03

1.4K 84 18
                                    

«Volare, oh oh, cantare, oh oh oh oh, let's fly way up to the clouds, away from the maddening crowds, we can sing in the glow of a star that I know of where lovers enjoy peace of mind, let us leave the confusion and all disillusion behind.»

03
Amalfi, Italia. Settembre 2020

Daisy's P.O.V.

Non è passato molto tempo da quando il nostro aereo è atterrato e abbiamo lasciato l'aeroporto.
Un taxi ci ha portati fino ad Amalfi, e non posso negarlo, il paesaggio qui è davvero tutta un'altra cosa.

Non appena siamo scesi dal taxi, un immenso panorama mozzafiato con vista mare ci ha accolti nel paese stupendo che l'Italia è, e per un istante, mi sono quasi sentita più leggera, o almeno finché quella famigliare, ma ben più forte, sensazione di smarrimento non ha cominciato a prendere il sopravvento.
Ad ogni modo, tutto è diverso qui, il cielo è di un azzurro limpido che probabilmente non avevo mai visto prima, l'aria è più pura, le case colorate si affacciano sul mare e dei fiori meravigliosi decorano il verde sparso per la città, insomma, un po' come nei film, una location da sogno.

Ad ogni modo, tutto è diverso qui, il cielo è di un azzurro limpido che probabilmente non avevo mai visto prima, l'aria è più pura, le case colorate si affacciano sul mare e dei fiori meravigliosi decorano il verde sparso per la città, insomma, un...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

-Allora?- domanda Hank con un ghigno soddisfatto sulle labbra dopo aver notato la mia espressione estasiata nell'ammirare il paesaggio

-non ho mai detto che il posto non mi sarebbe piaciuto..- mormoro facendo spallucce
-è uh – è bellissimo, in effetti- aggiungo, lui si limita a rivolgermi un sorriso

-ora però dovremmo metterci alla ricerca di Joe ed Abbie- Abbie, Abigayle

-Abigayle è.. è qui con lui?- domando titubante, Hank annuisce appena e tira fuori il cellulare dalla tasca

-suo padre mi ha chiamato poco fa, ma non avevo ancora disattivato la modalità aerea, proverò a richiamarlo- spiega prima di comporre un numero e portarsi il telefono all'orecchio, la mia mente intanto comincia a correre a cento all'ora mentre tengo lo sguardo fisso sul mio trolley.
Non vedo né sento Abbie da anni, non ho idea di come sia, non ho idea di come possa essere cambiato il suo carattere, non ho idea di come potrebbe reagire rivedendomi

-Joe? Sì, sì, siamo qui- la voce di Hank che parla al cellulare mi distoglie dai miei pensieri e il mio sguardo cade su di lui
-no, in realtà penso di essere abbastanza vicino all'appartamento, dammi un istante- lo vedo guardarsi attorno ed io mi volto con lui, quasi come se sapessi cosa cercare
-il posto dovrebbe essere questo, ma c'è tanta gente, non dovremmo essere lontani conunque- io ed Hank riprendiamo a camminare, io mi limito a seguirlo
-oh! Eccovi, forse vi ho visti!- esclama sorridendo, io seguo la direzione del suo sguardo e il panico comincia a prendere il sopravvento quando scorgo Joe tra la gente a pochi metri da noi, di fianco a lui una bellissima ragazza dai capelli castani che immediatamente riconosco

Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora