Capitolo 2

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Quella maledetta sveglia infernale continuava a suonare, strumento di satana!, la presi e la scaraventandola al muro, rompendola in mille pezzi.
Finalmente silenzio.
Mi alzai dal letto, presi quella stupida divisa e andai a farmi una doccia.

Non ero pronta, non ero minimamente pronta a quello che stava succedendo, non volevo vedere nessuno, non volevo conoscere nessuno, tanto meno, volevo incontrare gente carina e affettuosa, ho sempre pensato che fossero finte.
Entrai nella doccia, il getto d'acqua mi invase completamente, mi tirai indietro i capelli, ma sentii solamente la stoffa liscia dei guanti di pelle, che ero costretta perennemente a portare, cercai di rilassarmi ma fu tutto inutile. Uscii frettolosamente dalla doccia per poi vestirmi, non mi piaceva particolarmente quella divisa, andai nella mia stanza, presi delle catene con un cordino da mettere in vita e le misi, presi anche una collana giro collo con un anello nel mezzo, ora si ragionava.
Tornai in bagno per truccarmi, presi la cartella e mi incamminai verso l'inferno.

Arrivai fuori da quell'immensa struttura, devo dire che erano anche eccentrici, era una costruzione enorme e a vetrate, so che starete pensando 《Hey ma sei alla UA, nella sezione eroi, dovresti essere felice!》 NO! Odio i ragazzi della mia età, vogliono tanto fare gli eroi, ma non capiscono che sono ancora dei mocciosi e poi non sono granché convinta di essere una hero.

Rimasi a fissare quella stupisa struttura per un po', presi una cicca iniziando a mangiarla e a fare le bolle, per cercare di calmarmi.
"Hey, tutto bene?" Mi chiese un ragazzo con i capelli verdi e le lentiggini, non lo ascoltai neanche ed entrai in quello stupido luogo di tortura.

Appena entrai, andai in segreteria, presentandomi, appena mi videro, mi guardò salutandomi, mi fissò per circa un paio di minuti <Cazzo guardi? Vuoi una fottuta foto?> Tappai la mia coscienza, la ragazza mi disse le indicazioni per arrivare in classe, me ne andai, se tutti quanti mi fisseranno così, partiranno parecchi insulti.

Arrivai in classe, la porta era aperta e il prof stava parlando, restai fuori e mi appoggiai allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto mentre ascoltavo annoiata.
"Ragazzi tra due settimane ci sarà il festival Sportuvo della UA quindi preparatevi al meglio. Ah eccola, a partire da oggi avrete una nuova compagna, entra pure e presentati" quel prof mi piaceva, era essenziale e annoiato, quasi quanto lo sono io, mi spostai dallo stipite e andai verso il professore, mi misi davanti a quelli che sarebbero dovuti essere i miei compagni.
Yuppy! No ok non è vero, ero svogliata e incazzata, "Presentati" mi intimò il professore "Sono [T/n] [T/c]" il professore guardò gli alunni "Volete fare domande?" Chiese guardando i ragazzi, guardai tutti, che noia!!
"Perché hai i guanti?" Chiese un ragazzo con i capelli bicolore e gli occhi eterocromatici "Ho un quirk problematico" dissi guardandomi le mani, odiavo quel fottuto quirk, grazie a dio ne avevo due "Altro?" Chiesi guardando tutti "Wow l'unica cosa che vi chiedete è perché porto degli stupidi guanti, grandioso, posso sedermi?" Chiesi guardando il professore "Aspetta, io ho una domanda, come ti sei fatta quella cicatrice enorme?" Ecco.

Lo sapevo che qualcuno me lo avrebbe chiesto e chi era? Il verdino maledetto di questa mattina "Non ne ho idea, c'è l'ho tutto qui" dissi, non sapendo veramente come diavolo mi sia fatta quella cicatrice enorme e parecchio visibile, lo avevo chiesto spesso alla mamma ma lei ogni volta mi diceva che quando mi aveva trovata c'è l'avevo già.
Guardai il prof "Siediti" disse, lo guardai per un po' era dentro ad un sacco a pelo giallo? Be' io sono convinta di essere parecchio strana, ma quello mi batte di brutto.

Presi la cartella e mi sedetti accanto ad un ragazzo con i capelli rosso fuoco che sfidavano la gravità, appena mi sedetti, il ragazzo mi sorrise, lo guardai e basta per poi sedermi e poggiare la guancia alla mano guantata e ascoltare quello che aveva da dire il professore, che capii essere Aizawa.

Arrivò l'ora di pranzo e venni letteralmente assalita.
"Ciao mi chiamo Ochako Uraraka, piacere di conoscerti" "Ciao io sono Mina" "Piacere io sono Hagakure" feci un respiro profondo, per poi guardarle "Tu mi ittiti, la tua voce è irritante, come ti chiami? Uraraka, complimenti hai battuto il mio record per odiare una persona, voi altre lasciatemi in pace" mi alzai e me ne andai verso la mensa per conto mio.

Appena arrivai c'era una ressa assurda, presi quello che volevo e mi sedetti da sola, non volevo stare con nessuno, ma le mie speranze vennero spazzate via quando un certo ragazzo bicolore mi si parò davanti "Posso sedermi?" Chiese, gli feci cenno di accomodarsi, mi tese la mano "Shoto Todoroki" disse solamente, un Todoroki, wow questa scuola non si fa mancare nulla, gli strinsi la mano "[T/n]" dissi, il ragazzo non fiatò minimamente, lo guardavo curiosa, era strano, sul viso aveva una scottatura, dalla parte sinistra, i capelli erano di due colori diversi e anche gli occhi pensai per un secondo che in realtà fossero due persone diverse e che le abbiano tagliente a metà unendole insieme con la colla, risi un pochino per quello che avevo pensato.

"Ti ho fatto ridere in qualche modo?" Chiese curioso mentre mi guardava, lo guardai a mia volta "Sì, cioè no, credo? Non lo so, scusa, ma vederti perfettamente diviso a metà, mi fa pensare che il tuo lato destro sia un persona e il sinistro un'altra" dissi sorridendo, il ragazzo mise giù la sua soba per poi guardarmi "Be' non hai tutti i torti, sai ho due quirk, fuoco e ghiaccio, ti lascio intuire le parti, e tu? Che unicità hai?" Mi chiese il ragazzo, abbassai il capo, non avevo voglia di parlarne "Scusa sono stato invadente, anche in classe sei stata schiva, dimentica la mia domanda" disse abbassando il capo e riprendendo a pranzare "Credo che tu lo possa sapere" dissi, il ragazzo alzò lo sguardo "Grazie" disse solamente "Ho anche io due quirk, le mie mani qualsiasi cosa toccano o sfiorano muore o si distrugge istantaneamente, il mio secondo quirk invece, basta che guardi una persona, e posso farle provare dolore, sofferenza o sollievo" dissi il ragazzo mi guardò intimorito "Sono un mostro lo so." Dissi alzandomi e andandomene via.

🔥🔥ANGOLO ICY/HOT❄❄

Si capisce che Uraraka mi sta bellamente sul cazzo?

Complicata la ragazza vero?

Il primo giorno di scuola è sempre un inferno, ma In questo caso è letteralmente come entrare nel Tartaro.

Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo!

Fatemi sapere se la storia vi piace♡♡

Dangerous [Todoroki x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora