Capitolo 41

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[ Dom ]

Sono scalza per le strade di Toronto, sto correndo tenendo con una mano il lembo del mio vestito, ora sono più contenta che mai di non averne scelto uno troppo invasivo pieno di pizzo o strati di velo, dovrebbero aprire un business di abiti per le spose che "potrebbero trovarsi a scappare durante la propria cerimonia".
Non faccio caso al freddo pungente che mi sta irrigidendo le nocche delle mani oppure al dolore ai piedi, ho un obbiettivo e niente o nessuno potrà distogliermi dal raggiungerlo.
Sono mesi che il set è inutilizzato ma le roulotte sono ancora lì, nella stessa posizione, con la stessa ombra che il sole proiettava come se dal momento in cui siamo scese l'ultima volta il tempo non fosse passato.
Invece eccome se è passato e ne sono successe di cose eppure siamo sempre qui a rincorrerci ma adesso spero proprio che sia finita la corsa perché sono parecchio stanca.
Alzo la testa per cercarti ma ancora una volta non ti vedo, ci sono solo le montagne che piano piano si colorano di rosa lasciando spazio ad una nuova notte.
Salgo sulla roulotte, e non mento, ho fatto fatica con il vestito, ma ti voglio aspettare qui, mi siedo sul tetto e sorrido vedendo le birre che ci eravamo dimenticate l'ultima volta, una è caduta e ha rovesciato tutto il contenuto mentre l'altra che è rimasta in piedi ha dentro più acqua che alcool, sicuramente in tutto questo tempo le piogge non devono aver risparmiato questo posto.
< Cos'è ne vuoi bere una? >
Non ho bisogno di cercarti questa volta, non ho bisogno di allungare il collo per scorgere i tuoi capelli, è la tua voce e finalmente sei davanti a me.
Mi alzo in piedi e corro subito ad abbracciarti, poi tu ti stacchi e mi dai un leggero schiaffo sulla guancia più scherzoso che altro.
< E questo per cosa? > Ti domando fingendo di fare l'offesa
< E me lo chiedi pure? Dominique Elyse mi ha detto tutto>
< Elyse...che c'entra Ely... Ommioddio Kat cosa ti è successo al naso?> Chiedo accorgendomi solo ora che sei sporca di sangue
< Di quello ne parliamo dopo, Dom...> Dico mentre ti tocco il viso e avverto quanto anche anche io ti sono mancata < Dom perché hai fatto tutto questo? Quando mi hai detto quelle cose, che non mi amavi e che era tutta una bug...>
< kat mi dispiace tanto, tantissimo,io pensavo che così sarebbe stato più semplice per tutti > Ti interrompo appoggiando la testa sul tuo petto
< Mentire sarebbe stato più semplice? > So che le tue parole dovrebbero sembrare accusatorie ma il tuo tono è dolce e questo mi rassicura, non pensavo che sarebbe finita così, non pensavo che avrei mollato Nate sull'altare e che sarei tornata da te eppure è successo.
< Volevo darti una via di fuga se solo l'avessi voluta, da tutto questo sai...anche se siamo nel 2018 e fingiamo di esserci evoluti una storia come la nostra non è vista bene da tutti e...>
< E non hai pensato che a me tutte queste cazzate non interessassero? > Chiedi alzandomi il mento con un dito.
Chiudo gli occhi annuendo e abbassando il capo < ho fatto l'errore più grande della mia vita >
< In realtà così sbagliato non è...siamo qui adesso no?>
Annuisco e cerco di non fare scendere nessuna lacrima per questa sera, ogni volta che ci troviamo su questo tetto una delle due piange sempre e non voglio replicare questa tradizione anche oggi.
< Hai ricevuto il mio messaggio quindi> mi chiedi una volta seduta e subito io prendo posto vicino a te, su di te in realtà < temevo che non capissi che si trattava di me>
< L'ho capito nel momento migliorare>
< E sarebbe? >
< Quando il prete ha chiesto chi si opponeva al matrimonio, li ti ho cercata ma non ti ho vista così ho ripensato a quelle parole e ho capito >
Fai una faccia piuttosto buffa e poi scoppi a ridere < mi stai dicendo che sei scappata dal matrimonio mentre...mentre era in corso?> Non riesci neanche a finire la frase perché stai soffocando dalle risate ma poi cerchi di contenerti per parlare ancora < pensavo che fossi scappata prima della cerimonia...e per la cronaca giusto perché tu lo sappia io ero lì ma non sono riuscita ad entrare>
La mia faccia sorpresa ti fa scappare un'altra risata < Eri li?> Chiedo confusa
< Come credi che mi sia fatta questo?> Dici indicando il tuo naso e appena sento le tue parole istintivamente mi metto le mani davanti alla bocca.
< Chi è stato? >
< Jak...John...j...non mi ricordo il nome>
< Jonathan!>
< Si, si era lui>
< Ecco perché aveva la mano fasciata, ommioddio non posso crederci...pensa che io mi sono anche preoccupata per lui>
< Dom Hey sto bene adesso> mi rassicuri tentando di calmarmi poi il tuo sguardo finisce sul mio corpo e sgrani gli occhi
< Ehi ma questo non è il vestito che indossavo a...>
< Non cambiare argomento!> Ti interrompo < e comunque si, ma adesso mi devi spiegare bene la vicenda>
< Dom no, non è successo niente, adesso siamo qui e importa solo questo no?>
Hai ragione è vero, ma pensare che un'altra volta qualcuno ti abbia messo le mani addosso mi fa andare fuori di testa.
E nel silenzio più totale scoppi di nuovo a ridere.
< Che c'è adesso?> Ti chiedi divertita
< Mi sto ancora immaginando te che scappi dalla chiesa subito dopo le promesse>
< Ah dovevi esserci, quelle sono state terribili, ma il problema non ero io che non avevo idee ma Nate>
< Nate?> Domandi confusa
< Nate non mi ispirava di certo, non come potresti fare tu>
Ti guardo sorridendo e appena mi accarezzi i capelli sento un brivido scuotermi all'interno, chiudo gli occhi per concentrarmi nel ricordare questo momento perfetto e appoggio la mia fronte contro la tua per sentire il profumo della tua pelle.
< Ti amo > ti dico sforzandomi di non piangere
< Ti amo anche io >
< E scusami per tu...> Cerco di dire ma mi zittisci mettendomi un dito davanti alla bocca
< Dom >
Sentire il mio nome pronunciato da te fa sempre un certo effetto e ancora non mi sono abituata a tutto questo, sembra così perfetto, così giusto < devo chiederti una cosa...io...> Stai tremando leggermente e provo a tranquillizzarti prendendo la tua mano
< Puoi chiedermi ogni cosa lo sai vero?>
< È assurdo, sono qui seduta con quella che fino a un anno fa pensavo fosse solo una migliore amica e ho le mani che mi sudano... io ti conosco da sempre, ma questa sera è come se ti vedessi per la prima volta >
Sorrido e appoggio le mie labbra sulle tue, mi mancavano così tanto, mordo appena il tuo labbro inferiore e il tuo tremore aumenta, sei bellissima in questo momento.
Sto per approfondire il bacio ma mi fermi < Dom aspetta...>
Rimango immobile con il terrore che tu mi possa dire che non vuoi, o non puoi oppure che c'è qualche problema che un'altra volta ci separerá
Infili le mani nella tasca e tiri fuori un cavatappi
< Questo è quello che ho usato per aprire quelle birre la sera in cui sei venuta a chiedermi se ne avevo uno, sono poi andata nella tua roulotte e ho visto che lo avevi anche tu, li ho capito che tu avevi bisogno di stare con me come io avevo bisogno di stare con te anche se non c'erano motivazioni, se passo del tempo in tua compagnia qualsiasi cosa faccia risulta migliore, ogni secondo pare durare il doppio e ha un sapore diverso rispetto agli altri...come di felicità...>
Inizi a sfilare l'estremità dell'oggetto togliendo il pezzo di ferro circolare che andrebbe posto tra il tappo e la bottiglia
< Volevo fare sicuramente con qualcosa di meglio ma non mi hai dato il tempo, ho saputo solo oggi che avevi deciso che mi amavi ancora> dici sorridendo
< Non l'ho deciso, è sempre stato così>
< Dominique > continui < non stai capendo vero?>
Scuoto la testa e continuo a guardarti, non sei più seduta ma in ginocchio e ora tutto mi è chiaro, ho cercato di trattenere le lacrime fino ad adesso ma ora non ce la faccio più.
< Non devi piangere > mi dici ma anche tu sei nella mia stessa situazione, il tuo viso luccica in questo momento mentre la dolce luce del crepuscolo lo illumina debolmente.
< Dominique Prov...>
< SI > ti interrompo senza lasciarti finire e tu scoppi a ridere tra le lacrime
< Aspetta > mi chiedi e io torno seduta
< Dominique Provost-Chalkley mi vuo...>
< SI> È più forte di me
< Dom ti prego> mi dici esasperata ma con ancora il sorriso che ti illumina il volto
Mi guardi un attimo fingendo di aprire la bocca per vedere se ti avrei interrotto ancora e poi continui
< Dominique Provost-Chalkley, mi vuoi sposare?>
Finalmente posso dirti quello che dal primo momento in cui ti ho baciata avrei voluto dire, così tra le lacrime, su un tetto di una roulotte con al dito un pezzo di un cavatappi in un freddo mercoledì sera sussurro quelle parole.
< Si, voglio sposarti >

[ Angolo autrice ]

Beh ragazzi che dire se non grazie mille
La storia è finita, sono 41 capitoli e vi confesso che originariamente doveva finire circa al n° 20.
Ho amato scrivere questa storia e ringrazio voi perché avete reso possibile tramite i vostri bellissimi commenti e i voti che questo avesse una fine❤️
Onestamente quando ho iniziato a scriverla non mi sarei mai aspettata così tante visualizzazioni e riscontri positivi, è vero rispetto ad altre storie non sono molti, ma per me che avevo iniziato a scrivere per puro esperimento sappiate che sono più che sufficienti.

Detto questo vi informo che ho intenzione di scrivere in futuro una nuova Fan fiction su loro due ma non so ancora quando pubblicarla perché prima vorrei finire l'altra mia storia " Clexa- The Hunger games "

Lasciatemi come al solito un commento e fatemi sapere se tutto questo vi è piaciuto ;)

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