(Dark Romance🔞)
In un intreccio avvincente dove il desiderio si mescola al dolore, il buio svela la sua più seducente ombra.
Elias Mancini, un soldato americano, vede infrangersi il sogno di una vita nell'eco lontano di una esplosione. Costretto a...
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3 settembre 2016
Perché non riesco a vedere? Cos'è questo fischio insopportabile che sento? La missione? Ho terminato la mia missione? Perché sento la testa pesante? Non riesco a muovermi. Non riesco nemmeno a parlare. Cosa sta succedendo al mio corpo? Sono forse morto? No, non è possibile. Se lo fossi non sentirei tutto questo dolore. I miei commilitoni? Stanno bene? Sono riusciti a fermare i trafficanti di schiavi? Quelle povere persone ridotte in schiavitù sono libere adesso? Non riesco a pensare, qualcuno faccia smettere questo fischio assordante, per favore.
«Lo abbiamo trovato, venite!»
Chi sta parlando? Sento una voce leggera, sembra quasi un sussurro forzato che si mescola al ronzio fastidioso che mi sta rompendo i timpani.
«Capitano Elias tenga duro, la prego!»
Capitano? Oh, sì! Sono un capitano. Per cosa devo tenere duro? Provo a respirare ma...aspetta. Mi bruciano i polmoni. Non posso respirare con questo dolore. Il cuore. Il mio cuore sento che batte troppo forte. Provo ad aprire gli occhi. Ci sono troppe tenebre davanti a me. Portatele via. Portatele via. Portate...le...vi...a.
Bip. Bip. Bip. Cos'è questo suono? Bip. Bip. Bip. Che odore strano, sembra disinfettante. Bip. Bip. Bip. Provo a muovere la mano. Ci riesco ma il movimento sembra rigido.
«Elias!»
Qualcuno mi chiama per nome. Chi è? Bip. Bip. Bip. Ancora questo suono, ma adesso non è l'unico. Sento anche il rumore di una ventola girare insistentemente creando un fastidioso ronzio.
«Elias, apri gli occhi per favore.»
La voce, ora la riconosco: è mia sorella. Sam. Perché Sam vuole che apra gli occhi? E cosa ci fa qui? Io sono in missione in Africa, lei non dovrebbe essere qui. Cosa è successo? Forse sto sognando.
«Chiamo il dottore, resta con lui»
Chris? Questa è la voce di mio cognato. Anche lui è qui? Devo superare queste tenebre, devo capire cosa sta succedendo intorno a me. Provo ad aprire gli occhi per poter osservarmi intorno ma una luce accecante mi costringe a richiuderli.
«Elias! Dio mio, grazie. Veramente grazie!» la voce di mia sorella rimbomba nelle mie orecchie, è confortante sentirla dopo tanto tempo, il calore della sua mano sulla mia mi fa sentire amato. Ricambio la stretta percependo la sua necessità di sentirsi consolata in qualche modo da me. Vorrei stringerla a me in verità, ma l'altro braccio sembra non volersi muovere. Provo ad aprire gli occhi più lentamente per abituarmi alla luce della stanza. Appena riesco a focalizzare perfettamente le lampade del soffitto, sposto lo sguardo alla mia destra e osservo mia sorella che mi regala il sorriso più bello nonostante alcune lacrime che le sfuggono dai suoi occhi cerchiati di nero. Nonostante la stanchezza sul volto è sempre bella ma non voglio vederla piangere, lo ha già fatto a sufficienza in questi anni.