Sono ciotta~

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Capitolo 35

Gennaio

Beatrice sbuffò guardando i ragazzi che si trovavano davanti a lei.

"Che cosa dovrei fare? Quasi mi evita! E sapete che non ne vuole parlare quindi-"

"Bea non capisci quello che c'era scritto in quel cavolo di diario?! Quella stronza ha fatto qualcosa per farli lasciare e NOI dobbiamo scoprire cosa!" sbottò Roxanne sbattendo un pugno sul tavolo dell'aula vuota in cui erano seduti tutti.

"Ma perché io?"

Lily sbuffò guardandola male.

"Perché sei la sua futura cugina acquisita* e poi sei la ragazza con cui Aries si confida di più. Ovviamente non dico che lei non si fidi delle altre, ma con te parla di più" disse Lily facendo alzare gli occhi al cielo a Beatrice.

"Non me la sento di farlo, ok?"

Roxanne la guardò, rossa in faccia per la rabbia, avanzando verso di lei e puntandole il dito contro mentre Lily cercava di calmarla dicendo che arrabbiarsi non sarebbe servito a niente.

"Forse non hai capito che TU lo farai! Vogliamo salvare NOSTRA cugina, la TUA migliore amica, e il NOSTRO Hugo, che stanno soffrendo per colpa di una stronza egoista che non sa cosa siano i sentimenti delle persone! E non puoi capire quanto io mi senta in colpa perché uno dei tanti motivi per cui quella puttana è riuscita ad avvicinarsi ad Hugo sono io! La mia fiducia verso di lei e la nostra falsa amicizia a cui però io credevo ciecamente! Non puoi capire cosa significa incolparsi la sofferenza dei tuoi famigliari. NON PUOI!"

Beatrice abbassò il capo in preda alle lacrime.

Era vero, lei non poteva capire come si sentisse ad essere la causa della sofferenza dei propri famigliari perché lei non aveva una famiglia e non l'avrebbe mai avuta.

Ed è per questo che annuì.

Forse avrebbe potuto essere la famiglia di Aries dopo questo gesto.

Salto temporale

Lily non poteva credere a quello che aveva letto quella mattina di metà febbraio. Era un giorno nevoso ed erano andati ad Hosgmead insieme ai cugini quando si ricordò di non aver letto una lettera speditagli da Lysander qualche ora prima.

Più che una lettera, quello era un biglietto.

Un biglietto che avrebbe modificato la vita della ragazza

Lo rilesse per la tredicesima volta nel giro di due minuti.

Lily, credo di provare qualcosa di troppo forte per te ed ho paura dei miei sentimenti. Sono un codardo, ma perfavore non cercarmi dopo aver letto questo, e quando ci incontriamo non chiedermi qualcosa su quello scritto.

Lys

Cosa cazzo significa quello che aveva letto?

•••

Aries vedeva le coppiette felici camminare sulla neve ad Hogsmead mentre lei si perdeva nei suoi pensieri immaginandosi di essere lì con Hugo a fare la stessa cosa.

Era ormai febbraio e lei era da tre settimane che aveva ricominciato a sorridere e le sue amiche e famigliari avevano smesso di preoccuparsi. Lei sembrava felice, ma in realtà non lo era affatto. Voleva Hugo, ma sapeva di averlo perso per sempre.

Il significato del per sempre Aries non l'aveva mai capito. La maggior parte delle volte il per sempre aveva un significato superficiale come quando gli amici, da bambini, si dicono che staranno insieme per sempre, ma pochi erano effettivamente quelli che ci sarebbero stati in futuro. Aries vedeva, e voleva vedere, il per sempre in un significato più profondo, ma, in questo caso, sperava con tutto il suo cuore che trattasse del primo per sempre, cioè quello superficiale.

Lei non voleva realmente stare per sempre, per l'eternità, senza Hugo.

I suoi occhi iniziarono a pizzicare, ma lei non voleva piangere, perciò fece quello che da un po' di tempo a questa parte faceva per non lasciarsi andare ad un pianto liberatorio ogni volta che pensava al rosso: sorrise leggermente, strinse i pugni e digrignò i denti, ed infine si girò verso gli altri che la guardarono con affetto non avendo capito niente.

Brava Aries, sei riuscita un'altra volta a non far capire agli altri che stai morendo dentro.

Si complimentò da sola.

Un giorno tutto questo sarebbe passato... forse.

•••

Rose si girò verso Albus sorridendogli leggermente.

Ormai era arrivata a quasi quattro mesi di gravidanza ed il pancione iniziava a vedersi sempre di più.

Rose si imbronciò non poco a vedere la sua pancia bellissima, a detta del cugino. Non poteva sopportare di vedersi così. Era troppo sproporzionata.

Quello era ciò che vedeva lei.
In realtà la sua pancia non era assolutamente sproporzionata,  era semplicemente normale per una ragazza incinta di quattro mesi.

Ma Rose era testarda e non credeva a quello che gli diceva la gente.

"Sono ciotta~" si lamentò la ragazza imbronciandosi sempre di più e facendo nascere un dolce sorriso sulle labbra di Albus. Il ragazzo mise una mano sulla pancetta di lei ed iniziò ad accarezzarla lentamente.

"Non sei ciotta Rosie. Sei stupenda con questa pancetta" la diretta interessata gli diede un leggero schiaffetto sulla spalla facendo ridacchiare il corvino.

Rose si spostò andando a sedersi sulla sedia per finire di scrivere una lettera a sua madre.

Hermione, all'inizio, si era mostrata abbastanza contraria alla gravidanza, ma dopo poco aveva iniziato a scrivere miliardi di consigli alla figlia per affrontare la dolce attesa, aveva iniziato a mandargli libri e libri che parlavano dei primi mesi di nascita, delle fiabe da leggere al bambino sia prima che dopo la nascita. La Granger diceva che la persona dentro al suo grembo percepiva certe cose e gli facevano piacere. Inutile dire che Rose non aveva capito molto di questa spiegazione.

Era diventata in poco tempo la sua più grande confidatrice. Si sentiva capita da lei.

Anche suo padre e gli altri parenti maschi piano piano aveva accettato la situazione, anche se con un po' di esitazione. Harry Potter e Ginny Weasley era ancora un po' scioccati, ma non per questo, dopo i primi giorni, non avevano cercato di mostrare a loro figlio e alla loro nipote di poter contare su di entrambi se, un giorno, si fossero verificati problemi.

Rose era così felice di essere appoggiata dai suoi parenti.

"Cosa fai?"

La rossa si girò verso il corvino che intanto si era avvicinato a lei.

"Scrivo alla mamma" rispose la ragazza sorridendoe venendo ricambiata da Albus.

"Sai Rosie è da un po' di tempo che volevo chiederti una cosa..." sussurrò il ragazzo abbassando lo sguardo. Rose gli prese il mento alzando e facendo segno di parlare.

"Anzi... no, no... niente" disse il ragazzo alzandosi e facendo sospirare Rose. Lui si avvicinò e le stampò un leggero bacino sulle labbre lasciandola spiazzata.

"Ciao Rosie...passa una buona giornata"

Ed uscì.

*Lily con queste due parole (cugina acquisita), vuole intendere che, un giorno, per lei, Beatrice si metterà con Scorpius, il cugino di Aries, diventando così la sua cugina acquisita. Volevo precisarlo perché magari c'era qualcuno che non aveva capito il significato.

Spazio autrice
Qui possiamo vedere la me triste di una settimana fa che inizia a scrivere un capitolo triste e, alla fine (la parte rosbus), la me soft di oggi che vi regala una gioia scrivendo una parte soft.
Eh eh eh.

-Ari alias Ria☔

Nonostante tutto io amo solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora