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«'Cause with your hand in my hand and a pocket full of soul I can tell you there's no place we couldn't go, just put your hand on the glass, I’ll be there to pull you through, you just gotta be strong. I don't wanna lose you now, I'm lookin' right at the other half of me, the vacancy that sat in my heart is a space that now you hold. Show me how to fight for now and I'll tell you, baby, it was easy comin' back here to you once I figured it out, you were right here all along, it's like you're my mirror, my mirror staring back at me, I couldn't get any bigger with anyone else beside me and now it's clear as this promise that we're making, two reflections into one.»

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Amalfi, Italia. Febbraio 2021

Daisy's P.O.V.

È difficile, decisamente più difficile di quanto mi aspettassi, non che mi aspettassi nulla di semplice, comunque.
Ieri sera sono tornata a casa, o meglio, siamo tornati a casa.
Harry non mi ha mollata neppure per un secondo, mi tiene sotto controllo costantemente e mi sta accanto in ogni modo possibile.
Ho scelto e chiesto espressamente di non vedere nessuno, almeno per ora, ho bisogno di stare sola e prepararmi a riprendere in mano la mia vita, soltanto quando sarò pronta a farlo uscirò di qui.
Fortunatamente sono stata ascoltata, e questa volta ho tutte le buone intenzioni per farcela, so che da sola sarebbe impossibile e che Harry è il primo passo nella direzione giusta, a cui poi seguiranno gli altri.

Non è molto che sono sveglia, i miei occhi sono fissi sulla finestra e la pioggia ci picchietta dolcemente.
Ho quasi costantemente dolori lancinanti al braccio che mi obbligano a prendere medicinali che li tengano sotto controllo, ma cerco di darci meno peso possibile e chiudo gli occhi per prendere un profondo respiro.
È quando sento un mugolio abbandonare le labbra di Harry, alle mie spalle, che mi rendo conto sia sveglio

-buongiorno..- le sue labbra calde sfiorano il retro del mio collo e spontaneamente rabbrividisco

-buongiorno- sussurro chiudendo leggermente gli occhi, ecco, questa è una sensazione per cui vale la pena continuare a vivere, svegliarmi tra le sue braccia ogni singolo giorno

-come ti senti?- domanda con voce roca al mio orecchio

-domanda di riserva..?- chiedo ironicamente voltandomi lentamente verso di lui, lasciandomi sfuggire un sorriso, ed è proprio quel sorriso a darmi la risposta alla sua domanda
-un po' meglio, credo- aggiungo incontrando i suoi occhi, le sue mani sfiorano il mio viso e la sua fronte si posa alla mia

-sì?- domanda incurvando le labbra in un sorriso, io annuisco incerta e mi rannicchio tra le sue braccia lasciandomi stringere.
Mi inebrio del suo profumo incastrando il mio viso nell'incavo del suo collo e mi rilasso nel suo abbraccio lasciandomi avvolgere dal suo calore, mentre il riccio mi accarezza dolcemente la schiena

-you're so golden..- sento la sua voce cominciare a canticchiare sottovoce e di colpo i miei occhi si inumidiscono
-I'm out of my head and I know that you're scared because hearts get broken- mi stringo maggiormente tra le sue braccia e resto ad ascoltarlo, lasciando ad ogni parola il permesso di penetrare fino al più remoto angolo del mio cuore, della mia anima
-I don't wanna be alone, I don't wanna be alone when it ends, don't wanna let you know I don't wanna be alone- la consapevolezza che non stia cantando un testo casuale mi travolge in pieno e una lacrima riga la mia guancia.
Sta cantando per me la canzone con il significato che più rappresenta noi in questo momento della vita, che più rappresenta lui, la prima canzone che io gli abbia mai sentito cantare

-but I, I can feel it take a hold, I can feel you take control of who I am and all I've ever known..- le sue mani si intersecano delicatamente tra i miei lunghi capelli biondi

-loving you's the antidote- termino per lui, sussurrando quella frase, l'unica frase che per me ha finalmente assunto un nuovo significato, perché è vera, vera più che mai.
Se sono ancora qui è solo e soltanto grazie a lui, grazie al nostro amore, perché il mio unico antidoto è amare il ragazzo di fronte a me, anche se ci ho messo un po' a capirlo.

Sorpreso dalla mia intromissione, Harry allenta leggermente l'abbraccio ed io mi lascio sfuggire un sospiro

-Harry?- lo chiamo attirando la sua attenzione, allontanando poi il viso dal suo petto per incontrare il suo sguardo

-sì, piccola?- domanda sfiorando la mia guancia

-ti amo- dico solo, i miei occhi colmi di emozioni, bisognosi di far capire all'uomo davanti a me quanto valga quel che dico

-ti amo anch'io- sorride lui con gli occhi lucidi

-grazie- aggiungo

-per cosa?- chiede quasi come se non ne fosse già a conoscenza

-per.. per tutto, per esserci, per avermi salvato la vita..- spiego tenendo gli occhi fissi nei suoi

-siamo pari- sorride il riccio facendo spallucce

-che intendi dire..?- domando confusa corrucciando leggermente la fronte

-tu hai salvato la mia- ammette colpendo il centro esatto del mio cuore
-sei ancora qui con me- aggiunge lasciando sfiorare i nostri nasi

-oh, Harry..- un mugolio abbandona le mie labbra e incapace di trattenermi scoppio a piangere tra le sue braccia, rendendomi conto di quanto abbia rischiato di perdere

-ssh, è tutto okay, è tutto okay- sussurra Harry al mio orecchio
-andrà tutto bene, ti prometto che sarai felice, che saremo felici- mi rassicura

-s-sei la miglior cosa che mi sia successa- piagnucolo cercando di asciugare le lacrime che rotolano sulle mie guance
-se tu non ci fossi, i-io-

-ma ci sono- mi interrompe
-e ci sarò sempre- aggiunge posando la sua fronte alla mia
-di questo non devi preoccuparti- mi tranquillizza

-prima o poi ti stancherai di tutto questo, di me- gli anticipo, ma alle mie parole una risatina abbandona le sue labbra

-non potrei mai- mi corregge
-non l'hai ancora capito, vero? Io non ti mollo, non ti libererai di me così facilmente- scherza

-non voglio liberarmi di te..- mormoro

-allora siamo d'accordo- sorride il riccio, io abbasso leggermente lo sguardo e il riccio ni stringe nuovamente tra le sue braccia
-e se andassimo via?- propone

-via?- domando confusa

-sì, per un mese intero, andiamo via, lontano da tutto e tutti, solo io e te, nel primo posto che ti viene in mente- spiega, io sciolgo l'abbraccio e porto i miei occhi nei suoi cercando di capire se sia serio o meno

-tu sei completamente matto- constato dopo aver verificato la sua serietà

-ti va?- insiste, e certa di aver bisogno di tranquillità, io annuisco

-mi va, torniamo in Islanda- propongo

-torniamoci.-

spazio autrice

Ehilà!
Scusatemi per l'assenza, è stato un periodo un po' complicato, ma rieccomi.
Cosa ne pensate del capitolo, come andrà a finire? Lasciate una stellina e commentate se vi va, fatemi sapere la vostra opinione, ci tengo sempre tantissimo, aggiorno questa sera.

All my love. G

Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora