"Devo lasciarti andare..."ASHLEY
La testa sembra una trottola, ma questo non mi impedisce di osservare quei due grandi occhioni marroni che stanno salendo sul ring.
Infila i guantoni e l'arbitro da inizio alla gara, sferra un pugno al altro ragazzo facendolo cadere a terra, quest'ultimo subito si rialza fiondandosi su di lui prendendolo a pugni il mio istinto mi sussurra "Sali su quel ring e prendilo a pugni".
Ma Dylan si rialza immediatamente colpendolo in ogni dove, finalmente la gara è finita ed il vincitore è ovviamente lui.
Scende dal ring in tutta la sua maestosità e bellezza da far invidia ad un Dio Greco, si avvicina ai suoi amici che gli fanno i complimenti, <<Abbastanza bravo>> dico incastrando i miei occhi con i suoi, <<Abbastanza?>> dice a tono di sfida, <<Non ripeto una cosa due volte>>, <<Non provare a sfidarmi ragazzina>> dice trattenendo un polso tra le sue mani.
Mi libero frettolosamente da quella presa, per poi allontanarmi da quella stanza sorreggendo con una mano il naso dove continua a fuoriuscire sangue.
Inizia a girare di nuovo la testa ma sta volta è diverso sento che sto per cedere, tutto intorno a me improvvisamente diviene sfocato sto per cadere all'indietro cerco di mantenermi da qualche parte ma non trovo nessun porto sicuro ma proprio quando sto per perdere le speranze arriva, due braccia grandi pronte a sorreggermi: le sue!
<<Ashely hai perso tanto sangue>> dice la voce del mio Salvatore, ma non gli do ascolto, sorrido tanto come non ho mai fatto prima per poi vedere il niente.
Dopo qualche ora
Apro lentamente gli occhi anche se la mia visuale è limitata, perché sono sdraiata, ma riesco comunque a capire che non mi trovo nella mia stanza;
Sento qualcosa toccarmi la mano mi alzo lentamente e vedo la mano di Dylan nella mia che trattiene forte quasi come se avesse paura che io scapassi da lui, da noi.
<<Hey piccola sei sveglia?>> chiede passandomi una mano sulla guancia accarezzandola con fare premuroso, <<Si, cosa è successo?>>, <<Sei svenuta, e non avendo la chiave della tua camera, ti ho portato nella mia>> spiega con tono quasi "dolce", mi alzo dal letto lentamente visto che la testa sembra una bomba ad orologeria.
<<Dove vai?>> , <<Nella mia stanza, vado a farmi una doccia>>, mi aiuta ad uscire dalla sua camera, <<Grazie>> dico prima di chiudere la porta dietro di me.
Estraggo dalla tasca della mia tuta la chiave, ed entro in camera recandomi al bagno, faccio riempire la vasca con dell'acqua calda perché un piccolo brivido percorre il mio corpo provocando la così detta "pelle d'oca".
Mi sfilo i vestiti e vedo su tutto il mio corpo dei segni rossi e violaci causati evidentemente dal combattimento, le mie nocche sono rosse e insanguinate, le mani tremano come delle foglie.
Mi sento vuota, spoglia proprio come un albero in pieno autunno.
Controllo con un dito se l'acqua è abbastanza calda, ed è perfetta, le mie amiche sono andate a fare una passeggiata quindi sono da sola, mi immergo nella vasca rilassandomi completamente.
A volte vorrei sparire da questo Mondo, senza nessuno intorno, tutti mi dicono che sono "forte" che potrei affrontare qualsiasi sfida e uragano, ma anche le persone più forti si stancano.
Si stancano di dare sempre spiegazioni, di essere delusi ogni volta.
"Perché non hai fiducia nelle persone?" quante volte mi sono sentita porre questa domanda rispondevo semplicemente con un'alzata di spalle, ma quello che penso veramente invece: mi ha tradito il sangue del mio stesso sangue, quella persone di cui dovresti fidarti ciecamente perché non vorrebbe mai il tuo male si presume e invece proprio quella persona mi ha conficcato un pugnale alle spalle proprio come sanno fare i traditori.
Quindi adesso ditemi voi: "Di chi dovrei fidarmi?".
La testa mi scoppia e sembra pronta ad esplodere, la rabbia ormai è parte integrante di me, per calmarmi un po' decido di chiamare mia madre l'unica capace di calmarmi con la sua voce dolce e premurosa che sembra il canto di una sirena.
Compongo il numero e dopo alcuni squilli mi risponde, <<Tesoro>> dice entusiasta, quando lei è felice lo sono automaticamente anch'io perché merita ogni briciola di felicità che questo Mondo ha a disposizione, <<Mamma come stai?>> chiedo nascondendo il mio sconforto e la mia tristezza, <<Bene tesoro, tu invece come stai?>>, <<Ti sento strana Ashley>> ma come il suo solito si accorge che qualcosa in me non va, <<Nulla mamma sono solo stanca>>,<<E mi mancate>> continuo il mio viso viene rigato da delle goccioline d'acqua salata,<<Anche tu ci manchi tanto>>, <<Non scoraggiarti figlia mia, tu sei forte lo sei sempre stata, la mamma starà sempre al tuo fianco, pronta a sorreggerti ogni volta che ne avrai bisogno>> le sue parole riempiono il mio cuore però facendo aumentare ancora di più le mie lacrime,<<Ti voglio bene mamma, a domani>>, <<Sogni d'oro, ti voglio bene>>.
Stacco la chiamata appoggiando il telefono sullo sgabello di fianco alla vasca, prendo un asciugamano e un accappatoio avvolgendo i capelli e il corpo.
Esco fuori al piccolo balconcino ammirando questo magnifico panorama gustandomi questa vista per l'ultima volta domani ci sarà la festa per proclamare la scuola vincitrice e poi si ritorna a casa.
Un suono mi fa sobbalzare dal mio momento di tranquillità, qualcuno sta bussando alla porta senza pensarci due volte mi avvio e la apro per poi ricordarmi che indosso solo un accappatoio, <<Dyaln che ci fai qui?>> chiedo al ragazzo dagli occhi marroni, <<Ti prego aiutami fammi entrare>> mi supplica ridendo, <<Ti spiego tutto dopo ma fammi entrare>> continua, lo faccio accomodare nella mia stanza cercando di coprire il più possibile il mio corpo,<<Cosa ci fai vestita così?>> mi chiede facendo percorrere i suoi occhi su tutto il mio corpo, <<Mi stavo lavando forse>> dico con sarcasmo, <<Cosa hai combinato?>> chiedo, <<Una ragazza mi da la caccia sono andato a letto con lei solo una volta e ora si crede che è la mia fidanzata>>, non posso fare a meno di ridere ma stiamo scherzando chi rincorrerebbe mai Dylan?
<<Perché ridi?>> chiede assottigliando le ciglia, <<Perché io non ti rincorrerei mai>>, <<Non mi hai ancora conosciuto ragazzina>>.
Prendo dei vestiti dal armadio e mi chiudo in bagno per vestirmi, indosso un pantaloncino con una canotta facendo ricadere sulle mie spalle i miei capelli bagnati, <<Prenderai un raffreddore>> dice con fare serio, questo ragazzo cambia umore ogni tre secondi <<Tranquillo>>, estrae dalla tasca dei suoi jeans un pacchetto di sigarette <<Ne vuoi una?>> chiede, <<No>> dico a mo di sfida usciamo fuori al balconcino e ci mettiamo ad ammirare le stelle questa notte il cielo ne è strapieno.
<<Quella è Sirio>> dice indicando una stella, <<Sai identificare le stelle?>> chiedo incastonando i mei occhi nei suoi risponde solo con un cenno del capo, <<Sai Sirio è la stella più brillante del cielo notturno, appunto il suo nome sta a significare "stella luminosa, splendente">> continua la storia ed io non smetto di fissarlo mi affascina questo lato di lui così dolce e romantico,<<Poi c'è la costellazione di Orione>> indicando alcune stelle, <<è la costellazione più importante grazie alle sue stelle brillanti e la sua posizione vicino all'equatore celeste>> non posso far altro che ascoltare le sue magnifiche parole.
<<è poi c'è lei la stella polare, essa è il punto di riferimento di chiunque, non ti fa mai sentire abbandonato o perduto>> dice sta volta guardando me, <<è raro trovare una come te>> dice guardando i miei occhi e accarezzando con un pollice la mia guancia, <<Ma non mi perdonerai mai se in qualche modo potessi farti del male>>, <<Devo lasciarti andare>> dice in sussurro staccando la sua mano dal mio viso e abbandonando la stanza.
Le sue parole rimbombano nella mia testa.
Devo lasciarti andare...———————
Ciao ragazzi...
Un nuovo capitolo è tutto qui per voi.
Scusatemi per eventuali errori è soprattutto per la mia lunga assenza, non è stato uno dei periodi migliori.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo.❤️
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𝐖𝐞 𝐀𝐫𝐞 𝐌𝐚𝐠𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐞𝐧𝐭 𝐃𝐞𝐟𝐞𝐜𝐭
Storie d'amore𝐏𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐋'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞... Quante storie abbiamo sentito su di essa, tantissime, da Romeo a Giulietta a Renzo e Lucia. Ne abbiamo sentito parlare già da piccoli con le favole raccontate dai nostri genitori. "Saranno per sempre felice e conten...