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«Starting over this might not be an easy time, there's rivers to cross and hills to climb, some days we might fall apart and some nights might feel cold and dark, when nobody wins afraid of losing and the hard roads are the ones worth choosing, some day we'll look back and smile and know it was worth every mile.»

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Amalfi, Italia. Gennaio 2021

Daisy's P.O.V.

È gennaio da ormai dieci giorni.
Nuovo anno, nuova vita, o almeno questo è quel che spero.

Le cose sembrano andar meglio, ora che sono consapevole di non nascondere ad Harry gran parte della mia vita è più semplice essere me stessa, cercare di andare avanti.
Lui, dal canto suo, ha mantenuto la promessa e il suo atteggiamento nei miei confronti non è cambiato affatto, non mi tratta con i guanti come temevo facesse, è rimasto lo stesso che era prima che venisse a conoscenza della verità.

Questa è una giornata importante.
È il nove gennaio e manca meno di mezz'ora a mezzanotte, e quindi, all'uscita del mio primo album.
Sono tanto agitata quanto eccitata, pensare che il mondo intero potrà finalmente conoscere la mia musica mi sembra surreale, fino a pochi mesi fa cantavo nei pub sconosciuti di Macclesfield ed ora sono ad un livello, che per quanto iniziale, non avrei mai neppure lontanamente immaginato di poter raggiungere.

Sono orgogliosa di quel che sto facendo.

In attesa della mezzanotte sono nel soggiorno del mio appartamento con la mia famiglia e tutti i miei amici, compresa la band di Harry, con cui ormai ho un rapporto meraviglioso.
Oliver ha già preparato il secchio di ghiaccio con la bottiglia di champagne da stappare al rintocco della mezzanotte, Harry è letteralmente incollato a me, le sue braccia avvolte attorno alla mia vita, mentre tutti parliamo tra di noi, in un'atmosfera di cui avevo bisogno: serenità, calore, casa.

-Ma ci credi? Come cambiano le cose- sorride Abbie rivolgendomi un sincero sorriso

-no, in effetti non ci credo- ridacchio scuotendo la testa

-sapevo che ce l'avresti fatta- ammette Kahfee dolcemente

-e la cosa più eccitante è che la prossima settimana sarai già su un palco, il tuo primo palco, il tuo primo pubblico, ed è sold out- sottolinea soddisfatto

-se non ci fossi stato tu..- osservo

-nah, non è vero, non sono l'unico ad aver notato il tuo talento e se non ti avessi dato un'opportunità l'avrebbe senza alcun dubbio fatto qualcun altro- afferma il castano, ma io scuoto la testa in disaccordo

-non la penso così, e poi qualcun altro non sarebbe stato te, sei il migliore Oli- ammetto a cuore aperto, lui mi rivolge un sorriso e i nostri sguardi si incrociano, non abbiamo bisogno di aggiungere altro, la nostra gratitudine l'uno per l'altra è evidente
-oh e voi, voi siete tutti invitati, ovviamente- metto in chiaro alternando lo sguardo tra tutti i presenti nella stanza, che esultano dedicandomi un fragoroso applauso, Jeff mi rivolge un'occhiata, quasi dispiaciuta, ed io ne conosco il motivo, probabilmente sa che sono a conoscenza di quel che pensa di me
-e per inciso, tornando ad Oliver- mi riferisco al mio migliore amico e manager
-sul serio, ci tengo ancora una volta a ringraziarti per tutto quel che hai fatto per me, per quanto ci hai creduto anche quando io non credevo in me stessa, per quanto hai rischiato e per quanto mi hai donato umanamente, ti voglio bene- alle mie parole gli occhi del castano si inumidiscono

-ti voglio bene anch'io..- ammette con la voce spezzata dall'emozione

-ognuno di voi ha contribuito a tutto questo, a farmi arrivare dove sono ora- confesso
-e tu..- sorrido rivolgendo uno sguardo al mio ragazzo
-Dio, tu sei stato la mia luce, lo sei e continuerai ad esserlo, hai fatto così tanto per me, ti devo la vita..- ammetto consapevole che lui, Oliver e la mia famiglia saranno gli unici a comprendere a pieno le mie parole
-grazie, per ogni singolo istante Harry, ti amo- alle mie parole un aw di gruppo riempie la stanza e incapace di proferire parola il riccio mi attira tra le sue braccia, stringendomi forte a sé

-ti amo, ti amo con tutto il mio cuore Beau- sussurra al mio orecchio, quando sciolgo l'abbraccio le sue labbra si posano sulle mie ed entrambi sorridiamo, vedo mia mamma ed Hank avvicinarmisi e lei è la prima ad abbracciarmi, mentre Hank, resta quasi in disparte, come se non volesse essere indiscreto, ma io allargo maggiormente le braccia attirandolo in quello che è il nostro primo abbraccio di famiglia.

-Vi voglio bene- sussurro
-ad entrambi- aggiungo alternando lo sguardo tra di loro una volta sciolto l'abbraccio

-anche noi te ne vogliamo- sorride mia mamma accarezzandomi il viso dolcemente

-tantissimo- aggiunge Hank in un sussurro, i suoi occhi lucidi, io gli rivolgo un sorriso e il nostro momento intimo viene interrotto da un urlo di Abbie

-oh mio Dio!- esclama scattando in piedi
-mancano due minuti!- aggiunge euforica, quindi raggiungo Oliver e afferro la bottiglia di champagne tra le mie mani, mentre tutti si sistemano di fronte a me

-sono orgoglioso di te- sussurra Oliver al mio orecchio prima di unirsi agli altri, io gli sorrido

-allora.. immagino ci siamo. Ho sognato questo momento per troppo tempo e non avrei mai pensato di viverlo davvero, quindi oggi sono immensamente grata di essere qui, con voi, a festeggiare. La presenza di ognuno di voi nella mia vita ha fatto la differenza, siete indispensabili per me ed è per questo che spero di avermi al mio fianco quanto più a lungo possibile. Grazie, ad ognuno di voi- al termine delle mie parole l'orologio segna mezzanotte e senza aggiungere altro stappo lo champagne, guardandomi attorno quando tutte le persone a cui voglio bene applaudono entusiaste
-e grazie a me, questa sono io.-

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Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora