un incidente sgradevole

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Capitolo 17

Era mattina. Erano le 9:00 e nessuna delle compagne di stanza di Roxanne dava segni di volersi alzare. Quindi decise di essere la prima. Si alzo e corse in bagno. Si guardò allo specchio.

Notò subito le sue immancabili occhiaie. Quella notte non aveva dormito molto bene sapendo che c'era sua cugino chiuso in una stanza insieme ad una sua amica, nonché la ragazza che gli piaceva. Ma anche un altro dubbio, o meglio, paura entrò nella sua mente.

Aprì l'acqua e si lavo la faccia come per scacciare quell'orribile pensiero.
Mise le mani sul lavabo. Si sentì le gambe quasi cedere.

"Hey Rox... che succede?"

In quel preciso istante nel bagno entrò una sua compagna di stanza, Alba Thomas, che vedendola così si spaventò e non poco.

"N-niente... s-sto b-bene. Ora puoi u-uscire. V-voglio farmi una d-doccia" 

Intanto sentì un forte dolore alla testa e iniziò a vedere sfocato.

"Sei sicura? Rox? ROX! RISPONDI! AIUTO!"

Cadde a terra con un tonfo.

*****************************

"Si è svegliata! Rox!"

Si svegliò, lo sguardo ancora sfocato. Strizzò gli occhi e capì di essere in infermeria.

Vide che vicino a lei c'erano tutti i suoi parenti che frequentavano ancora Hogwarts, i Paciock, gli Scamander e altre tre ragazze: la prima aveva un viso un po' tondo, i capelli rosa scuro e gli occhi marroni; la seconda aveva una carnagione chiarissima, quasi bianca, i capelli neri, leggermente mossi, e gli occhi grigi; l'ultima aveva un sorriso dolce stampato in faccia, i capelli castano chiaro le scendevano morbidi poco sotto le spalle, ed occhi nocciola con delle pagliuzze dorate dentro. Erano le sue compagne di stanza: Isla Brown, Zoe Anderson e Alba Thomas.

Tutti erano molto preoccupati, la scrutano con sguardo severo, come se avesse sbagliato qualcosa.

"Che c'è? Perché mi guardate così?" chiese scocciata.

"Cosa avete fatto stamattina signorina?"

Solo in quel momento Roxanne si rese conto della presenza della preside e dei suoi genitori.

Angelina Jonhson era molto preoccupata, si poteva notare da un miglio. Le rivolse uno dei suoi sguardi che riservava a lei e suo fratello quando tornavano a casa a Natale, dove sentiva la loro mancanza e gli sorrideva incoraggiante quando le dicevano che un po' forse gli sarebbe mancata la scuola.

"Oh... ehm... mi sono svegliata e sono andata in bagno. Questo. E sono svenuta"

"Secondo noi, sei svenuta per il troppo stress, ma se vuoi parlarne ci sono io" La Williams spuntò dal nulla, come sempre d'altronde. Lei sapeva che non era solo stress. Lei sapeva sempre tutto. Era come una zia per loro. Infatti la chiamavano <Zia Lena> o Helena, anche se detestava essere chiamata zia, ma per colpa di Harry ormai veniva chiamata sempre così da tutti.

"Quando Madame Chips ti farà uscire, vieni nel mio ufficio ti devo parlare. Intanto mangia qualcosa. Ti farà bene" le fece l'occhiolino e se ne andò.

"Ragazzi" disse cercando con lo sguardo Alice e Louis.

"Mi p-perdonate..."

"Certo che ti perdoniamo Roxanne!" dissero all'unisono per poi mettersi a ridere.

"Madame Chips posso andare dalla professoressa W-Williams?" Madame Chips era l'infermiera della scuola ed era molto severa infatti Roxanne non sapeva come facessero ad esserci così tante persone vicino a lei invece di esser state cacciate dicendo che doveva riposare.

Lei la guardò con la sua solita espressione, come per dire "Devi-riposare!".

"Perfavore..." Lei continuò a guardarla, poi di colpo il suo sguardo si addolcì.

"E va bene. Ma torna in infermeria dopo!".

Tirò un sospiro di sollievo.

Si alzò e andò alla porta, mentre suo padre borbotta delle frasi tipo:" Come fa a farsi dire sempre tutto io non lo so."

Roxanne sapeva che stava parlando della Williams, infatti lei aveva questa sorta di potere di farti sentire come a casa a parlare con una cugina o con una amica e ti dava anche dei buoni consigli. Tutti la amavano.

In poco tempo Roxanne si ritrovò alla porta del suo ufficio. Per un po' la guardò. Doveva dirgli la verità? Poi bussò tre volte e la fece accomodare nel suo ufficio.

"Dai dimmi cosa c'è che non va" sbottò ad un certo punto guardando fuori dalla finestra. Roxanne sbiancò all'istante e pensò come facesse a sapere sempre tutto. Forse leggeva nella mente?

"N-niente io sto b-bene" si diede della stupida da sola. Era ovvio che non stesse bene. Era appena svenuta.

"Hai mangiato?" chiese.

"No sono venuta subito da lei, professoressa" rispose.

"Ah. Dovresti mangiare. Ho notato che è da un paio di giorni che non mangi" rifletté Helena.

"Io mangio"

"Ah si?" Finalmente si girò rivelando i suoi occhi rossi. Probabilmente prima stava piangendo.

"Secondo me non è per lo stress. Anzi forse anche per quello, ma è perché non stai mangiando"

"E va bene. Non sto mangiando" confessò Roxanne dopo alcuni minuti di silenzio.

"Perché?"

"Perché lei sta piangendo?"

"Oh... beh... sai ti devo raccontare una cosa"

Fece una pausa.

"Durante i nostri anni ad Hogwarts abbiamo conosciuto molte persone di cui forse tu non sai nemmeno l'esistenza. Nel secondo anno conoscemmo un ragazzo di tassorosso della nostra stessa età. Beh a me dopo un po' iniziò a piacere" sospirò

" Durante il mio sesto anno iniziai ad essere gelosa di una sua amica tassorosso, che era prefetto insieme a lui, con cui passava molto tempo. Lei era perfetta. Aveva un fisico perfetto, un carattere perfetto e... va be in pratica era la perfezione in persona. Per questo un orribile giorno iniziai a non mangiare con la speranza di dimagrire. Un giorno svenii, mentre andavo a lezione, le gambe non mi reggevano più... quindi perché tu l'hai fatto?"

"Io... io... a me piace una ragazza. Sono bisessuale" disse tutto d'un fiato.

"E quindi?" chiese la Williams confusa.

"Non mi è mai piaciuto il mio fisico. Mai"

"Tu sei bellissima così come sei" si avvicinò mettendomi le mani sulle spalle.

"L'hai detto ai tuoi?"

"Ehm... no. Ma il problema non è questo"

"Allora qual è?" domandò ancora più confusa di prima.

"Il problema è che... che... mi piace pure un ragazzo" rispose Roxanne.

"Chi sono?"

Roxanne sospirò e guardò Helena negli occhi.

"Alba Thomas e Frank Paciock"

Nonostante tutto io amo solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora