•Io non cancello nulla in questa mia vita
Ogni cosa, ogni minima cosa mi ha reso quello che sono adesso.
Le cose belle mi hanno insegnato ad amare la vita.
Quelle brutte a saperla vivere•DYLAN
Oggi è stato il mio primo giorno di scuola e mi sono già stufato di tutte queste persone noiose. Ci sono quelle galline da quattro soldi che si gettano addosso solo perché sei uno nuovo, oppure perché, modestamente, non siamo niente male. Tre uomini che varcano la soglia della scuola con tutta la loro maestosità, dove ai loro piedi si getteranno tante ragazze per una semplice scopata, mentre una, la cui ragazza mi sono scontrato questa mattina, era davvero carina, nonostante mi abbia guardato con antipatia e mi abbia risposto sgarbatamente. Ma ci sta, solo che ora non voglio altre persone contro, specialmente delle mocciosette <<Ehi Fratello...>> mi richiama Liam, <<...Dobbiamo allenarci, te lo sei dimenticato?>> <<Cazzo, sono già le 16:00?>> gli chiedo ancora per esserne sicuro. <<Si Dylan, meglio che ti sbrighi>> corro in bagno per cambiarmi, indosso un pantaloncino con una canotta e inserisco nel borsone le ultime cose. <<È arrivato anche Matthew >> mi avvisa Liam da fuori la porta. <<Ehi cazzone, sei pronto?>> dico rivolgendomi a quest'ultimo e ci stringiamo un pugno per poi darci una spallata. Entrambi mi sono sempre stati vicini, siamo inseparabili come non mai, infatti ci hanno soprannominato "i tre moschettieri". <<Dai, andiamo in palestra, non resisto più, ho bisogno di tirare qualche pugno>> si lamenta Liam in fondo alle scale, e dall'esasperazione ci dirigiamo giù di corsa per non sentire alti suoi lamenti. Raggiungiamo la mia macchina, ma il traffico ci blocca tutti i passaggi. <<Perché c'è sempre così tanto traffico?>> getto la testa sul volante dalla frustrazione e di sottecchi guardo il mio amico che abbassa il finestrino. <<Perché siamo in Florida fratello>> dice ridendo Matthew sventolando una mano fuori per attirare l'attenzione di una biondina. Finalmente dopo 10 minuti che siamo arrivati, entriamo in palestra e subito ci rechiamo ai sacchi, e non appena arriviamo li cominciamo gli allenamenti di boxe, gli unici che ormai pratichiamo da molto tempo. Indosso come al solito i guantoni e inizio a colpire il sacco con tutta la forza che ho, sacciando via la rabbia repressa e il dolore della mia schifossissima vita. La colpa è di un bastrado, un uomo che ha rovinato non solo la mia vita, ma anche di un'altra persona. Dovrà marcire per questo, e tutte le sue cattiverie scorrono come un fiume nella mia mente, dove adesso sento ribollire di rabbia e si fa sempre più pesante, la vista si sta offuscando ,mi sento in un vortice di tristezza...sto per perdere il controllo. <<Dylan, sono qui fratello, stai bene?>> mi rassicura Liam mettendomi una mano sulla spalla, e subito ritorno coi piedi a terra, concentrandomi solo sulla sua voce. <<Sempre il solito, gli stessi ricordi che mi tormentano>> borbotto allontanadomi da loro, sfilo i guantoni e mi dirigo nello spogliatoio per sciacquare il viso più e più volte, cercare di far scivolare giù la tristezza e la rabbia dipinti sul mio volto, in questo momento mi sento come una bomba ad orologeria, da un momento all'altro potrà scoppiare, asciugo il viso e ritorno dai miei amici, che mi aspettano preoccupati in sala. <<Come va ora?>> chiede Matthew facendomi un risolino. <<Molto meglio>> mento, lo faccio solo per non dare loro altre preoccupazioni. <<Se vuoi possiamo andarcene>> aggiunge Liam con un tono di voce basso, forse dispiaciuto. <<Possiamo anche evitarla la boxe oggi, andiamo a divertirci>> usciamo dalla palestra e ci dirigiamo a casa mia di fretta, almeno per prepararci in tempo e non fare troppo tardi. <<Potete prepararvi anche qui se volete, altrimenti ci vediamo direttamente al locale, che ne dite?>> propongo, ma i loro sguardi incerti mi fanno capire che a casa non ci vogliono minimamente andare. <<Va bene, rimanete qui. Nelle stanze degli ospiti ci sono dei vestiti puliti, andatevi a cambiare>> spiego loro, e con una mano sul capo si dirigono al piano superiore per prepararsi. Dopo un'oretta siamo pronti per uscire, così eleganti da rimorchiare anche gli uomini se volessimo. <<Stasera ci divertiremo, me lo sento>> urla Liam sistemandosi gli occhiali da sole sul viso e prendendo una posizione da vero duro. Io e Mattew scoppiamo a ridere, ma ancora mi chiedo cosa voglia farci con gli occhiali da sole in piena notte. Ci dirigiamo nel locale più famoso di tutta la Florida, più o meno anche molto costoso dato le troppe persone che lo frequentano ogni santa sera, appena entriamo un puzza di alcool invade le mie narici e la gola, ci sediamo in un tavolo e subito ci raggiunge una cameriera. <<Cosa volete da bere?>> ci chiede con voce seducente, indossa una minigonna cortissima, con un top nero e stivaletti di pelle. Sotto i suoi occhi allungo la mano sotto la sua gonna e gli palpo il sedere, lancia un gridolino e mi schiaffeggia il braccio come una stupida. << Portaci 3 mojito è una bottiglia di vodka>> ordino svelto, segna tutto su un taccuino e se ne va sculettando. Una così è meglio perderla che trovarla, già che si fa toccare in quel modo non vuol dire che sia stata la prima volta, le ragazze di oggi sono tutte così, non gli importa di chi si portano a letto, che sia un poco di buono o un bravo ragazzo. Ripetono che questo è amore, ma io dico solo che tutto questo è ripugnante. Dopo alcuni minuti ci porta quello che avevamo ordinato e iniziamo a bere, sia Liam che Mattew hanno trovato già delle ragazze da portarsi a letto, da me invece ritorna di nuovo la cameriera dai capelli biondi e dagli occhi verde smeraldo. Mi colpiscono di più le more, ma come si dice "la bionda ti colpisce, la mora ti rapisce" e sono d'accordo con questa citazione, ma stasera va bene di tutto, voglio solo divertirmi, si siede sulle mie gambe e inizia a strusciarsi, si avvicina e mi bacia ,un bacio molto passionale ma che io non do conto che sia sincero. È solo un semplice bacio, dato da una puttana, e come si dice anche, le puttane non portano niente di buono. <<Vieni con me>> dice prendendomi per mano e trascinandomi in un ripostiglio, la prendo in braccio e allaccia le gambe intorno al mio bacino, cerco dalla tasca dei pantaloni un preservativo, già sapendo che questa serata sarebbe andata così, e me la scopo per bene, dopo un paio di minuti esco dal luogo dove è avvenuto il tutto, e vedo se ci sono i miei amici, che non li trovo da nessuna parte. Liamo sbuca dal bagno e Mattew da sotto il bancone. <<Coglioni avete fatto?>> chiedo malizioso e nei loro sguardi vedo lo stesso. <<E' andata come doveva>> dice Liam con un mezzo sorriso, solo che non è tanto lucido, quindi le parole gli escono spontanee. <<Scommetto che sei andato con la cameriera>> aggiunge Matthew, che a quanto pare è molto più lucido di noi. <<Mi conosci bene fratello>> Usciamo dal locale e ci dirigiamo in macchina, dove finalmente anche le nostre orecchie possono stare tranquille, la troppa musica ci ha decisamente stonato. <<Dormite da me ragazzi?>> chiedo pensieroso, preoccupato di come se ne torneranno a casa. <<Si coglione>> rispondono entrambi facendo uno sbadiglio. Al volante c'è Mattew, che ci riporta di corsa a casa. Come pesi morti ci buttiamo sul letto e quasi subito ci addormentiamo, pensando alla giornata merdosa che dovremmo trascorrere domani a scuola.
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Ciao a tutti...❤️🌹
Ed ecco a voi il quarto capitolo della storia.
Spero che vi piaccia🥰😍
Scusatemi per eventuali errori❌Che dirvi...❤️🥰
Ci vediamo al prossimo capitolo...😉😝
Ciaooo ❣️✨Ps: per la realizzazione di questo capitolo sono stata aiutata dalla mia amica FrancescaDC17
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𝐖𝐞 𝐀𝐫𝐞 𝐌𝐚𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐃𝐞𝐟𝐞𝐜𝐭
Romance𝐏𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞... Quante storie abbiamo sentito su di essa, tantissime, da Romeo a Giulietta a Renzo e Lucia. Ne abbiamo sentito parlare già da piccoli con le favole raccontate dai nostri genitori. "Saranno per sempre felice e conten...