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«I don't wanna be alone when it ends, don't wanna let you know I don't wanna be alone, but I, I can feel it take a hold (I can feel it take a hold), I can feel you take control (I can feel you take control) of who I am and all I've ever known, loving you's the antidote. Golden.»

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Amalfi, Italia. Marzo 2021

Harry's P.O.V.

L'acqua scivola su di me lavando via il bagnoschiuma alla vaniglia, chiudo gli occhi e mi passo le mani tra i capelli per rimuovere ogni residuo di shampoo.

Quest'ultimo mese in Islanda è stato una favola, mi ha dato l'ennesima conferma di voler avere Beau al mio fianco per tutta la vita.
Pian piano ha cominciato a fare progressi, l'ho vista migliorare e iniziare a riprendersi, mi ha reso così felice ed orgoglioso vedere il suo sforzo per rialzarsi, per riprendere in mano la sua vita.
Siamo tornati qui ad Amalfi soltanto ieri, oggi è il suo compleanno, ma quel che Beau non sa è che poco prima di tornare le ho organizzato una festa a sorpresa.
Un paio di settimane fa mi ha confessato di voler rivedere gli altri e negli ultimi giorni ho cercato di avere la conferma che farlo non l'avrebbe fatta sentire a disagio, così dopo essermi assicurato che fosse il momento adatto, ho scritto ad Oliver ed insieme abbiamo organizzato la festa che si terrà questa sera.

Ho detto a Beau di prepararsi perché l'avrei portata a cena fuori, così si è lavata, ha indossato i suoi abiti migliori ed ora è in camera ad aspettare che io termini di prepararmi.
A dir la verità sono agitato, sono agitato perché non so se effettivamente la mia sorpresa possa farle piacere o meno, non so come la prenderà, non so se lo immagina, non so assolutamente nulla.
Dopo essere uscito dalla doccia ed essermi asciugato, indosso l'intimo, una semplice camicia bianca e dei pantaloni color sabbia a vita alta.
Dò una sistemata ai capelli ed infilo le scarpe, spruzzo del profumo e dopo aver finalmente finito esco dal bagno.
Sfilo il cellulare dalla mia tasca e controllo l'orario: sono le sette e un quarto, la sopresa si terrà a casa di Oliver alle otto, quindi siamo in perfetto orario.

Cerco di mascherare il sorriso che appare sulle mie labbra e dopo aver afferrato la giacca al volo, la infilo entrando in camera da letto

-piccola, ho finit.. – Beau?- il mio cuore perde un battito quando noto che non è seduta lì sul letto dove l'avevo lasciata e di colpo mi precipito in soggiorno
-amore, dove sei?- la chiamo ad alta voce, il mio cuore batte così in fretta ora
-Beau?- l'agitazione cresce quando noto che anche il soggiorno è vuoto, il cassetto delle posate aperto
-no, no, no- mugolo sentendo il mondo crollarmi addosso, tutte quelle speranze che mi ero costruito svanire nel nulla.

Mi precipito verso il suo studio, ma non c'è traccia di lei, continuo a controllare ogni singolo angolo della casa, ma di Beau neppure l'ombra

-Cristo!- urlo sbattendo la porta della camera da letto, corro verso l'ingresso e quando mi rendo conto che la porta è aperta il sangue mi si gela nelle vene.

È uscita.
Beau è uscita da sola, è uscita da sola e ha portato con sé il coltello con cui ha tentato il suicidio.

Senza neppure pensarci afferro le chiavi e mi precipito fuori casa, cominciando a correre come un forsennato e analizzando ogni centimetro di strada attorno a me.

Senza neppure pensarci afferro le chiavi e mi precipito fuori casa, cominciando a correre come un forsennato e analizzando ogni centimetro di strada attorno a me

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Golden [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora