Capitolo 10

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Dominique Provost-Chalkley [ Waverly Earp ]
Katherine Barell [ Nicole Haught ]
Melanie Scorfano [ Wynonna Earp ]
Tim Rozon [ Doc Holliday ]
Shamier Anderson [ Xavier Dolls ]
Emily Andras [ produttrice ]
Ray Galletti [marito di Kat]
Elyse Andre [amica di Dom nella vita reale]
Stephen James [amico di Dom nella vita reale]

[Kat]

Trenta secondi fa baciavo le tue labbra e mi sentivo leggera, adesso bacio le sue e mi sento una stronza.
Non riesco a resisterti se ti avvicini, in realtà ripensandoci non so come ho fatto ad aspettare tutto questo tempo prima di averti, credo di aver usato Ray come scusa, avendo un marito non potevo intraprendere una relazione clandestina con la mia collega nonché migliore amica e ragazza talmente speciale di cui mi sono innamorata.
Oddio ma cosa sto dicendo
No, non mi sono innamorata, è solo chimica quella fra di noi, solo passione...credo
Comunque come stavo dicendo...mi mandi fuori di testa.
Sto facendo delle cose che non avrei mai creduto possibili fino a poco fa ma decido di non pensarci...pensarti.

Sono passate un po' di settimane dal tuo ritorno perciò abbiamo rincominciato a girare.
Abbiamo un mese impegnativo pieno di riprese quindi ho decido di trasferire un po' di roba nella roulotte e di stare lì fino alla fine, ti vedo dalla finestra mentre sistemi il tuo materasso e inizio a guardarti scostando leggermente la tendina.
hai i capelli intrecciati dietro alla schiena in un complicato reticolo geometrico che ricorda tanto la simmetria di un cesto di vimini, i tuoi occhi sorridono oggi e non c'è bisogno di chiederti il perché anche io mi sono sentita ubriaca di felicità per tutta la notte e so che chiudere questa storia una volta per tutte mi costerà quel tuo bellissimo sorriso.
Indossi una camicia bianca e dei semplici pantaloni neri, stai parlando con Melanie e sorridi, mi incanto a guardare tutti i tuoi particolari come il tuo sopracciglio destro che si alza involontariamente quando qualcuno ti fa una domanda oppure il tuo nasino che si arriccia quando trattieni una risata.
Sei speciale Dominique Provost-Chalkley e vorrei tanto fartelo sapere ma non posso.

Ci siamo adesso, prima del ciak ti avvicini e mi sfiori la guancia con la tua mano, è un gesto così innocuo che passa da tutti inosservato ma ovviamente non da me che mi sciolgo ogni volta che ti vedo.
<pensiamo ai personaggi ok?> mi sussurri
Ancora una volta hai capito quali sono le mie intenzioni con te, sai che voglio finirla ma comunque non sei arrabbiata ma comprensiva.
Davvero a volte non posso fare altro che chiedermi se ti amo.
Prendi posizione davanti a me e reciti la tua battuta, non avevo mai notato quanto assordante fosse il silenzio dopo l'inizio di una scena.
Recito la mia battuta e ti guardo, ti sto guardando come Nicole guarderebbe Waverly, con puro e incondizionato amore eppure non sto recitando, sto solo cercando di vivere con te quei momenti che nella vita fuori non ci possiamo godere ma qui si, qui possiamo.
Anche se nel copione non è specificato tu non fai altro che toccarmi, come in ogni scena, e io vorrei tanto gridarti che questo non mi aiuta, che dovresti rispettare i miei spazi perché se continui a farlo io...io...
Io sono estremamente arrabbiata con te perché sai di cosa ho bisogno adesso ma fai tutto l'opposto.
Se mi guardi così io non posso farcela a resisterti e sai che è una cosa che sto cercando di fare.
Finita la scena mi chiama Emily per discutere su una battuta e solo allora mi rendo conto che non ha ancora rivelato a nessuno che tu non starai con noi nella prossima stagione, al ricordo di questo mi monta ancora di più la rabbia e una volta che abbiamo concluso il nostro dialogo ti vengo a cercare.
In realtà neanche tu sai che sono al corrente del tuo imminente abbandono, nessuno lo sa, ma adesso è arrivato il momento di dirtelo.
Entro nella tua roulotte senza bussare e ti trovo in procinto di indossare il pigiama, noti subito che c'è qualcosa che non va infatti il tuo tono è freddo.
<non si osa più bussare?>
Ho voglia di gridarti in faccia tutta la rabbia che ho
<so che te ne andrai> ti sputo queste parole e sento il mio tono acido <dal cast>
<te lo ha detto Emily?> mi chiedi confusa <non avrebbe dovuto farlo fino a...>
<no> ti interrompo
Mi guardi alzando un sopracciglio
<e come fai a sap...> non fai neanche in tempo a terminare la domanda che nuovamente con un tono ancora più rude di prima ti vomito la risposta
<ti ho sentita quella sera>
<mi spieghi che hai oggi?> mi chiedi esasperata
<che...che ho oggi?>
<si, qualé il problema? Che ieri stavamo per scopare e il tuo marit...>
<non cambiare argomento!> ti urlo, ma poi mi ricompongo <credevo che non volessi parlarmi> ti confesso <di ieri>
<perché?>
Rimango in silenzio sperando che tu possa nuovamente cogliere ciò che non ho il coraggio di dirti a voce ma tu inizia a ridere
<Neanche sta volta c'è bisogno di dire niente, non voglio più rincorrerti ok?> mi dici
<rincorrermi in che senso scusa?> ti chiedo alzando il tono di voce
<non possiamo fare quello che abbiamo fatto ieri...>
<lo so!>
<fammi finire Kat per l'amor del cielo>
Giuro che se non fossi cosí arrabbiata perché so dove stai andando a parare riderei per i tuoi modi di dire così all'antica
<Io...> continui <Io vorrei poter passare tutte le mie sere come quella di ieri, con te, ma non è una cosa possibile per diversi motivi...>
<per un motivo> ti interrompo ancora alludendo a mio marito
<Katherine per cortesia! No, non è solo Ray il problema ma anche tu!>
<Io?> chiedo offesa <Io cosa...io non...>
<hai paura>
<paura di cosa di preciso?>
<di sconvolgere il piccolo e fragile mondo che ti sei creata per dei sentimenti inaspettati che provi>
Figlia di p
<oh oh, presuntuoso da parte tua>
<presuntuoso pensare che provi qualcosa? Non è presunzione ma certezza, ieri mi volevi>
Non potresti avere più ragione di così cazzo
<ti sbagli>
<non credo proprio>
<sei troppo sicura di te> ti urlo
<e tu sei bellissima> mi sussurri
E allora vaffanculo Dominique, io ci ho provato ma vaffanculo.
Ti spingo via e finisci sul letto, sei confusa e pensi che lo abbia fatto per la rabbia ma invece mi avvicino e ti raggiungo. Sei lì, distesa, e i tuoi occhi mi scrutano per capire le mie intenzioni, i nostri visi sono vicinissimi e sento i tuoi sospiri che si mescolano ai miei.
Ti do un bacio e poi mi ritiro, so che lo vuoi, non sto cercando di capire se ti va perché già lo sento, voglio solo farmi desiderare e infatti come un pesce che abbocca all'amo ti tiri su con i gomiti cercando la mia bocca e appena la trovi non la lasci più andare.
Credo di avere ancora del tempo per oppormi e dire di no, ma mentirei solo a me stessa.
Mi mordi il labbro e davvero mi faccio i  complimenti perché c'è l'ho messa tutta per evitarti e l'ho fatto anche per molto tempo ma non posso rinunciare a tutto questo.
Ti sbottono la camicia e ti bacio il collo, finalmente te la sfilo e ora non c'è nessuno a fermarci, ti siedi sopra di me e adesso è il tuo turno, mi togli la maglia e scendi lentamente a baciarmi il seno, sento già la mancanza delle tue labbra
sulle mie

Mercoledì sera Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora