Con i suoi occhi lucenti il piccolo omega ammirava le stelle dalla finestra,un sorriso malinconico gli contornava il viso e una lacrima scese dal suo viso.
Il dolore che provava era atroce,ma lui se lo meritava giusto? Era un omega,un inutile omega.
Questo era quello che era stato detto ad Hinata sin dalla sua nascita. Un omega non era ben accetto nella famiglia dell'alpha del branco Sun e così eccolo qui,isolato dal mondo che può vedere solo attraverso una finestra e con una madre che lo odiava e un padre che sfogava la sua ira sull'unico figlio con cui poteva permetterselo.
Ogni sera il ragazzo veniva utilizzato dal padre come un qualche gioco su cui scaricare tutta la rabbia,e puntualmente l'uomo si fermava prima che il suo povero figlio potesse morire.
Ovviamente per un lupo le ferite rigenerano in fretta,ma giorno dopo giorno Hinata diventava sempre più debole ed anche il legame che aveva con il suo lupo Quiet diminuiva non riuscendo quasi più a parlarci.
Ma il tenero ragazzo non si meritava questo,lui era una persona buona,generosa e gentile,come si poteva fare del male ad una creatura simile.
Il giovane che ora stava fissando le stelle fu riportato alla realtà quando la porta della sua piccolissima stanza si aprì. Lui rivolse lo sguardo verso la porta che dopo poco mostrò la madre di Hinata.
"Tieni" disse la donna buttando a terra una ciotola con dentro del cibo per cani. Già cibo per cani. Per Hinata era davvero orrendo mangiarlo ma la fame ti porta a fare di tutto pur di riempire lo stomaco.
"G-grazie" rispose Hinata a bassa voce con lo sguardo fisso sul pavimento.
"Non ringraziarmi,io ti vorrei morto se solo il branco non sapesse che abbiamo tre figli" disse la madre prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta. Hinata non pianse,ormai lo aveva fatto abbastanza. Era abituato a tutto ciò è in più era colpa sua,un omega è una disgrazia.
Hinata forse era troppo buono e per comprendere che quello che gli facevano era ingiusto,e con il tempo cominciò a credere a tutto quello che i suoi genitori e fratelli dicevano.
L'unico della famiglia che aveva interesse per il povero ragazzo era Izuku,il fratello maggiore tra i tre. Ogni sera sentiva le urla di dolore di Hinata che veniva torturato dal padre,spezzandogli il cuore. Si sentiva inutile,come poteva lasciare accadere tutto questo davanti ai suoi occhi e non fare niente.
Eppure non poteva rischiare di mettere ancora più in pericolo Hinata e così ogni volta Izuku doveva cercare di non andare nella stanza del fratello per aiutarlo. Una sola volta lo fece e Hinata finì per essere torturato ancora più duramente.
Riguardo a Kirishima,lui era il secondo fratello. Sia lui che Izuku erano beta,e questo lo faceva sentire decisamente superiore rispetto al piccolo fratello che era costretto a sopportare l'inferno.
Kirishima non era un alpha ma era pur sempre più forte di Hinata e questo gli bastava per comandarlo,costringendolo a lavorare di giorno per poi non riuscire a riposare la notte per colpa del dolore che provava a causa delle varie ferite.
La madre di Hinata era una donna acida e ovviamente amava i suoi figli solo per poterli far sposare con degli alpha importanti e di potere. Per evitare di mettersi in ridicolo davanti al branco mentì sulla specie dell'ultimo figlio,dicendo che Hinata fosse un beta,ma per non far ricadere sospetti sulla sua famiglia non lo fece mai uscire,a parte per qualche evento importante.
Il padre di Hinata era un alpha autoritario e poco amichevole che si ritrovò a sposare una beta dato che il destino volle che la sua compagna fosse una omega,e ovviamente lui la rifiutò.
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His little omega || kagehina
FanfictionKagehina fanfic. Nel branco Sun gli omega sono visti solo come portatori di sfortuna. Hinata ha sempre vissuto una vita infernale per essere nato sbagliato ma cosa accadrà quando il futuro alpha del branco Moon lo tratterà con dolcezza e amore? Acc...