'era presente, un piccolo sgabello. Abigail notò, seduta al centro del tavolo insegnanti, la professoressa McGonagall, che, come aveva fatto poco prima Victoire, le rivolse un sorriso mentre l'osservava dagli spessi occhiali rettangolari. Dopo la filastrocca del cappello parlante iniziò lo smistamento, il professor Paciock chiamò numerosi ragazzi, che vennero smistati in case differenti. Abigail porse particolare attenzione a un ragazzo.
"Albus Severus Potter" chiamò il professore. Il bambino andò verso il cappello con le mani chiuse in un pugno cercando di mantenere l'ansia.
"Serpeverde" la voce del cappello rimbombò nell'intera Sala Grande, mentre il ragazzino assunse un'espressione triste e, a testa china, andò verso il primo tavolo a sinistra. Passarono pochi minuti, che ad Abigail sembravano interminabili.
"Abigail Rookwood" la voce del professore che aveva accolto gli studenti assunse un tono più severo e distaccato rispetto al tono che aveva utilizzato con gli altri studenti. La ragazzina bionda andò verso il piccolo sgabello incrociando il suo sguardo con quello della preside. Il cappello parlante si posò sulla sua testa e poco dopo lo sentì incominciare a parlare.
"Vedo coraggio, ah si, molto coraggio. Vedo un'estrema lealtà, che purtroppo é stata oscurata da un avvenimento traumatico. Vedo un'estrema intelligenza, poca pazienza devo dire, molta ambizione. É difficile, molto difficile, eppure ci sono: GRIFONDORO!" il cappello gridò la sua casa a piena voce e Abigail, con un pieno sorriso, si avviò verso il tavolo rosso-oro, sedendosi tra Rose e Dominique, smistate poco prima di lei, che le sorridevano.
Loro non avevano badato al suo cognome.
Spazio autrice
Ehi, ecco il quarto capitolo. Dopo questo capitolo inizierà la vera e propria storia. Spero che vi sia piaciuto. Avevo intenzione di pubblicare questo capitolo ieri sera tardi, essendo che lo avevo completato, ma alla fine ho deciso di pubblicarlo oggi, aggiustando un pò il lessico e gli errori. Penso che oggi pomeriggio uscirà il capitolo 5, dove inizierà, come ho già detto, la vera e propria storia. Ciaoo♡︎♡︎

Mai come pensi||James Sirius PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora