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«When the sharpest words wanna cut me down, I'm gonna send a flood, gonna drown 'em out, I am brave, I am bruised, I am who I'm meant to be, this is me. Look out 'cause here I come and I'm marching on to the beat I drum, I'm not scared to be seen, I make no apologies, this is me.»

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Londra, Regno Unito. Gennaio 2021

Daisy's P.O.V.

Dio, sto tremando.

Sento le voci del pubblico a pochi metri da me, mentre ad occhi chiusi cerco di mantenere la calma e controllare l'adrenalina: sto per salire sul palco.
Harry tiene un braccio avvolto attorno alle mie spalle, mentre dolcemente mi sussurra di stare tranquilla, che andrà tutto bene e che il concerto sarà meraviglioso.
So che quando salirò sul palco vedrò lì ad assistere migliaia di persone, tra cui la mia famiglia, i miei amici, la famiglia di Harry.

Sarò davvero in grado di affrontare tutto questo?
Sono all'altezza di quel che mi sta succedendo?

Non posso rovinare tutto con le mie paranoie come al solito, Oliver è già sul palco alla sua postazione piano, in attesa che io sia pronta

-mostra al mondo chi sei, amore mio- sussurra Harry al mio orecchio facendo apparire un sorriso sulle mie labbra, mi volto leggermente verso di lui e lascio posare le mie labbra sulle sue, poi i nostri occhi si incontrano
-ti amo- aggiunge accarezzandomi il viso

-ti amo- sussurro in risposta, dopodiché prendo un profondo respiro e mi volto dandogli le spalle, rivolgo uno sguardo ad Oliver e gli faccio cenno di dar inizio al concerto, così le prime note di This Is Me, la prima canzone in scaletta, cominciano a riempire l'arena e le mie mani tremano sempre di più.

Chiudo gli occhi ancora una volta e faccio un passo in avanti, afferro il microfono e me lo porto alle labbra, quando apro gli occhi vedo Oliver sorridermi dal palco

-I am not a stranger to the dark- non appena il primi verso della canzone abbandona le mie labbra, sento la folla urlare il mio nome e un brivido attraversa la mia spina dorsale espandendosi all'interno del mio corpo
-hide away, they say, 'cause we don't want your broken parts- finalmente salgo sul palco e quando le luci vengono puntate su di me e per la prima volta incontro gli sguardi di tutta questa gente venuta qui soltanto per me, per ascoltare la mia musica, un enorme sorriso si fa spazio sulle mie labbra
-I've learned to be ashamed of all my scars, run away, they say, no one'll love you as you are- i miei occhi incontrano quelli di Oliver che sorride orgoglioso, mentre mi accompagna suonando al piano la base della mia canzone
-but I won't let them break me down to dust, I know that there's a place for us, for we are glorious- con una mano indico la folla davanti a me e dedico loro un enorme sorriso
-when the sharpest words wanna cut me down I'm gonna send a flood, gonna drown 'em out, I am brave, I am bruised, I am who I'm meant to be, this is me. Look out 'cause here I come and I'm marching on to the beat I drum, I'm not scared to be seen, I make no apologies, this is me!- la carica che sprigiono mi sorprende e non riesco a credere di sentirmi così bene, così me stessa, ma qualcosa cambia quando i miei occhi cadono sulla prima fila, sui miei amici, sulla famiglia di Harry, poi sulla mia.
Ci sono Hank e mia mamma, lei indossa una bandana e per quanto sapessi che il momento in cui avrebbe perso i capelli sarebbe presto arrivato, non immaginavo di vederla in queste condizioni stasera e per quanto tutt'altro che nuova come situazione, non si è mai pronti a cose del genere.

Cerco di trascurare la pugnalata al centro del mio petto e riporto l'attenzione sul pubblico, cercando di caricarmi della loro energia e, fortunatamente, ci riesco

Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora