capitolo 25

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[dom]

Faccio fatica a respirare, credo di avere un attacco di panico.
<Ho bisogno d'aria> dico a Nate <ti lascio il vestito li sulla sedia portalo pure in auto intanto>
Non ascolto neanche la sua risposta che subito esco dal locale e già mi sento meglio anche se la testa adesso ha davvero iniziato a fare male.
Inizio a camminare velocemente, ho bisogno di schiarirmi le idee e rimanere da sola con i miei pensieri quando vado a sbattere contro un palo, e non è la prima volta, e cado per terra.
No non può essere stato un palo, era troppo morbido rispetto all'acciaio, alzo gli occhi e ti vedo.
Non ho parole, tra tutte le persone che ci sono in strada proprio contro di te dovevo scontrarmi.
Vedo che ti volti sorpresa e sgrani gli occhi ma poi subito mi porti il braccio per aiutarmi al alzarmi ma io lo rifiuto senza mezzi termini.
<Dominique>
Sono 10 mesi Kat, 10 mesi e quasi mi ero dimenticata il suono della tua voce che infatti adesso mi risulta più roca e più sensuale se possibile.
Continuo a fissarti senza darti la soddisfazione di porti un saluto, è passato tanto ma sono ancora arrabbiata con te, anzi furiosa.
<Devo andare> ti saluto io ma come prevedevo mi afferri il braccio, non mi lasci andare tanto facilmente.
Rabbrividisco al ricordo del contatto della tua pelle e la mia testa si impegna a farmi rivivere dei ricordi che in questo momento sono tutt'altro che opportuni.
<Aspetta un attimo> hai ancora gli occhi fissi su di me e non hai intenzione di staccarli <come stai?>
Questa domanda fatta da te mi spiazza.
<Come sto? O come sono stata?> Ti rispondo in modo arrogante, ho sofferto troppo per te e non posso permettermi di perdonarti.
<Mi dispiace ancora Dom> adesso abbassi finalmente lo sguardo quasi non riuscissi a reggere il confronto diretto, quasi ti vergognassi.
<Se ti dispiace allora mi lasci andare>
Sento la tua stretta allentarsi e mi scanso velocemente prendendo la direzione opposta alla tua.
<Per la cronaca non volevo parlarti> mi urli e allora mi fermo per risponderti.
<E perché lo stai facendo?>
<Mi sembrava educato visto che mi sei venuta contro>
Faccio una risata di scherno e mi avvicino a te
<Educato? Tu parli di educazione? E dov'era questa educazione quando mi hai illusa per non una, non due, non tre ma talmente tante volte che neanche so contarle!> Sputo fuori tutta la mia rabbia
<Non ti ho mai illusa, sapevi fin da subito che ero sposata e comunque mi volevi>
Ti mollo uno schiaffo in pieno viso e i tuoi occhi assumono un'espressione tristissima.
<Non mi hai mai illuso? E l'ultima volta? Quando sei venuta qui? A Londra?>
<Sono passati 10 mesi> mi sussurri
<Si e tu sei la stessa stronza di prima>
Adesso mi allontano davvero e sono distrutta, pensare che trenta minuti fa stavo tranquillamente comprando il mio abito da sposa ed ero felice più che mai mi sembra impossibile.
Vederti, tornare a parlarti, ricordarmi di te, sono troppe cose insieme e non ero preparata.
Salgo sull'auto di Nate e lo aspetto per tornare a casa.
Ignoro tutte le domande che mi fa durante in viaggio incolpando un mal di testa che adesso si è davvero palesato e appena arriviamo a destinazione mi stendo sul letto chiedendo di essere lasciata sola e anche se titubante lui acconsente.
Sono stesa nello stesso letto in cui abbiamo fatto sesso l'ultima volta, nel letto in cui ho scoperto che ancora una volta mi avevi ingannato scegliendo lui.
Lo stesso dolore che provavo 10 mesi fa sembra tornare e se possibile ancora più intensamente.
Ho cercato di reprimerlo tutto questo tempo ma la delusione che ho provato era talmente forte che non se ne è mai andato, al contrario si è annidata dentro di me e oggi sta tornando a galla.
Quanto di odio, ancora una volta mentre sto cercando di costruire qualcosa di nuovo e di importante torni fuori per rovinare tutto.
È incredibile, ogni maledetta volta.
L'ultima volta che ti ho lasciata ho provato un forte senso di disprezzo verso me stessa, abbandonarti in quelle condizioni mi ha fatto sentire un egoista senza scrupoli e mi sono fatta venire i sensi di colpa quasi tutte le sere, ma adesso vederti li viva e vegeta ha riacceso solo la rabbia che provavo nei tuoi confronti cancellando ogni forma di pena.
Non so come ma riesco finalmente ad addormentarmi e questa volta per fortuna il mio sonno non è disturbato da nessun incubo.

[Angolo autrice]

Ho avuto dei problemi a caricarlo ecco perché l'ho pubblicato tardi 🐝

Buon proseguimento :)

Comunque Kat con la tuta da basket...non ho parole me ne vado ciaoooo

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