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«I've been looking for someone to shed some light, not somebody just to get me through the night, I could use some direction and I'm open to your suggestions, all I wanna do is find a way back into love, I can't make it through without a way back into love and if I open my heart again, I guess I'm hoping you'll be there for me in the end.»

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Londra, Regno Unito. Novembre 2020

Daisy's P.O.V.

Io e le ragazze siamo arrivate a Londra soltanto poche ore fa.
È un paradosso, ma pur avendo vissuto in Regno Unito fino ad un paio di mesi fa, non avevo mai visitato la capitale, ed è bellissima.

Non abbiamo avuto poi molto tempo per passeggiare in giro per la città, ma ne avremo l'opportunità nei prossimi due giorni, per ora, intanto, stiamo seguendo le indicazioni che Google Maps ci da per arrivare allo studio in cui Harry, Jeff e la band stanno lavorando.
Dopo esserci perse un paio di volte, finalmente raggiungiamo la giusta destinazione e ci scambiamo una serie di sguardi stringendoci nei nostri cappotti, qui a Londra è decisamente più freddo che in Italia, poi suoniamo il campanello.

Non passa neppure un minuto che la porta si apre, lasciando apparire Jeff

-ciao- sorridiamo noi all'unisono

-buongiorno ragazze!- esclama l'uomo lasciandoci entrare, Abbie entrando per ultima chiude la porta alle nostre spalle
-come state? Il viaggio è andato bene?- domanda, il viaggio per venire qui a Londra ci è stato interamente pagato da Harry, ritorno compreso, abbiamo tutte provato ad opporci, ma Harry ha insistito e, alla fine, accettare il suo gesto galante ci è sembrata la cosa migliore da fare

-sì, sì, è andato tutto benissimo- affermo, Abbie e Kahfee confermano
-tu come stai?- domando poi

-bene, grazie- risponde lui gentilmente, noi intanto ci liberiamo dai cappotti e dopo averli appesi all'ingresso, Jeff ci guida verso la stanza dove gli altri stanno lavorando
-seguitemi, Harry e gli altri sono impegnatissimi- ridacchia
-ma abbiamo quasi finito, in tempo per una pausa pranzo- aggiunge

-ottimo, il mio stomaco ha bisogno di un rifornimento- mormora Kahfee lasciandosi sfuggire una risatina, noi ridiamo divertiti dalla sua affermazione, dopodiché raggiungiamo finalmente il centro dello studio, dove Harry e la sua band stanno provando una delle nuove canzoni.

Le luci sono rosse e soffuse, la stanza è piena di strumenti musicali di ogni genere, e non appena lo sguardo di Harry incontra il mio, entrambi sorridiamo, poi saluto tutti gli altri, con cui ancora non ho avuto una presentazione ufficiale, con un cenno della mano.
Io, Abbie e Kahfee ci accomodiamo assieme a Jeff su un lungo divano in pelle nera sintetica e con piacere ascoltiamo la band provare, e mentirei se dicessi che non sono già perfetti, mi chiedo sempre come facciano a risultare impeccabili anche dopo poche prove, ma immagino sia l'esperienza.

Una volta terminata l'esibizione, tutti applaudiamo sinceramente, lasciando apparire dei sorrisi soddisfatti sui loro volti, Harry è il primo ad avvicinarmisi e mi attira in un veloce abbraccio che mi da solo una minima parte di ciò che vorrei, proseguendo poi a salutare anche Abbie e Kahfee, e il suo sguardo si alterna tra noi e la band

-non vi siete ancora presentati, o sbaglio?- domanda dubbioso, effettivamente incapace di ricordare se alla festa ci siano state delle presentazioni ufficiali o meno

-no, esatto, non ci hai presentati- ridacchia una delle ragazze alzandosi dallo sgabello situato dietro la batteria
-io sono Sarah- si presenta porgendoci la mano, che noi stringiamo presentandoci a nostra volta

Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora