capitolo 35

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[ Dom ]


< c'è quache problema? >

< si > aspetto che si spieghi, l'unico motivo per cui potrebbe essere arrabbiato è se scoprisse la verità su di noi ma per questo qualcuno lo avrebbe dovuto dire...non è che tu...?

< riguarda Katherine > anche se immaginavo si trattasse di te affrontare l'argomento mi fa venire un'ansia pazzesca, ho biosogno di dimenticarti non di tornare a parlare di te.

< Mi ha detto tutto, ogni cosa che è successa > afferma e subito sento un peso all'altezza del petto, come se si fosse incastrato un grosso macigno e faccio fatica a deglutire. Glielo hai detto, non ci posso credere, immagino fossi arrabbiata dopo ciò che ti ho raccontato spacciandolo come verità, so di averti ferita ma questo non è da te.

< Nate, posso spiegare...> sussurro e a queste parole lui si fa ancora più rosso in viso e prende a tremare vistosamente < è finito tutto, l'ho lasciata. Ho scelto te, è stato solo per poche notti devi credermi!>

tutte le lacrime che non avevo versato con te, tutta la forza e la determinazione che ci avevo messo per evitare di mostrarmi vulnerabile l'altra notte...esplode ogni cosa.

il mio viso è completamente fradicio e aspetto implorante un perdono da parte sua.

< O mio dio > sussurra portandosi le mani ai capelli < O mio dio > ripete spostandosi per la cucina con uno strano sguardo da folle < O MIO DIO, LO SAPEVO!> urla e poi si avvicina a me stringendomi le spalle e mi guarda negli occhi.

sta piangendo, è disperato, non so perchè ma riesco sempre a ferire tutti anche quando vorrei solo che le cose si sistemassero

< Domi, Kat non mi aveva detto proprio niente> sussurra e rimango pietrificata.

sono stata una stupida, chiaro che non avevi detto niente, tu non lo avresti mai fatto, mi ha ingannata per estorcermi quello che voleva sentire e io ci sono cascata in pieno, quando sono diventata così deficente?

si allontana da me ed esce dalla stanza, ho paura che se ne vada, che non mi lasci spiegare e che mi abbandoni andandosene via per sempre e lasciandomi sola.

< Nate!> urlo < Nate ti prego resta qui >

si siede sul divano continuando a piangere con le mani ancora avvinghiate ai suoi capelli e ripete isterico "non ci posso credere"

mi avvicino a lui e gli metto una mano sulla gamba < mi dispiace tantissimo, non avrei dovuto >

rimane un po' in silenzio poi mi torna a guardare negli occhi < perchè è finita?> chiede con voce roca

< l'ho lasciata Nate, mi sono accorta che...> rimango in silenzio

< cosa ti sei accorta? >

che ti amavo di più? falso

che con te sarei stata più felice? falso

che tu eri una persona migliore? falso

cosa mi sono accorta? non ne ho la minima idea, tutte quelle scuse come il "con lui la vita sarà più facile" oppure "non voglio essere perseguitata da pregiudizi" in questo momento mi sembrano così piccoli e insignificanti.

< mi sono accorta che...> non riesco più a mentire, non dopo ieri, dirgli che lo amo sarebbe la cosa più falsa sulla faccia della terra ma non posso non continuare la frase così chiudo gli occhi e fingo che ci sia tu davanti a me e non lui.

< mi sono accorta che ho fatto un errore, l'errore più grande della mia vita a lasciarti andare, dal primo giorno che ti ho visto...sarà un clichè ma mi sono accorta che qualcosa in me era cambiato, io ero cambiata e in meglio, mi sono accorta che quando passavamo del tempo insieme questo scorreva più veloce e aveva una qualità migliore, mi sono accorta che quando non eri con me niente era divertente, e mi dispiace così tanto di aver fatto l'amore con qualcun altro quando stavamo insieme, anche se forse non lo chiamerei amore perchè era solo sesso, l'amore era con te, perchè mi sono accorta che ti amo >

mi stringe la mano e sento la sua che mi attira sul suo petto in cerca di un abbraccio.

non ho più forze, sono stremata così quando mi fa l'ultima domanda mi appello all'ultimo briciolo di masochismo che mi rimane.

< quindi non la amavi?> chiede trattenendo il fiato

< no > rispondo, e adesso tra le sue braccia sono piuttosto convinta che dovrei sentirmi al sicuro, protetta, felice e invece mi sento in trappola.

in una trappola che io stessa ho costruito.


[ diversi giorni dopo ]

con Nate non abbiamo più fatto menzione di te, non ti abbiamo mai neanche accennata, e non abbiamo parlato nemmeno della serata in cui io e lui abbiamo litigato.

la mattina dopo ci siamo comportati come se fosse tutto normale, come se non fosse successo niente e forse è stata la cosa migliore.

il matrimonio è fra solo cinque giorni e mi dovrei sentire sia agitata che in estasi ma non provo nulla, è come se un velo di apatia si fosse steso su di me dall'ultima volta che ti ho vista.

non credevo potesse succedere ma non distinguo più il caldo dal freddo, il nero dal bianco, il salato dal dolce, mi sembra tutto uguale, tutto sulla medesima tonalità di grigio opaco.

Siamo in chiesa in questo momento e stiamo facendo le prove, quando il prete ci ricorda le promesse vorrei urlargli contro, non ho idea di cosa scrivere, sarebbe tutto estremamente finto, che promesse dovrei fare a una persona per cui non provo niente? ma il problema non è Nate, con qualsiasi altra persona sarebbe così, eccetto te, ma ti ho persa un'altra volta e ora per colpa mia.

mi ero stancata della nostra condizione in cui ogni volta c'èra un ostacolo che ci impediva di stare insieme e invece che combattere per noi sono scappata e ti ho allontanato.

ma adesso devo smettere di pensare a te.

la musica inizia e mio padre mi afferra il braccio.

< sei bellissima in quest'abito...anche se non è proprio tradizionale > mi confessa e sicuramente se stessi in altre condizioni emotivamente parlando mi commuoverei perchè è uno dei primi complimenti che mio padre mi fa.

< non dovrai parlare durante la vera cerimonia, lo sai?> lo prendo in giro consapevole che parlerà anche li e lui sorride

effettivamente questo vestito è stupendo ma ho ancora la sensazione di averlo già visto da qualche parte, questo colore, questo ricamo...

la navata termina e mio padre mi conduce all'altare davanti a Nate, il prete inizia e lui mi fissa sorridente negli occhi per tutto il tempo ma io sono distratta, dietro di lui c'è uno specchio e mi sto osservando.

MA CERTO! come ho fatto a non rendermene conto prima? questo abito chiaramente lo avevo già visto, ma non in un film o in una copertina di un qualche magazine famoso, bensì di persona. addosso a te.

eravamo al Canadian Screen Awards, poco dopo l'uscita della seconda stagione e stavamo facendo delle foto insieme ad Emily e Melanie, mi ricorderò per sempre di quel giorno perchè anche se avevo capito già da un pezzo che ero innamorata di te e che avrei vissuto per te quando ti ho vista in quell'abito ho capito che sarei anche morta per te.

avevamo fatto delle foto insieme anche in alcune pose parecchio provocanti e il mio cuore era impazzito, tu eri sempre così dolce e gentile mentre io ero nell'imbarazzo più totale.

sgrano gli occhi appena mi rendo conto cosa indosso e Nate se ne accorge subito < tutto bene amore?> chiede, ma io lo ignoro.

una lacrima solitaria mi scende lungo il viso e lui la raccoglie con la mano sussurrandomi < anche io sono commosso, ma tieni le lacrime per la vera cerimonia>

il suo viso è luminoso, splende di felicità ma non ha capito niente, mi guardo ancora allo specchio e mi concentro sul volto straziato dalla tristezza.

ed è qui che mi sono accorta di aver fatto un enorme errore, che non potrà essere riparato.





[ angolo autrice ]

la storia si fa sempre più dklbcnqekdjebhehuj lo so...fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e...basta...votate ;)

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