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Hinata fu risvegliato dai raggi del sue provenienti dalla sua piccola finestra. Si alzò ancora dolorante anche se per fortuna le ferite si erano chiuse. Rimase lì,a guardare fuori dalla finestra le persone che passavano,sorridendo quando vedeva dei bambini ridere o correre. Sperava che anche lui avesse potuto avere una bella infanzia,mentre giocava al parco o nella foresta con i genitori o magari con degli amici.

Ma purtroppo era un omega,e gli omega maschi non sono fatti per fare questo genere di cose,loro devono soffrire per essere nati "sbagliati".

Nel branco Sun era presente un solo omega maschio cioè Hinata che passò tutta la notte a piangere per il suo amico e servo Hide,morto a causa sua.

Pianse anche quando si addormentò continuando a tramare sia per il freddo che per gli incubi e pensieri che aveva.

La porta della sua "stanza" si aprì e la madre entrò senza nemmeno guardare il figlio che rimase con la testa bassa. Mise una ciotola con l'acqua per terra e quella doveva bastargli per tutta la giornata.

Infine lo guardò duramente e si avvicinò a lui. Hinata andò nel panico ma cercò di rimanere composto per non far arrabbiare la madre ancora di più.

"Oggi Izuku si sposa" Hinata alzò il viso con un sorriso,era contento per il suo fratello maggiore.

"E sfortunatamente devi venire anche tu dato che il branco Moon sa che abbiamo tre figli" Hinata rimase scioccato,finalmente poteva uscire,anche solo un minuto gli bastava e in più era la prima volta che andava al branco Moon,i genitori non lo avevano mai voluto portare,aveva solo sentito parlare di loro come un branco bravo nel combattimento e rispettato.

"Questi sono i tuoi vestiti" la donna li lanciò a terra.

"Vedi di non farci fare brutte figure e adesso dimmi le regole"

"N-non a-alzare la testa,n-non mangiare n-niente,n-non parlare se non mi è richiesto di farlo"

"Bene" la madre uscì dalla stanza sbattendo la porta. Hinata sospirò,si,poteva uscire,ma ovviamente con delle restrizioni.

Il ragazzo scese dal "letto" per poter prendere i vestiti avvolti da un panno bianco per non farli macchiare. Hinata si riusciva a vestire bene solo quando doveva uscire con la famiglia dato che non volevano fare brutta figura,per il resto il rosso avrebbe anche potuto indossare degli stracci,che era purtroppo proprio quello che aveva.

Hinata levò il panno per ammirare i suoi vestiti e appena li vide formò una "O" con la bocca per quanto fosse incantato. Un maggiore attillato a collo alto grigio (a collo alto perché copriva le ultime ferite rimaste) ci dei pantaloni neri contornavano alla perfezione il suo corpo femminile e una giacca lunga,nera ed elegante era sia bella che utile dato che essendo pieno inverno lo teneva al caldo.

La madre dopo poco gli portò il necessario per sistemarsi i capelli e Hinata era davvero emozionato,non era mai riuscito a curarsi e pensare a se stesso.

Finito di prepararsi aspettò che qualcuno aprì la porta della sua stanza e fu proprio io padre a farlo. L'alpha non disse niente,lo guardò solo per poi girarsi e fargli capire di seguirlo. Quando Hinata arrivò nella sala del palazzo vide i suoi due fratelli e la madre che lo stavano aspettando.

Izuku indossava una splendida camicia bianca leggermente larga e ricamata. Dei pantaloni eleganti chiari gli calzavano perfettamente e tra i capelli un piccolo fiocco lo faceva sembrare un angelo.

D'altra parte Kirishima era completamente in tiro e sexy con una maglietta attillata color rosso sgargiante e dei pantaloni chiari,stretti e strappati che erano letteralmente perfetti su di lui.

His little omega || kagehinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora