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"Eccoti", mormora semplicemente Ashton con un piccolo sorriso timido quando lo raggiungo. "Ashton, io... Oh, fanculo!", sbuffo prima che un coraggio che non sapevo di avere mi faccia afferrare la sua maglietta per attirarlo a me e baciarlo. Il riccio sorride contro le mie labbra, una sensazione magnifica, che si amplifica quando mi prende dalla vita per farmi saltare e allacciare le gambe al suo busto. Schiudo le labbra, incerto perché non ne so molto di baci, e lascio che Ashton approfondisca il bacio. Ci stacchiamo dopo un bel po', entrambi a corto di fiato, ma con dei sorrisoni da fare invidia al Joker. "Sono un coglione", mormoro, facendo ridacchiare il riccio. "Lo sono anche io se è per questo", mi sorride per poi darmi un altro bacio a stampo. Rientriamo in casa come se nulla fosse e andiamo in camera di Ashton. Mi sdraio e lui mi attira a sé e mi fa mettere la testa sul suo petto. "Nessuno si è mai interessato a me, sono sempre stato quello messo in un angolo perché me ne sto sempre sulle mie", gli confesso. "Allora sono felice di essere il primo", mi sorride quando alzo la testa per guardarlo, io lo guardo incredulo ma gli sorrido di rimando. Mi chino a baciarlo cercando di prendere il controllo della situazione anche se è Ashton a prendere la mia mano per metterla sul suo sedere facendomi ridacchiare. "Scusami, sono un disastro, sono impacciato e nervoso", bofonchio ma lui scuote la testa. "Non devi dirmi nulla, non ti giudicherei mai", mi accarezza la testa prima di baciarmi di nuovo lentamente e facendomi sedere sul suo bacino mentre io gli scompiglio i capelli.

Quando riprendiamo fiato non cambiamo posizione, più che altro perché il riccio mi stringe a sé e non mi permette di muovermi. "Rimani qui", mi chiede con un faccino così tenero che non posso non accontentarlo. Almeno fino a quando non mi squilla il telefono e rispondo. "Ehi Tim", saluto il mio amico. "Cal, ti va una pizza stasera?", mi chiede, e io accetto. Dopo esserci accordati per l'orario e il posto, chiudo la chiamata. Nel frattempo, Ashton mi guarda male e sbuffa. "Perché mi guardi così?", gli chiedo ridacchiando. "Non volevo lasciare quella posizione, stavo così bene. E poi Tim mi sta antipatico", sbuffa. La sua espressione è così buffa che per me è impossibile rimanere serio. "Cosa vuoi che succeda? Io e Tim siamo amici da una vita", gli punto il dito contro. "Non posso saperlo, non mi ispira e no, non voglio nemmeno provare a conoscerlo meglio", rotea gli occhi. "Adesso capisco molte cose", annuisco, "le occhiatacce e il resto. Però credimi che se in dieci anni di amicizia non è mai successo nulla, non succederà certo adesso". "Non si sa mai, ma ti credo", mi abbraccia, io ricambio la sua stretta e non aggiungo altro. Rimaniamo abbracciati per un bel po', quasi mi addormento sotto le carezze di Ashton, ma faccio di tutto per non chiudere gli occhi o finirei davvero per appisolarmi e farei certamente tardi, e non c'è cosa che odio di più di fare tardi soprattutto se è per colpa mia.

Mi faccio una bella doccia rinvigorente e mi infilo una camicia leggera con dei jeans. Ashton entra in camera mia e ridacchia quando mi pettino i capelli. "Cosa c'è?", gli chiedo, girandomi verso di lui che intanto mi sta squadrando. "Guardavo semplicemente come sei vestito perché mi piaci molto come stai", mi si avvicina e mi dà un bacio a stampo veloce prima di uscire dalla mia stanza e lasciarmi a finire di prepararmi. Qualche minuto arriva Tim e andiamo con la sua macchina in centro a Stirling. "Qua fanno una pizza favolosa, anche perché il pizzaiolo è italiano", mi spiega il mio amico mentre entriamo. Prendiamo posto e ordiniamo da mangiare, ho una fame da lupi visto che non ho mangiato praticamente nulla per pranzo, e mentre aspettiamo le nostre pizze Tim fa una considerazione apparentemente innocua, ma che mi fa un certo effetto. "Ti vedo felice stasera", mi sorride, e io vado segretamente in panico mentre cerco una cazzata qualsiasi da dire. "Ho ricevuto una bella notizia dall'Australia", mi stringo nelle spalle nel modo più naturale possibile, e il ragazzo di fronte a me sembra crederci. "Ah bene, sono contento", mi sorride e, per fortuna, il discorso finisce lì perché ci portano le pizze.

Non so nemmeno io perché non abbia detto a Tim di me ed Ashton, non credo sarebbe un problema per lui ma non me la sento ancora di dirglielo. Fortuna che mentre mangiamo nessuno dei due parla, e dopo cena non ne parliamo più. Dopo aver pagato, esco per primo all'aria aperta e io mi accendo una sigaretta. "Oh, guarda chi arriva", parla Tim non appena chiude la porta alle spalle. Alzo la testa e vedo Ashton venirci incontro. "Ciao ragazzi", ci saluta il riccio venendoci incontro. "C'è anche mia sorella con te da qualche parte?", gli chiede Tim e io mi irrigidisco. Ashton mi lancia un'occhiata rapidissima per poi scuotere la testa. "Non te l'ha detto che non mi vedo più con lei?", replica lui e io istintivamente mi rilasso. "No, in realtà no", scuote la testa a sua volta Tim, guardandomi sorpreso. Mi stringo nelle spalle con nonchalance, io l'ho scoperto poche ore fa ma lui non deve saperlo per forza. "Facciamo la strada per il ritorno insieme?", ci chiede Ashton, guardando me più che altro. "Io ho la macchina in realtà, se vuoi ti do un passaggio", gli propone Tim ma il riccio rifiuta. "Non preoccuparti, torno a piedi", scuote la testa. "Allora io vengo con te, potresti perderti dato che il tragitto non è ben illuminato", gli parlo io, mettendogli una mano sulla spalla. "Va bene ragazzi, allora io vado, ci si vede", ci saluta Tim prima di salire in macchina e tornare a casa, lasciando me e Ashton da soli.

"Potevi pure evitare di venire fino a qui", sussurro all'orecchio del riccio prima di prenderlo per mano e incamminarci. "Sono andato a mangiare un boccone fuori dato che non volevo disturbare la vostra domestica solo per me", mi spiega, "e poi volevo stare un po' da solo con te". Mi volto verso di lui e lo bacio per poi sorriderci a vicenda. "Non ti sembra strano che Alice non abbia detto nulla a Tim che avete 'rotto'?", chiedo dopo un po' ad Ashton mentre accendo la torcia del mio cellulare. "A me non interessa sinceramente", mi risponde secco Ashton, lasciandomi la mano. "Adesso perché fai così?", sbotto, fermandomi di colpo. "Così come?", replica lui. "Sembri incazzato", sbuffo io, "e se è per la mia cena con Tim non voglio nemmeno perdere tempo a litigare". "Non me ne frega un cazzo di Tim! E' Alice che mi preoccupa", esclama Ashton esasperato. "Perché?", gli chiedo, avvicinandomi a lui e prendendogli la mano. "Quando le ho detto che qualsiasi cosa ci fosse stata tra di noi era finita, lei mi ha detto che aveva capito che c'era qualcun altro nella mia testa e che gliel'avrebbe fatta pagare per avermi portato via da lei...", mormora, stringendomi a sé. "Credi che potrebbe fare qualcosa se sapesse di noi?", gli chiedo stringendolo a mia volta. "Non lo so, non ho idea di quanto possa spingersi per farmela pagare", mi dice dandomi un bacio in fronte. "Teniamo gli occhi aperti allora e cerchiamo di essere discreti", gli sorrido per poi dargli un altro bacio.

*****

"Cal, sei sveglio?", sento bisbigliare. "Sì", mi giro verso la porta del bagno aperta a guardare Ashton nella penombra. "Non riesci a dormire nemmeno tu?", mi chiede chiudendosi la porta alle spalle per venire a sedersi sul mio letto. "E' da quando sei arrivato tu che la notte fatico a prendere sonno", ammetto, alzandomi sulle braccia. Ashton ridacchia e mi dà un bacio leggero per poi sorridermi. "Vieni a dormire da me, che ne dici?", mi propone e io annuisco per poi alzarmi dal letto e prendere Ashton per mano e andare nella sua stanza.

Mi sdraio seguito poco dopo dal riccio che mi abbraccia. "Ti confesso che speravo mi chiedessi di dormire con te", gli dico. "Sono ancora più felice di averlo fatto allora se speravi che lo facessi", mormora lui facendomi sorridere. Sbadiglio poco dopo nel silenzio più totale e Ashton ridacchia. "Buonanotte Cal", mormora Ashton stringendomi un po' di più. "Notte", bofonchio chiudendo gli occhi sorridendo come un ebete. Inutile dire che, per la prima volta, sono riuscito ad addormentarmi senza fatica abbracciato a lui.

SPAZIO AUTRICE

Ehilaaaa, questo capitolo ha richiesto un edit bello consistente e spero vi piaccia. Aggiungo che probabilmente farò doppi aggiornamenti tutte le settimane, il mercoledì e il sabato alla solita ora. A sabato, byyeeee 🍑.

All the things he said • Cashton HoodwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora