Lingue ardenti di fiamma invisibile imprimono il marchio dell'inferno sulla mia anima esausta.
(H. P. Lovecraft)"La scopata in bagno" - rispose Gin - mentre
si morse il labbro per provocare una reazione nella riccia che era rimasta dopo in silenzio."Ti ha messo le mani addosso?" - le chiese -
"E pure se fosse? A te che importa?" - ribadì -
mentre notò che Anna aveva contratto tutte e due le mani in dei pugni e le sue vene erano evidenti e sorrise soddisfatta ma di nascosto."Non sei stata a dirmi tu di farlo?" - aggiunse -
e la riccia di ricordò delle ultime parole che aveva pronunciato durante la litigata di giorni prima dandosi un cazzotto mentalmente per il fatto che si era ancora una volta fatta fregare.
Era seria quando lo aveva detto ma ora che era successo non sopportava manco l'idea.
Era incoerente a volte e non si capiva da sola."Si ma" - ribadì - ma non riuscii a dirle nulla.
"Sai avrei voluto assaporare le tue labbra al posto di quelle di quel ragazzo. Non mi hanno trasmesso nulla e volevo provare con le tue."
- le sussurrò - dando via alla sua seduzione."Che stai facendo?" - le chiese - spaventata.
"Questo" - le rispose - e poi si avvicinò molto
al suo viso per girarlo e baciarle le labbra in
modo dolce ma allo stesso tempo seducente.
Anna sapeva che era il suo primo bacio e si
lasciò guidare dalle labbra rosso fuoco che
sembravano esperte avvertendo una scarica.Le morse il labbro facendola gemere per poi
sorriderle di rimando e metterle una mano
sul petto per vedere quanto battesse il cuore.
La riccia era come immobilizzata ed avendo
paura che stesse per respingerla la diavola si
allontanò per farle riprendere un po' di fiato.Ma non appena si guardarono negli occhi, fu
la timida a voler riassaggiarle mettendole le
mani nei capelli come se la desiderasse tanto.
Era fottutamente sbagliato ma le regole a
cui era stata abituata dalla madre erano già saltate del tutto per lasciare spazio a nuove."Non posso Gin" - disse a bassa voce - mentre si staccò a malincuore dal bacio che era stato il primo e il più bello della sua vita e cercò di
allontanarla ma sapeva che ormai era fottuta."Perché?" - le chiese - un pochino infastidita.
"Non capiresti" - le rispose - mentre sorrise.
"Se mi vedessi per quello che sono, sicuro che scapperesti da me senza pensarci un attimo."-
ribadì - fredda mentre non la guardava più."Non mi vorresti più."- continuò - sconfitta.
"Pensi davvero questo di me?" - le chiese - e
non credeva come potesse darle la sensazione
di una che scartava gli altri senza sentimento.
Non era così insensibile come sembrava ed
era vero che a volte non si faceva scrupoli ma non fino ad arrivare a quel punto di crudeltà."Non sono chi pensi e non dovresti volermi.
Tu puoi avere anche tutti i ragazzi del mondo
ai tuoi piedi perchè ci sai fare e dato che il
tuo obiettivo è il piacere, io non sono per te."
- le rispose - mentre rimase un po' attonita."Tu sei speciale è diverso." - ribadì - calma.
"Chi ti ha messo in testa queste strane idee?"
- le chiese - mentre guardò il cielo farsi nero."Sei bella e non ti manca nulla." - continuò -
come per rassicurala ma Anna era in silenzio."Non capisci cazzo. Ho i miei limiti. Per dirti io non posso fare tutte le cose che fanno le ragazze della mia età e ogni giorno per me è sempre una fatica. Ecco perché ho ansia." -
le rispose - mentre Gin le accarezzò il volto.
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Amore sbagliato
RomanceAnna e Ginevra sono gli opposti ma tra loro scatterà un'attrazione a tratti fatale che le porterà a sconvolgere tutta la loro vita. È proprio vero che non si decide di chi innamorarsi ma Anna fino a quel momento aveva programmato la sua vita in ogni...