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C'era stato un tempo in cui la gente di Babylon era arrivata a credere che l'immortalità fosse solo una questione di tempo.
La verità, purtroppo per loro, era che a Babylon esisteva una sola entità che poteva e voleva permettersi l'immortalità, e quella era IRIS.
Negli anni, e durante il passare delle generazioni, la capacità dell'intelligenza artificiale di modificare il codice genetico dei suoi sudditi aveva fatto sperare a non pochi di loro di poter aspirare ad una piccola modifica genetica per poter raggiungere la capacità di lasciarsi l'invecchiamento cellulare alle spalle, e proseguire verso un'orizzonte senza tramonti.
IRIS tuttavia in questo frangente era stata programmata in maniera molto rigida e lungimirante. I programmatori originali avevano senz'altro previsto che una popolazione in cui le malattie ed i difetti genetici potessero un domani essere eliminati, generazione dopo generazione, tramite un oculato utilizzo delle loro ormai sufficientemente avanzate tecnologie biologiche, avrebbe presto iniziato a domandarsi se non fosse possibile spingere i confini della vita umana un poco più oltre.
Era ovvio che presto molti non si sarebbero più accontentati di un bell'aspetto o di una vita particolarmente lunga ed in salute, e avrebbero deciso di possedere qualcosa d'altro. Quel qualcosa non poteva che essere la promessa di sopravvivere ai loro figli.

La risposta di IRIS a chiunque fosse venuto a chiedere i ritocchi necessari al proprio codice era un semplice ragionamento: persone immortali a Babylon avrebbe voluto dire una suddivisione di classe tra chi poteva vivere e chi doveva morire, e divisione avrebbe significato disordini, presto o tardi. A tutti coloro che avevano insistito, promuovendo una sorta di dono per pochi eletti, IRIS aveva semplicemente riso in faccia.

C'era un tempo per scherzare con l'intelligenza artificiale ed un tempo per prendere le cose seriamente, e IRIS non scherzava mai con il codice genetico dei suoi sudditi.
Gli annali raccontavano di rivolte, piccoli tentativi di colpi di stato, perpetrati dalle classi più ricche della città. IRIS le aveva sgominate senza troppe preoccupazioni, anche grazie al semplice fatto che un colpo di stato doveva essere portato avanti da molte persone, mentre molti di questi avevano avuto come premessa il fatto che solo pochissimi dei fautori avrebbero ottenuto il prezzo per cui si combatteva. Perfino la lealtà più strenua aveva un limite.
L'immortalità non era semplicemente una possibilità per un ecosistema isolato ed autosufficiente come quello di Babylon, e alla fine IRIS aveva deciso di rendere ciò chiaro, rendendo l'argomento un dogma impronunciabile.

Non si era più parlato di immortalità se non nelle aule scolastiche, tramite specifiche licenze date agli insegnanti, per far comprendere una volta per tutte alle giovani nuove generazioni perché quel sogno fosse proibito.
Il problema delle cose proibite è che la loro ombra finisce sempre per proiettarsi al di là del buonsenso delle persone.
Le genti più ricche e influenti di Babylon non potevano rassegnarsi a perdere un futuro che non potevano permettersi semplicemente con il loro denaro. Serviva, ovviamente, un prezzo più alto da pagare, un prezzo che non potevano pagare da soli. A quel punto la domanda era: chi poteva pagare quel prezzo? Solo coloro che erano già morti, già scomparsi, di fatto rimossi da Babylon.

Sarebbero dovuti scomparire comunque, non era forse così? Gli Immacolati avrebbero dovuto prendersi cura degli ultimi istanti della loro esistenza. Che differenza c'era se la scomparsa fosse avvenuta qualche istante prima, per mano di "altre persone"?
Era una bella domanda.
Le tecnologie erano abbastanza avanzate da permettere di gestire trapianti molto efficienti tenendo sotto controllo i problemi di rigetto. In questo modo, in rapporto al giusto prezzo, i confini dell'esistenza venivano estesi per coloro che potevano permetterselo.

Si era creata così una piccola nicchia, un piccolo mercato clandestino, accuratamente nascosto e protetto da coloro che vi prosperavano. Gli Immacolati combattevano il traffico illegale di organi con una loro divisione apposita, ma nemmeno loro potevano essere dovunque. Perfino IRIS non poteva, o più probabilmente non voleva, tenere sotto controllo gli spostamenti e le posizioni di ognuno degli abitanti dell'immensa città, e per questo, qualche volta, un Manifestato cadeva preda dei cacciatori prima che degli Immacolati.
In quel frangente, Rachel Sondberg.

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