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«If you go out tonight, I'm going out 'cause I know you're persuasive, you got that something, I got me an appetite, now I can taste it, we're getting dizzy, oh, we're getting dizzy, oh, la la la la la.»

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Amalfi, Italia. Dicembre 2020

Daisy's P.O.V.

Non è passato molto da quando mi sono svegliata, fuori diluvia e ho appena avuto il tempo di fare una doccia e lavare i denti prima di tornare a letto.
Da quando sono arrivata al pub con Oliver, ieri sera, ho spento il cellulare per evitare che Harry mi contattasse, non l'ho acceso neppure una volta tornata a casa, ma ora, forse, è arrivato il momento di farlo.

Quindi, anche se controvoglia, mi alzo dal letto e cammino fino alla scrivania, afferro il mio cellulare e dopo aver preso un profondo respiro lo accendo.
Nell'attesa che si avvii un forte tuono mi fa sussultare e mi porto una mano al petto a causa dello spavento, mentre la pioggia fuori non fa che aumentare.
Finalmente il mio cellulare si accende, inserisco il pin e vado diretta tra le chat, ci sono tredici messaggi non letti da parte di Harry, quindi apro la sua chat e decido di leggerli.

Finalmente il mio cellulare si accende, inserisco il pin e vado diretta tra le chat, ci sono tredici messaggi non letti da parte di Harry, quindi apro la sua chat e decido di leggerli

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-Oh no. No no no- biascico posando di scatto il cellulare sulla scrivania
-no- ripeto passandomi le mani tra i capelli
-non voglio vederlo- sussurro tra me e me, esco dalla mia stanza e cammino verso la cucina, ma ogni mio movimento viene interrotto quando il campanello suona.

Cazzo, dev'essere Harry.

Resto immobile per qualche istante, considerando il da farsi, poi però notando il temporale fuori dalla finestra decido di farmi forza e cammino fino alla porta d'ingresso.
Poso la mano sulla maniglia, ispiro a fondo e finalmente la apro.
Il respiro mi si blocca in gola quando Harry, completamente fradicio a causa della pioggia, appare davanti a me, i suoi occhi verdi fissi nei miei.

-Che diavolo è successo?- borbotta, io alzo gli occhi al cielo sospirando e mi allontano da lui, lasciando però la porta aperta così che possa entrare, e lo fa

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-Che diavolo è successo?- borbotta, io alzo gli occhi al cielo sospirando e mi allontano da lui, lasciando però la porta aperta così che possa entrare, e lo fa.
Entra e quando sento la porta sbattere alle sue spalle sussulto appena fermandomi sul posto, lottando con tutte le forze contro me stessa, per non cedere e correre tra le sue braccia

Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora