Capitolo 9

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Dominique Provost-Chalkley [ Waverly Earp ]
Katherine Barell [ Nicole Haught ]
Melanie Scorfano [ Wynonna Earp ]
Tim Rozon [ Doc Holliday ]
Shamier Anderson [ Xavier Dolls ]
Emily Andras [ produttrice ]
Ray Galletti [marito di Kat]
Elyse Andre [amica di Dom nella vita reale]
Stephen James [amico di Dom nella vita reale]

[Dom]

È la vigilia di Natale
Sto meglio adesso
Sono uscita dalla festa e ho cominciato a camminare, non so bene da quanto tempo, ma sono fuori , mi tolgo i tacchi e rimango scalza.
Sento l'asfalto caldo sotto ai miei piedi, ci saranno 6 gradi ma è caldo, per il sole che lo ha debolmente riscaldato durante il giorno, oppure per le auto che lo hanno attraversato ancora e ancora.
Rabbrividisco nel mio vestito e un pensiero fugace mi appare nella testa, non mi importa di tutto questo.
Cosa conta alla fine se questa sera indossavo un vestito, se ho comprato un'auto costosa o se ho scelto quel lavoro per accontentare papà?
Nel grande finale dei giochi poi, non conta soltanto quello che tu volevi realmente fare? E se sei riuscito a farlo? Se sei stato felice?
Lancio le scarpe dietro ad una siepe e continuo il mio cammino.
A volte mi piacerebbe essere nata in un'altra epoca per certi versi, le persone davano più valore ai dettagli.
Una volta per un bambino una biglia o una figurina in tasca rappresentava un tesoro e oggi... oggi non ci sono più biglie.
Sospiro
Sarei voluta nascere quando uno sguardo faceva la differenza, quando un tocco ti faceva rabbrividire, quando per vedere una persona e parlarle eri costretto ad esporti.
Mi manca un qualcosa che non ho mai vissuto, penso.
Ma in realtà un po' si, con te.
Solitamente con gli altri quando approcciavo intraprendavamo gran parte dei nostri dialoghi nelle chat e poi dal vivo non ci guardavamo mai negli occhi e non sapevamo cosa dire...come se fossimo a disagio, come se dato che non avevamo davanti uno schermo per noi comunicare era impossibile.
Sono uscita con così tante persone che mi scrivevano "mi manchi" ma poi non lo sapevano dire guardandomi negli occhi.
Non so se mi spiego ma...era tutto come...come una finzione capisci?
Come se non si provassero quelle cose ma fossero solo frasi di circostanza.
Come se le persone fossero circostanze, e io mi sono sempre sentita così.
Tranne che con te.
E più ripenso al bacio di stasera più mi maledico per averti respinta.
Solo per Ray.
Non era giusto nei suoi confronti, continuo a ripetermi per tutto il tragitto che faccio a piedi, ma comunque mi trovo sotto casa tua.
Il portico in legno è bagnato e la pioggia continua a dare tormento ad ogni cosa, cade senza chiedere il permesso e silenziosamente con il suo incessante ticchettio porta via la notte, una notte troppo bella però per farla finire qui.
Non è giusto nei suoi confronti quello che sto per fare.
Ma continuo ad avanzare lungo il viale del tuo cortile.
Non è giusto nei suoi confronti.
Ma arrivo vicino alla porta.
Non è giusto nei suoi confronti.
Ma decido di bussare.
E anche se non è giusto nei suoi confronti suono il campanello.
Nessuna risposta.
Sicuramente state dormendo, insieme magari.
Oppure siete ancora alla festa. Insieme magari.
E io sono qui a bussare sotto la pioggia.
Continuo ancora e ancora ma nulla.
Mi sto per allontanare quando ti vedo scendere dalla tua auto, stai armeggiando con un ombrello probabilmente ma questo non ne vuole sapere di aprirsi.
Mi sa che ti tocca venire fin qui e ti bagnerai.
Tranquilla io lo sono già.
Provi a coprirti la testa con una giacca e inizi a correre verso l'ingresso di casa tua, sei da sola, Ray deve essere rimasto lá, effettivamente è ancora presto.
Ci metti un attimo ad accorgerti che la figura sotto la pioggia sono io, siamo così vicine adesso. Corro verso di te e ti bacio, la tua bocca è leggermente aperta e quindi si schiude anche la mia, ti sento incerta e per un istante in cui ho creduto che ti ritirassi sei rimasta immobile, poi lasci cadere la giacca e ti arrendi alla pioggia, ti arrendi a noi.

Le tue labbra sono morbide e chiamano a gran voce le mie, sento le tue dita che imprimono una leggera pressione dietro alla mia nuca e il tuo tocco mi fa impazzire, continuiamo così finché non riusciamo più a respirare e ci stacchiamo solo per riprendere fiato.
Ti avvicini di nuovo in cerca di un altro bacio ma questa volta mi scosto leggermente, voglio farmi desiderare e ti sento sorridere, porti le labbra vicino al mio collo e inizi a toccarlo per poi salire fino al mio orecchio <entriamo in casa, qui sta piovendo> mi sussurri
Mi ero dimenticata della pioggia, era l'ultimo dei miei problemi.
Mi hai chiesto di salire e io non voglio altro, letteralmente, ti voglio avere come non ho mai potuto fare e come ho sempre desiderato.
Annuisco e mi mordo il labbro perché sarà difficile non saltarti addosso nel tragitto da qui al tuo letto, mi prendi la mano e mi conduci in casa tua, appena entrate ti togli il cappotto e lo getti sul pavimento, poi riprendi a baciarmi.
Non stai più pensando a Ray, lo sento, stai pensando solo a me e tutto questo mi fa impazzire, non voglio altro che te questa sera e non intendo fermarmi per i sensi di colpa.
La mia mano scivola lungo la tua schiena e sto per slacciarti il vestito quando ti guardo per vedere un segno di assenso nei tuoi occhi, e lo vedo, brillano, lo vuoi anche tu.
<tutto questo non può essere sbagliato Kat> ti sussurro e tu mi regali un meraviglioso sorriso
Credo di vivere per quei tuoi sorrisi, ne sono realmente dipendente e non credo che mi faccia bene.
Sento le tue labbra percorrermi il collo fino ad arrivare al mio vestito, sfili delicatamente la spallina e mentre ti concentri sul mio seno sentiamo il rumore di un'auto che si ferma davanti a casa tua.
Ti allontani subito da me sgranando gli occhi
<n-non pensavo che sarebbe arrivato così presto> sussurri sconvolta <vai di sopra forza, forza, in camera nost...mia, in camera mia, c'è una finestra con la scala antincendio, scendi da lì>
Mi spingi via e inizio a salire le scale a rotta di collo, mi viene da sorridere perché sembro una liceale in fuga ma mi passa subito quando sento che Ray ti saluta baciandoti.
Baciando le tue labbra che stanno così bene sulle mie, che si incastrano alla perfezione, così bene che dovrebbero essere un'opera d'arte esposta nei musei e apprezzata da tutti.
So che stai soffrendo in questo momento perché mi volevi ma allo stesso tempo non vorresti tradirlo e ti dirò di più, sono contenta di averlo fatto, di essere venuta fino a qui per sentire di nuovo il tuo odore e il sapore della tua pelle, e non me ne pento perché non mi sento in colpa.
Non me ne pento perché tutto questo non può essere sbagliato Kat.

Mercoledì sera Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora