Lunedì mattina arriva più velocemente di quanto potessi immaginare. Emozionato come il mio primo giorno nell'esercito, guardo l'ora sul telefono ansioso di iniziare questo nuovo lavoro. Spero di incontrare persone affabili come la figlia del generale. A dire il vero è proprio lei a mettermi più a disagio di tutti: al colloquio era molto fredda e distaccata, non ha mai accennato un sorriso sincero al di fuori di quello sadico e canzonatorio che ci dedicava il più delle volte. Inoltre, ho capito che è una persona da tenere d'occhio perché basta una svista e ti legge come se fossi il miglior libro della sua libreria. E dopo di lei ci sta Mike che in maniera molto esplicita mi ha fatto capire di non volermi tra i piedi. Entrambi mi hanno messo sotto pressione e non nego che per un po' mi sono sentito come se fossi una piccola cavia da laboratorio. Talmente ero in soggezione a causa loro che, quando sono arrivato a casa, non ho avuto il coraggio di dire a mia madre e a mia sorella la verità. Senza dare troppe informazioni, ho solamente implorato Sam di lasciare il suo lavoro come cassiera perché la paga che riceverò sarà buona e possiamo permetterci di nuovo la vita di prima.
Desideroso di far tacere i miei pensieri e le mie preoccupazioni, guardo nuovamente l'ora e mi alzo dal letto per iniziare la mia routine. La prima tappa è il bagno, mi do una rinfrescata veloce e mi vesto velocemente con un paio di pantaloncini per non andare al piano di sotto con solo dei boxer addosso. Strisciando i piedi per casa, raggiungo la cucina per iniziare a preparare la colazione per la mia famiglia e ne approfitto anche per preparare il cestino della merenda per mia nipote. Faccio una bella macedonia di frutta, ricopro delle fette biscottate con della marmellata di fragole e per mio nipote Jake preparo il frappè al cioccolato che gli piace tanto e lo lascio in frigo, mettendogli da parte anche un piattino con dei biscotti dalla forma buffa proprio come piacciono a lui. La mia colazione invece consiste in un semplice caffè e due biscotti mangiati al volo e, dopo aver riordinato un po', salgo in camera per dare una sistemata generale. Sistemo il letto e porto nel bagno i vestiti sporchi per metterli nella cesta apposita, ne approfitto per darmi un'altra rinfrescata e lavare i denti. Come chiesto da Yvonne, non metto niente di complicato: indosso una semplice camicia bianca abbinata ad un maglioncino di lana beige che poggio sulle mie spalle, un pantalone blu scuro e degli stivaletti scamosciati. Contento del risultato, do un'ultima sistemata ai capelli e prendo la mia valigetta che contiene tutto quello che potrebbe servirmi. Scendo silenziosamente al piano di sotto, metto il cappotto di lana che avevo nell'appendiabiti e infilo il telefono nella tasca dirigendomi con calma alla fermata del bus.
Ho preferito lasciare la macchina a mio cognato per ogni evenienza, in più gli autobus sono molto più veloci dei mezzi privati. Il viaggio non dura molto e ho avuto poco tempo per pensare a come sarà il mio primo giorno di lavoro. Forse tenteranno di intimidirmi di nuovo, lei vorrà testare le mie capacità e capire quanto sarò laborioso: non avrò dato certo una bella impressione con le aspre parole che ho detto d'impulso quel giorno. La fermata del bus è a pochi metri dal grande edificio in cui lavoro e verso le otto meno dieci sono già dinanzi le grandi porte scorrevoli non sapendo come procedere. Non mi è stato riferito niente e non ho neanche un recapito di telefono del mio capo per sapere come comportarmi. Sarebbe inutile rimanere fermo qua fuori, meglio entrare e chiedere informazioni alla reception che sapranno sicuramente qualcosa.
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La chiamano Miss Asmoday
ChickLit(Dark Romance🔞) In un intreccio avvincente dove il desiderio si mescola al dolore, il buio svela la sua più seducente ombra. Elias Mancini, un soldato americano, vede infrangersi il sogno di una vita nell'eco lontano di una esplosione. Costretto a...