Non appena torno a casa ed annuncio la notizia ad Astianatte, rimane silenzioso. <Dobbiamo avvisare tutta la famiglia> dice, spostandosi dai fornelli, dove stava cucinando della semplice pasta, ed avvicinandosi a me, stanca, nauseabonda e profondamente sconvolta. Annuisco, senza proferire parola. <Non me lo aspettavo così presto. Vuoi comunque continuare a studiare?> chiede, tornando ai fornelli. <Mi piacerebbe. Vorrei anche seguire dei corsi all'università, se fosse possibile> azzardo, ricevendo l'attenzione di mio marito. <Questo non so se sarà possibile, non so se possiamo permettercelo economicamente, dato che anche io devo seguire dei corsi all'università> mi informa deluso. Annuisco, sedendomi a tavola. La cena si svolge in silenzio e non appena finiamo, riordiniamo ed andiamo a dormire, in silenzio.
***
Il mattino dopo mi reco a scuola come sempre. Davanti al mio armadietto, come da prassi, sono tutti riuniti. <Buongiorno> mormoro, facendoli spostare e dandomi la possibilità di prendere i miei libri e quaderni. Rispondono in coro, poi anche loro prendono ciò che devono prendere.
Mi accorgo dell'assenza di Timothée solo dopo che ho le braccia cariche e mi volto verso i miei tre amici rimasti, annunciando che sono incinta. A Lucas cadono i libri per terra, Joy e Giulia mi guardano incredula. <Lo sa?> chiedono, quasi tutti e tre all'unisono. Annuisco. <È stato il primo a saperlo> aggiungo. E proprio mentre parliamo di lui, eccolo che appare all'ingresso della scuola, in ritardo per la sua lezione di letteratura inglese, che parlotta tranquillamente con una ragazza riccia del nostro corso di biologia. La mia delusione, la mia rabbia e gelosia, sono evidenti, tanto che inizio a tremare e, come al solito, iniziando ad espandersi le macchie. <Dori per favore entra in classe> mi implora preoccupata Joy, mentre sto in mezzo al corridoio con i quaderni e libri stretti al petto. Inizia ad uscire il solito sangue dal naso, mentre le macchie iniziano a bruciare sempre di più. Lucas mi trascina dentro l'aula di peso, mentre il sangue comincia a peggiorare. Porto la testa all'indietro, tampono con un fazzoletto, ma nulla, come al solito. Stavolta sono consapevole che lui non ci sarà, non mi farà stare bene come al solito, tra noi, con questo bambino, è finita. Giuntami questa consapevolezza, le mie gambe iniziano a tremare, così come le mie mani, che mi fanno scivolare i fazzoletti che mi impedivano di sporcarmi. Il sangue inizia ad uscire anche dalle macchie. Tutta la classe inizia a guardarmi spaventati, mentre io cerco di alzarmi, senza successo, dato che cado sul pavimento. <Portiamola in infermieria. Ragazze aiutatemi> dice Lucas alle altre due mie amiche. Il mio amico mi prende in braccio, mentre Joy e Giulia raccolgono le mie cose e le riportano negli armadietti. Mentre usciamo dalla classe, incrocio lo sguardo di Timothée che, da spensierato, si trasforma in preoccupato e spaventato. Pianta la ragazza davanti alla porta e ci segue.
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Έúδορε/Timothée Chalamet.
FanficChi deve morire è già morto; e un morto non è più nulla.-Alcesti, Euripide. Liberamente ispirato dalla tragedia greca.