•CAPITOLO 7•

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Io non scappo.Mai.Mi allontano lentamente.Ti do la possibilità di raggiungermi.Finché non sarò sparita per sempre.•

ASHLEY

Nella mia testa rimbombano delle voci, non riesco a capire se sto sognando, oppure questi suoni provengono dal piano di sotto.
Apro gli occhi di scatto, e non stavo sognando ma queste  urla provengono veramente dal piano di sotto.
Salto dal letto come un ghepardo, e scendo frettolosamente le scale rischiando anche di cadere.
<<Mamma>> la chiamo, ma non ricevo nessuna risposta.
Faccio ingresso in cucina e la trovo seduta sulla sedia di spalle, con il capo rivolto verso il basso.
<<Mamma>> la richiamo, <<Ashley vattene >> risponde con voce strozzata, mi avvicino lentamente prendendo posto di fianco a lei.
E posso vedere che ha gli occhi rossi e lucidi, sta piangendo.
<<Mamma mi dici cosa è successo, ti prego>> la supplico, allungando una mano sulla sua accarezzandola.
Finalmente alza il capo, <<È sempre lui>> dice in un sussurro, e subito capisco a chi si riferisce , a colui che ci ha rovinato la vita, con le sue bugie e con i suoi sotterfugi.
<<Cosa ha combinato sta volta?>> chiedo cercando di mantenere la calma il più possibile, già sento il viso andare a fuoco, <<Le sue solite cose, le bugie che ci ha nascosto una vita intera>> inizia tra un singhiozzo e l'altro,<<Non vuole vedervi Ashley, e non capisco il perché, cosa gli avete fatto di male?,Io proprio non capisco>> continua il discorso.
Sotto al tavolo stringo i pugni più forte possibile, facendo diventare le mie nocche bianche come la neve.
<<Mamma ti prego non dobbiamo più pensarlo, dobbiamo riprendere la nostra vita in mano, già ci ha portato via tante cose, tra cui la più importante la FELICITÀ>> rispondo.
<<Hai ragione figlia mia, scusami lo sai non mi piace che mi vediate così>> si giustifica,<<Non è colpa tua mamma>>.
Approfitto di questo momento per comunicargli che mi sono iscritta a boxe, già so che darà di matto.
<<Mamma, ti devo dire una cosa>> inizio,<<Dimmi tesoro>>,<<Mi sono iscritta a boxe>> ecco ci sono riuscita.
Il suo viso diventa bianco come se avesse visto un fantasma, si siede di nuovo e fa tamburellare le mani sul tavolo.
<<Mamma dici qualcosa>> imploro,<<Aspetta fammi capire bene>> inizia,<<La boxe e quello sport in cui devi a prendere a pugni il sacco, o addirittura le persone?>> chiede preoccupata,<<Si mamma è proprio quello>> ammetto.
<<Lo sai che sei pazza vero?>> dice guardandomi diritto negli occhi, <<Un pò>> ammetto ridendo, e dopo un po' inizia a ridere anche lei, ecco mi piace vederla così sorridente e raggiante.
<<Però promettimi che starai attenta>> mi punta il dito contro,<<Promesso>> rispondo mettendo una mano sul cuore.
<<Io vado a dormire che sono stanca>> mi annuncia mia madre,<<Va bene>> dico lasciandogli un bacio sulla guancia.
Appena vedo che è salita e che  entrata in camera sua,prendo le chiavi della macchina ed esco di casa.

Stasera il cielo è più scuro del solito, e il mio stato d'animo ,adesso, lo rispecchia in pieno.
Salgo in auto e mi dirigo nel mio posto preferito, la spiaggia.
Devo scaricare tutta questa tensione e rabbia accumulata da anni ormai, non sono mai stata come le altre bambine, sono stata sempre un po' più matura, chiusa in se e fredda.
Accumulo questa rabbia da quando avevo solo 8 anni, ero una bambina che doveva pensare a giocare solo con le bambole, ma no non è stato così, io a quella età andavo in giro dagli avvocati per risolvere la situazione che si era creata, avevo paura che da un giorno all'altro mi sarebbero venuti a prendere e mi avrebbero strappato dalla mia famiglia, per darmi in mano ad un altra famiglia.
I miei genitori hanno divorziato, ma non è stato un divorzio facile, come dicevo prima,ho visto mio padre cambiare giorno dopo giorno, un poco prima che si lasciassero ho visto anche mio padre violento con mia mamma.
E da allora non voglio più vederlo, perché in fin dei conti mi ha fatto solo del MALE , e non parlo di un male fisico, perché la violenza non è solo fisica, ma è anche psicologica e per una bambina è difficile affrontare tutto questo.

Sono arrivata sulla spiaggia in cui mi rifugio da anni ormai, ogni volta che c'erano discussioni io me ne andavo, adesso penserete che io sia una codarda, ma no ,non è così, ero semplicemente stanca di sopportare tutto quel casino.

Mi accomodo sulla sabbia morbida e fredda, ad ammirare il mare in tempesta, le onde sono alte quasi a toccare la luna sbiadita.
Sembra quasi che le onde sono pronte ad inghiottirmi, ma non mi fanno paura, anzi mi fanno sentire tranquilla.
Chiudo gli occhi un istante, e mi faccio cullare dal suono delle onde infrangersi contro gli scogli.
Rimango così per qualche minuto, o meglio per qualche ora.

Apro lentamente gli occhi, e controllo l'ora sul display del cellulare, e segna che sono le 2:30 spaccate,è molto tardi.

Ritorno alla realtà, starei qui per ore e ore, anzi starei qui per tutta la vita.

Senza discussioni, senza niente.

Solo io, il mare, è un buon Long Island in mano pronto a essere sorseggiato.

Ritorno a casa a malincuore, inserisco la chiave nella serratura e entro.

Salgo al piano di sopra, cercando di non far rumore.
Mi butto sul letto e quasi subito mi addormento, con i pensieri che mi attanagliano la mente.

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Ciao a tutti...❤️✨
Ed eccoci qui arrivati con il settimo capitolo.🥳🥰
Spero che vi piaccia, veramente.🤞🏻😍
Scusatemi per eventuali errori, spero mi perdoniate ❌❌
Ed ecco a voi svelato il passato di Ashley.😉😔😓
Qualunque cosa vogliate chiedermi fate pure.☺️😉
Allora che dirvi...
Ci vediamo al prossimo capitolo...❤️🥰
Ciao...❣️🌹

𝐖𝐞 𝐀𝐫𝐞 𝐌𝐚𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐃𝐞𝐟𝐞𝐜𝐭 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora