Episodio 32

363 33 0
                                    

<Signorina non le è successo nulla di grave. Il bambino sta bene, ma non deve più sottoporsi a situazioni di stress eccessivo> dice il medico. Annuisco, mentre Astianatte mi stringe la mano e tira un sospiro di sollievo. <Ora torni a casa e si riposi. Ci vediamo il mese prossimo per il controllo del bambino>. Lo salutiamo cordialmente, ringraziandolo. Usciamo dall'ospedale e saliamo in macchina. <Cosa è successo?> chiede mio marito, poggiando una mano sulla mia coscia ed accarezzandola. <Timothée stava parlando con un'altra ragazza e non lo so cosa sia successo, so solo che ogni volta che ci sono episodi del genere, io impazzisco: mi si formano le macchie, sanguino dal naso, tremo, a volte svengo> rispondo. Il ragazzo accanto a me sospira. <È la profezia vero?> continua a domandare, sempre più preoccupato. <Io non ci credo, ma potrebbe essere. Insomma, mi succede solo con lui. Adesso credo che non succederà più dato che ha voluto chiudere definitivamente con me> asserisco, sospirando. <Non ci crede neanche lui Dori. Lasciagli un po' di tempo e vedrai che sarà tutto come prima> consiglia, mentre parcheggia e spegne il motore.
Appena saliamo a casa, si mette subito ai fornelli. <Ho invitato la tua famiglia a pranzo per dar loro la notizia. Ci sono anche Enea e tua nonna> annuncia. Annuisco, lavandomi le mani ed aiutandolo. Passano un paio di ore quando suonano al campanello. Accolgo i miei ospiti, mentre parliamo del più e del meno. <Vedo che hai deciso di dedicarti alla vita domestica tesoro> commenta mia mamma. <No, oggi ho fatto un'eccezione perché non mi sentivo bene> rispondo gelida.
Ci sediamo a tavola, dove Astianatte serve dei piatti greci ed americani.
<Il motivo per il quale vi abbiamo invitato qua è per annunciarvi che io ed Eúdore stiamo costruendo una famiglia> annuncia mio marito. <Sono incinta> aggiungo io. Mia mamma e le mie nonne son sorprese e contenti, mio padre commosso, mentre mio fratello fa un sorriso forzato. Mi abbracciano e baciano tutti, mentre ringrazio. Cominciamo a mangiare ed il pranzo dura un'eternità. Quando tutti vanno via, sono ormai le 17.
Prima di chiudere la porta di casa, Enea mi abbraccia forte:<Mi dispiace> sussurra. <Fratellino va tutto bene> rispondo, poco convinta. <Sai che ci siamo> dice, sparendo insieme agli altri.

Έúδορε/Timothée Chalamet.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora