Episodio 28

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È passato un mese dal matrimonio, è passato un mese da quando la mia vita è cambiata piano piano: ora torno a casa e non vengo sommersa di domande; devo occuparmi io delle più piccole cose e nel frattempo studiare. La mia famiglia è felice perché son sistemata con un ragazzo benestante, giovane e premuroso, il marito perfetto che la domenica accoglie tutta la famiglia a casa ed organizza gite ed uscite.
Dopo una settimana dal matrimonio, le donne della comunità hanno iniziato a fare domande su un possibile figlio. Per giorni e giorni, alternavano battutine e domande, fin quando non abbiamo deciso, nostro malgrado, di provare ad accontentarle, spesso senza successo.
Sono appena le 6 quando mi alzo per vomitare. Astianatte si precipita in bagno, accompagnandomi, e tenendomi poi i capelli. La nausea persiste anche dopo. Persiste mentre mi preparo, mentre sono a scuola, mentre mangio, mentre parlo e scherzo con i miei amici, che mi guardano preoccupati di sottecchi. Persiste anche quando torno a casa, dopo cena. Poi di nuovo vomito. Mi alzo durante la notte finché non spunta il sole, timido.
Faccio le solite azioni, poi però cambio tragitto e mi dirigo in farmacia dove acquisto un test di gravidanza. La farmacista mi guarda stranita, storta. Mi offre il suo bagno: <Prenditi il tempo che vuoi>. Ed io lo faccio, soprattutto quando leggo che il risultato è positivo.

Έúδορε/Timothée Chalamet.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora