L'inferno non sono gli altri.
L'inferno sei te stesso.
(Ludwig Wittgenstein)A 20 anni non sai ancora quali segreti possa nascondere la tua anima e quale sia la tua vera identità, perché sei cresciuta assorbendo le convinzioni dei tuoi genitori e per cercare di non deluderli a volte hai represso la vera te.
Arriva un punto della tua vita in cui tu devi capire ciò che è davvero giusto e sbagliato e rompere quelle maschere che ti hanno messo.
È la scelta tra chi sei e ciò che fingi di essere a
determinare la tua sopravvivenza o vera vita.Anna aveva da sempre avuto una paura matta di rischiare nella vita ed era rimasta spesso
sul bordo di una piscina in cui desiderava
buttarsi ardentemente ma l'acqua era fredda.
Per lei l'acqua era sempre stata troppo fredda.
Non sapeva che se si fosse immersa qualche volta, si sarebbe abituata alla temperatura.
Alle cose inesplorate non ci si abitua subito
ma andando a fondo per comprenderle bene.Ginevra era fredda proprio come il ghiaccio.
Sembrava una bambola di porcellana che
rischiava di rompersi al movimento sbagliato.
La sua presenza emanava solitudine e dai
suoi occhi si vedeva che non sapeva neanche cosa fosse l'amore ma lo cercava disperata.
Ad Anna la prima volta che la vide le sembrò
quell'acqua fredda che la spaventava ma non
sapeva che presto ne sarebbe stata attratta.Le attrazioni non si scelgono ma ti scelgono.
Ma Anna che credeva di aver scelto sempre
nella sua vita, per una volta dovette lasciarsi
scegliere anche se la sua testa era contraria.
Il destino ha i suoi giochi paradossali in cui si cade senza accorgersene ma si deve giocare.Ginevra le avrebbe scatenato i suoi istinti più profondi, ossia quella parte di noi che non conosciamo e l'avrebbe tentata in ogni modo.
Ma erano ancora intrappolate nei loro ruoli
e non sarebbe stato facile uscirne del tutto.Quella sera volle fare una trasgressione per uscire da quel periodo apatico in cui era da un po' e uscii di nascosto da sua madre per poi
andare in una di quelle discoteche affollate.
Non ci era mai andata perché odiava seguire la massa e non capiva cosa ci trovassero gli altri ragazzi in quell'ubriacarsi come se non ci fosse un domani e ballare sconsideratamente.Ma aveva il desiderio di conoscere il mondo.
Voleva lasciare i suoi porti sicuri come i libri,
la musica e la scrittura per immergersi in
ciò che aveva da sempre definito "sbagliato".A volte tutto ciò che definiamo cosi diverso e
incompatibile è ciò che ci affascina di più ma
non lo ammetteremmo manco sotto tortura.Entrò nella struttura con il suo giubbotto di pelle nero e la sua camicia con un bottone slacciato e si strinse nelle spalle sapendo già
di dover fare i conti con quell'universo che non conosceva e che aveva da sempre evitato.
Ma l'amore si nasconde anche negli angoli.Si sistemò il ricciolino che si era preparata in mezz'ora davanti allo specchio e notò subito
lo sguardo di una ragazza che sotto le luci la fissava da lontano anche con fare divertito.
Anna pensò che la giudicasse in quanto non sembrava una tipa di quei posti e poi con il sopracciglio alzato la squadrò da capo a piedi.
Indossava un vestito nero che le arrivava a metà gamba con sopra una giacca rossa e le
sembrò proprio di vedere il diavolo in terra.Non si sarebbe avvicinata ad una come lei.
Le sembrava già una tipa tutta piena di se e
altezzosa ma i suoi occhi non riuscivano più a
staccarsi da quella visione come incontrollati.
Un ragazzo che la urtò la risvegliò e scelse di evitare il bancone degli alcolici anche perché non era sua intenzione ubriacarsi così tanto.
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Amore sbagliato
RomanceAnna e Ginevra sono gli opposti ma tra loro scatterà un'attrazione a tratti fatale che le porterà a sconvolgere tutta la loro vita. È proprio vero che non si decide di chi innamorarsi ma Anna fino a quel momento aveva programmato la sua vita in ogni...