La mattinata era trascorsa tranquilla e ora Alicia si trovava distesa sul muricciolo di uno dei portici di Hogwarts.
Non stava pensando a niente, fissava le crepe del soffitto mentre il venticello autunnale le pizzicava il volto assieme al timido sole.Il pranzo ad Hogwarts era uno dei suoi momenti preferiti : la scuola diveniva deserta, tutti i professori e alunni erano riuniti nella Sala Grande, e lei poteva rilassarsi.
Lei, i momenti di calma li vedeva raramente. Essendo la legittima nipote di uno dei co-fondatori aveva raccolto la sua eredità ed era diventata rettrice assieme al suo vecchio professore di Trasfigurazione, Albus Silente.
Contava già 76 anni, ma essi erano visibili solo nel suo intelletto, di certo non trasparivano dalle sue gambe lattee e snelle per niente venate dalla vecchiaia, dal suo volto di porcellana arricchito da due grandi occhi marroni scuro, incorniciati da lucenti capelli corvini che ricadevano lisci sul suo giovane corpo sinuoso da venticinquenne, coperto da un vestito che le rendeva molta giustizia, abbracciandola col suo materiale pregiato.Ed è proprio mentre veniva sensualmente circondata dal suo vestito di seta, e baciata dal sole come un gentilissimo amante che venne riportata bruscamente alla realtà da un violento battibecco tra due dei suoi migliori studenti.
" Come osi ancora presentarti in questa scuola dopo tutto quello che abbiamo passato! Te e i tuoi stupidi leccapiedi sarete la nostra rovina! " Esclamò una furia riccia puntando la propria bacchetta al petto del giovane biondo.
" Cos'è Granger, solo perché non voglio portarti a letto adesso accusi la mia Casata di essere tornati Mangiamorte dopo 4 anni dalla sua scomparsa? " Rispose il ragazzo.
" L'hai sentita anche te la profezia, il bastardo che ci tradirà è tra di noi, ad Hogwarts, e non vedo dove cercarlo meglio se non nella tua infima Casa " ribatté col suo tono insopportabile.
Alicia avrebbe voluto continuare a fingere di non esistere ma la bacchetta della signorina Granger iniziava a sfavillare scintille rosse e aveva anche sentito nominare una profezia. Cosi, con un gesto fulmineo si eresse e si pose dinanzi al giovane Malfoy, rivolgendo una sdegnata occhiata alla sua avversaria e disarmandola con un tacito Expelliarmus. Stava giusto pregustandosi la paura nello sguardo della ragazza di fronte quando intervenne il Supremo Pezzo Grosso.
" Calmi ragazzi miei, non vorrete mica commettere effrazione sfidandovi nei corridoi della scuola " esclamò guardando i due ragazzi, poi rivolgendosi alla sua collega concluse il discorso " Signorina Slytherin, può spiegarmi perché dovunque la trovi è sempre in situazioni compromettenti? "
La destinataria della domanda lo ignorò totalmente, come se neanche esistesse, e rivolgendo il suo duro sguardo ai ragazzi chiese " Cos'ha detto quella vecchia pazza della Trelawney? "
" Ha detto che il vendicatore è tra di noi e questa stupida SangueSporco crede che sia io "
Silente eruppe " Moderi il linguaggio signor Malfoy o mi vedo costretto a sottrar-
" Meno 50 punti a Grifondoro per aver instaurato un duello nel corridoio e aver ingiustamente accusato un ragazzo dando credito a una vecchia delirante. " Asserì Alicia, interrompendo il discorso senza conclusioni del suo collega.
Poi rivolgendo la propria attenzione al suo precedente accusatore esclamò " Vede Albus cosa fa? Solo danni. Da quando l'hai assunta. Anzi, giusto, anche prima, per questo l'hai assunta! "
Sdegnata rivolse il proprio sguardo alla ragazza che la guardava ancora più furiosa di prima " Dovresti saperlo molto bene, tu e quel tuo amico.. " aggiunse sprezzante.
Malfoy era più che d'accordo con le parole della sua CapoCasa e sentendosi difeso, riprese il suo sorrisino ghignante. Ma Hermione proprio no, così ribatté
" Non è stata la Professoressa Trelawney a fare danni ma .. Tu-Sai-Chi "
A quel punto, Alicia rise in modo ironico e decise di farsi beffe della Casa rivale da sempre " Grifondoro, eh? La culla dei coraggiosi. Non riesci neanche a pronunciare il Suo nome. Il nome di un morto " Concluse."Granger sentito? Forse il tuo stupido sangue inizia a dare i suoi effetti, dovresti iniziare a trovare cose ben più utili del tuo sproloquiare. Ad esempio, con quella bocca da -
" Adesso BASTA . Voi due nei dormitori. " Intervenne il preside di Hogwarts
" Quanto a lei, Signorina Slytherin, pretendo imparzialità, è qui per servire la Nostra scuola non per fare favoritismi e duellare in modo impari "
Alicia con fare annoiato riaprì bocca, pronta davvero a concludere questa stupida discussione
" Non sprecare fiato Albus, sono qui per non annoiarmi in eterno e offrirti il mio supporto, non per essere comandata a bacchetta. Questa scuola è Mia di diritto, faccio quello che voglio. Torna ad osservare quei stupidi esseri di studenti " .
Albus la guardò con una nota di tristezza, cogliendo in parte la melanconia che doveva invaderla essendo destinata a una vita più lunga di tutti i suoi cari, condannata a vedere morire tutti i suoi amici e condannata a domare un grande potere da sola.
Per questo non si stupì quando lei gli voltò le spalle e se ne andò senza voglia di sentire risposta accompagnata dal lento frusciare del vestito sul pavimento, il lieve ticchettare delle décolleté, procedendo col suo lento ondeggiare di fianchi verso il bagno del primo piano.------------------
Per sfuggire alla noia decise di attaccare Mirtilla Malcontenta con qualche banale Stupeficium, beandosi dell'unicità del suo potere che le permette di infastidire anche i morti.
Finalmente sola si appoggia al lavandino e sospira. Qualche goccia di sangue nero scivola furtivamente dal suo naso, raggiungendo e macchiando il bianco del lavabo.
Fissando la macchia si trova a pasagonarsi a quello stupido bagno : esiste ancora anche se inutilizzato e esisterà in eterno. Sembrerà sempre radioso per l'accurata pulizia a cui obbliga gli elfi domestici, ma sarà per sempre inzozzata dalla sua fama che lo vede come luogo di un omicidio.
Vorrebbe tanto vedere di cosa sono capaci le persone che criticano quel bagno. Quel bagno non è un sudicio luogo dove è morta una persona innocente, ma lo splendido luogo testimone della concretizzazione del progetto del suo antenato.
Quel luogo era destinato alla grandezza perché era da lì che si entrava nel suo reame.
Un reame ormai vuoto.Con queste idee sollevò il volto e fissò la sua figura nello specchio.
Come ipotizzato, al posto del suo riflesso trovò un volto dai tratti leggermente offuscati ma terribilmente simili ai suoi.
Li differenziava uno splendido ciuffo riccio che gli ricadeva da una parte e un sorriso misto tra malizioso e malvagio, risaltato dalla linea netta della mascella.
Ed è puntando i suoi occhi in quella splendida figura che decise che era giunta l'ora di affrontare i propri fantasmi.
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ℰ𝓋ℯ𝓇𝓎 ℒℴ𝓋ℯ 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎 𝒾𝓈 𝒶 𝒢𝒽ℴ𝓈𝓉 𝒮𝓉ℴ𝓇𝓎
RomanceLui è lo spietato 𝒯ℴ𝓂 ℛ𝒾𝒹𝒹𝓁ℯ, e lei non è da meno. Stesso carattere, stesso fascino, stessa casata, stessi voti, stessa magia oscura nelle vene. Non è la storia di una relazione; è la storia di personaggi spesso distanti, discorsi non pronunci...