Respiro a pieni polmoni l'aria fresca del mattino, il cielo cupo privo della luce tenue della luna lascia spazio alle sfumature dell'arancio che si riflettono nelle nuvole biancastre. La lieve brezza primaverile soffia nella pista d'atterraggio dell'aeroporto scompigliandomi leggermente i capelli. Stringo la presa nei manici del borsone facendo sbiancare le punte delle dita e mi soffermo a guardare il grande jet dell'azienda.
«Chissà che fine ha fatto quella dannata donna, non è mai in ritardo» la quiete viene interrotta dal borbottio agitato di Mike. Il mio sguardo saetta sulla sua figura fasciata da un completo beige corredato da una cravatta blu navy perfettamente abbinata col fazzoletto riposto nel taschino. Osservo anche i due fratelli Blackstorm comodamente seduti sulle loro valigie, perfino loro indossano degli indumenti estremamente eleganti. Il maggiore è avvolto in un abito sartoriale viola melanzana accompagnato da una camicia nera, un leggero strato di barba gli contorna il volto segnato dalla stanchezza rendendolo più mascolino; invece, il minore indossa uno spezzato dai toni neutri che esalta il giovane viso segnato dalla felicità.
Un sospiro lascia le mie labbra leggermente screpolate, abbasso gli occhi sull'orologio argentato che tengo al polso, le lancette segnano le cinque e mezza e della ricciolina non c'è ancora traccia nonostante lei stessa abbia confermato l'orario della partenza.
«Infatti sono proprio qui sopra» lo sportellone anteriore dell'aereo viene aperto da una donna in divisa da hostess blu, al suo fianco Yvonne spicca indiscussa all'interno di un tailleur con pantalone dai toni dell'arancione. Le dita adornate da anelli argentei si muovono lentamente per chiudere i bottoni del gilet tagliato sotto al seno, un sorriso furbo le schiude le labbra leggermente lucide mentre la ragazza al suo fianco fa scorrere il palmo aperto delle mani sulla gonna per levare delle pieghe all'apparenza inesistenti. Un violento rossore le imporpora il volto delicato.
«Per l'amor del cielo, Yvonne! Puoi evitare ogni tanto» la richiama il gemello, il volto contrito mentre estrae il telefono dalla tasca del pantalone per spostare l'attenzione su altro. «AleAle ha ragione. Indossi quel colore sapendo perfettamente che gli zii e la nonna lo odiano» Enea continua il discorso affiancandomi, ignorando ciò che realmente si cela dietro l'esclamazione del moro.
«Spero tu non mi abbia traumatizzato il capitano— il biondino si tocca la barba leggermente più corta e tenuta a bada da un leggero strato di cera lucida. —Vorrei arrivare vivo e vegeto nella grande mela».
«Uomini poco fiduciosi, dovreste conoscermi. Salite a bordo che il decollo è ormai prossimo» si volta dandoci le spalle e ancheggiando dolcemente scompare all'interno del mezzo.
Senza indugiare ulteriormente, mi accingo a salire per primo usufruendo della scaletta che hanno montato, gli altri mi seguono borbottando di tanto in tanto qualche frase. Percepisco delle parole così e in sommi capi riesco a intuire il fulcro della conversazione, ritrovandomi d'accordo con le osservazioni che stanno facendo.
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La chiamano Miss Asmoday
ChickLit(Dark Romance🔞) In un intreccio avvincente dove il desiderio si mescola al dolore, il buio svela la sua più seducente ombra. Elias Mancini, un soldato americano, vede infrangersi il sogno di una vita nell'eco lontano di una esplosione. Costretto a...