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«Have yourself a merry little Christmas, let your heart be light, from now on our troubles will be out of sight. Have yourself a merry little Christmas, make the Yule-tide gay, from now on our troubles will be miles away, here we are as in olden days, happy golden days of yore, faithful friends who are dear to us, gather near to us once more. Through the years we all will be together if the fates allow, hang a shining star upon the highest bough and have yourself a merry little Christmas now.»

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Holmes Chapel, Regno Unito. Dicembre 2020

Daisy's P.O.V.

Siamo appena arrivati ad Holmes Chapel ed io sto tremando.

Siamo davanti alla porta d'ingresso ed Harry ha appena suonato il campanello, ha un braccio stretto attorno alla mia vita, mentre mia mamma ed Hank sono alle nostre spalle.
Sono così agitata.
I secondi passano e a me sembra di essere davanti a questa porta da un'eternità, da quel che so oltre sua mamma e sua sorella, anche il resto della sua famiglia è qui, ed io non vedo l'ora di conoscere tutti, ma allo stesso tempo ho una paura assurda di non piacergli, che pensino io non sia abbastanza per lui o che ci stia insieme soltanto perché è Harry Styles, ecco, è questo come sempre il mio timore più grande

-respira- ridacchia Harry al mio orecchio in un sussurro
-ti assicuro che loro sono agitati almeno quanto te, ti adoreranno- mi rassicura, lo spero.

Finalmente la porta si apre e il mio cuore perde un battito quando vedo due bellissime donne apparire davanti ai miei occhi: Dio ha decisamente dei preferiti, ha donato i geni migliori a questa famiglia, altrimenti non si spiega.
Anne abbraccia immediatamente suo figlio, seguita da Gemma, poi la loro attenzione si sposta su di noi, ci lasciano entrare in casa e la mora è la prima ad avvicinarmisi

-oh, tesoro, finalmente ci conosciamo- sorride
-io sono Anne- si presenta dolcemente

-Daisy Beau- sorrido di rimando, ma anziché stringermi la mano, la donna mi attira in un caloroso abbraccio che ricambio quasi come se me lo aspettassi, e mentre Anne segue presentandosi a mia mamma ed Hank, Gemma mi si avvicina

-io sono Gemma- sorride porgendomi una mano

-Daisy Beau- mi presento stringendogliela

-mio fratello mi parla così tanto di te, gli hai rubato il cuore, uh?- ridacchia, io arrossisco alle sue parole, incapace però di contenere una risatina

-è quel che spero, perché lui ha senza dubbio rubato il mio- confesso rivolgendo uno sguardo al riccio, che arrossisce alle mie parole mandando il mio cuore in tilt

-aw, siete adorabili- commenta sua sorella

-ragazzi, venite pure da questa parte, vi presento il resto della famiglia- afferma Anne, e dopo averla seguita in soggiorno e aver fatto la conoscenza di ogni singolo membro della famiglia di Harry, ci rilassiamo sui grandi sofà scambiandoci aneddoti, battutine e tante risate in attesa del grande pranzo.
Mentre le nostre famiglie sono intente a parlare, non posso fare a meno di percepire lo sguardo di Harry bruciare sulla mia pelle, allora lentamente sollevo lo sguardo e, proprio come previsto, i miei occhi incrociano i suoi.

Mentre le nostre famiglie sono intente a parlare, non posso fare a meno di percepire lo sguardo di Harry bruciare sulla mia pelle, allora lentamente sollevo lo sguardo e, proprio come previsto, i miei occhi incrociano i suoi

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Un sorrisino accennato è stampato sulle sue labbra ed io, contagiata, ricambio il suo sorriso

-tutto okay?- mima con le labbra dal divano di fronte a quello su cui io sono seduta, io annuisco tranquilla

-tutto okay- mimo in risposta, il riccio si morde leggermente il labbro inferiore e, dopo essersi alzato dal divano, mi fa segno di seguirlo.
Mi alzo anch'io e lo raggiungo

-torniamo subito- avverte gli altri, poi afferra la mia mano e senza dire nulla mi guida su per le scale fino al piano superiore.
Percorriamo un lungo corridoio ed io confusa corrugo la fronte

-dove stiamo andando?- domando

-voglio mostrarti la mia camera, o meglio, quella che era la mia camera anni fa- ridacchia
-mia mamma ha deciso di non cambiare nulla, quindi quando torno ad Holmes Chapel è un po' come fare un salto nel passato, mi fa bene- spiega, io sorrido alle sue parole e quando, una volta raggiunta la porta di quella che immagino sia la sua stanza, ci fermiamo, i miei occhi incontrano i suoi.
Il riccio sorride, poi posa una mano sulla maniglia e abbassandola apre la porta, lasciando entrare me per prima.
Sorridendo mi guardo attorno, notando quanto col tempo i suoi gusti siano cambiati, prestando attenzione ad ogni singolo particolare che rappresenta la sua adolescenza, la sua infanzia, e mi scalda il cuore la consapevolezza di essere importante per lui a tal punto di portarmi qui

-non ci avevo mai portato nessuna ragazza qui- confessa, e alle sue parole i miei occhi scattano nei suoi, sorpresi, colpiti

-mai?- domando quasi sconvolta

-mai- conferma lui, attirandomi gentilmente tra le sue braccia e le sue mani accarezzano il mio viso, poi i miei capelli, scostandone qualche ciocca dietro le orecchie

-e perché hai deciso di portarci proprio me?- domando posando le mie mani sulle sue spalle

-perché sentivo di farlo- confessa con semplicità facendo spallucce, io arrossisco alle sue parole e lascio sfiorare i nostri nasi

-la tua famiglia è meravigliosa- ammetto
-proprio come te..- aggiungo sorridendo

-sono felice che ti piacciano- confessa
-e loro sono già innamorati di te, ma non ne avevo dubbi- aggiunge lasciandosi sfuggire una risatina

-è bello essere.. apprezzata, sentirmi a mio agio- ammetto, gli occhi di Harry tornano fissi nei miei e le nostre labbra si sfiorano
-grazie, per tutto quel che fai..- sussurro, ma il riccio senza allontanarsi neppure di un millimetro, scuote leggermente la testa in segno negativo

-grazie a te- senza aggiungere altro posa le sua labbra sulle mie ed io immediatamente ricambio il bacio, le nostre lingue si intrecciano e lentamente indietreggio.
Mi fermo soltanto quando le mie gambe urtano contro i piedi del letto e una risatina abbandona le mie labbra quando cado sul materasso portando Harry con me, ma le sue labbra tornano sulle mie in un bacio ancor più passionale

-sarà meglio tornare di sotto, o finirà che resteranno ad aspettarci per un paio d'ore- ridacchia il riccio posando la fronte alla mia

-non sarebbe un ottimo biglietto da visita per me- rido io pensandoci
-immagina se tua mamma ci trovasse a letto insieme pochi minuti dopo avermi conosciuta- aggiungo divertita, alle mie parole il riccio si alza dal letto portandomi con sé e dopo aver posato le sue labbra sulle mie un'ultima volta, usciamo dalla stanza

-torniamo di sotto.-

spazio autrice

Ehilà! ❤️
Cosa ne pensate del capitolo? Cosa vi aspettate dai prossimi?
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All my love. G

Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora