Ti tengo. Respira, ok? Ti tengo | Charles Leclerc

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Dedicata a theblacksheerio
Spero ti piaccia💞

📍Montecarlo, Principato di Monaco

Parcheggio la mia Mercedes EQC grigio metallizzato nel grande parcheggio sterrato davanti alla villa che mio fratello ha affittato per questa occasione.
Con eleganza e grazia scendo dall'auto e mi guardo in giro...sì, dovrebbe essere il posto giusto: sfarzoso, chiassoso, pieno d'oro...molto alla Lewis Hamilton.
Mi sistemo il cappotto pesante e a testa alta e spalle dritte proseguo per la mia passerella fino alle scale che mi permettono di accedere alla villa.
Mi arrampico sulle scale ondeggiando i fianchi, ho imparato a farlo alla perfezione da quando sono entrata a far parte del mondo della moda e delle passerelle all'età di dodici anni. Sì, sono stata una ragazza prematura in tutto.
Sentendo i miei tacchi picchiettare sul marmo, tutti si voltano per ammirarmi. È strano come ogni volta che mi trovo a camminare per strada o in qualsiasi altro posto, le persone mi guardino affascinate. Sembra che un'aura d'oro, per dirla alla Lewis, mi segua ovunque vada e affascini le persone.
-Michela Hamilton.-
Guardo impaziente l'uomo che sorregge quella che sembra essere la lista degli invitati e attendo che scovi il mio nome.
Cose da matti! Dovrebbero sapere chi sono! Insomma...non passo inosservata, non per essere una modella (oh no di certo), ma per essere la sorellina del sette volte campione del mondo di Formula Uno. È questo quello che sono nel paddock. Sua sorella e...basta.
-Prego.-
L'uomo si scosta dall'entrata della villa e posso proseguire. Vengo però subito placcata da una donna che mi chiede di affidarle il mio cappotto e così faccio.
Prima di entrare nella sala principale mi sistemo i capelli, mi sistemo la gonna e poi posso fare la mia entrata.
Vengo subito accolta da musica assordante e tutto ciò mi piace.
Alcol. Piloti. Giornalisti. Gente che non ho mai visto...
-Michela!-
...Lando. Il caro e giovane Lando.
Il pilota McLaren si avvicina e mi abbraccia. Sono davvero contenta di vederlo. Posso sembrare la tipica ragazza ventitreenne viziata, ma sono tutt'altro. La modella è solo il lato esteriore. Sono davvero amica di Lando, essenzialmente perché tira fuori sempre il lato nascosto della mia personalità.
-Come sta la mia Hamilton preferita?-
-Molto bene direi! Viaggio per il mondo solcando passerelle e tutto va bene.-
Scoppiamo in una risata contagiosa e, prendendo una flûte che mi viene offerta da un cameriere, sorseggio lo champagne all'interno.
Con Lando è tutto così semplice, mentre la mia vita è tutta così complicata.
-Oh oh guarda chi abbiamo qui! Michela!-
Mi volto nella direzione dalla quale arrivano quelle urla e mi trovò davanti niente meno che "i migliori amici del paddock": Esteban e Lance.
I due mi sono sempre sembrati molto carini, Esteban più esuberante, Lance più riservato (e per questo il mio preferito), ma quando mi hanno vista per la prima volta hanno indagato immediatamente peggio di due spie russe e ci hanno provato, eccome se ci hanno provato, e anche spudoratamente direi, ma non li ho mai considerati veramente dei potenziali partner e, attenzione discorso da modella, molto poco alla mia altezza.
Li saluto entrambi con un sorriso sincero e sorseggio ancora lo champagne.
-Non ti fai vedere spesso in circuito ultimamente, eh!-
Esteban è sempre così solare e propenso alla parola e mi dispiace davvero tanto liquidarlo senza rispondergli, ma dall'altro lato della della sala ho scovato mio fratello e ho davvero bisogno di salutarlo.
Mi faccio strada tra le persone e quando arrivo al cospetto di Lewis appoggio una mano sulla sua spalla provocando in lui una reazione immediata.
-Finalmente sei arrivata! Ma dove eri finita?-
Lewis mi stringe in un abbraccio caloroso e vengo immediatamente riportata ai nostri pomeriggi di giochi infantili quando Lewis non era impegnato con i kart.
Io e Lewis non siamo davvero fratelli, o meglio: abbiamo la stessa madre, ma sono stata concepita dal suo secondo matrimonio.
Perché allora abbiamo lo stesso cognome? Quando ho avuto l'età tale da poter cambiare cognome l'ho fatto, semplicemente perché non mi sentivo a mio agio con la famiglia di mio padre e Lewis non ha fatto altro che appoggiarmi e donarmi il suo cognome.
-Mi hanno trattenuto Lando e altri, nulla di preoccupante.-
Lewis mi guarda corrucciato, spostando lo sguardo da me ai ragazzi con i quali poco prima mi intrattenevo.
-Sei sicura che non ti dessero fastidio? Posso sempre speronarli in gara o...-
-Lewis...-
Sto per rimproverarlo per l'ennesima volta nella nostra vita, ma incrocio improvvisamente lo sguardo di un ragazzo.
Lui, il solito ragazzo monegasco che mi faceva il filo qualche anno fa e dal quale non mi sono mai ripresa davvero.
Il nostro flirt non è mai stato serio, non sarebbe mai dovuto esserlo in principio, ma mi sono fatta prendere dal momento, dal fatto che un ragazzo mi trattasse da principessa.
-O forse non è di loro che dovrei preoccuparmi...-
Lewis mi fa un occhiolino e immediatamente arrossisco.
Dio perché capisce tutto.
-Lewis ti prego, non dire niente.-
-Mi sono sempre chiesto...c'è qualcosa tra di voi o c'è mai stato? Perché ho sia occhi che orecchie e le frecciatine sui post di Instagram erano abbastanza comprensibili e anche infantili direi.-
Mi maledico ogni giorno per non aver mai parlato a mio fratello di quello che è successo tra me e Charles e a questo punto credo che la festa per il settimo titolo sia il momento giusto.
-Si ok c'è stato qualcosa tra noi...un flirt decisamente adolescenziale, nulla di che.-
-Io lo sapevo! La mia sorellina è una ruba cuori! Ma aspetta, voi non avete...-
Non abbiamo cosa? Andati a letto insieme? Sono riuscita a fermarmi prima fortunatamente.
-Oh no Lewis, ti prego. Non quel tipo di flirt.-

-Un attimo di attenzione prego!-
La voce del mio fratello risuona per la stanza amplificata dal microfono mentre fa risuonare la flûte per essere certo che tutti lo stiano ascoltando; infatti mi volto verso di lui per ascoltare ciò che sarà un discorso bizzarro.
-Innanzitutto volevo ringraziarvi tutti per essere qui. Sette titoli mondiali sono tanti, troppi forse. Grazie per prima cosa a mia sorella Michela, che ha sempre avuto la forza di sostenermi e seguirmi durante i miei giri del mondo...- a questo suo ringraziamento gli rivolgo un sorriso imbarazzo -...grazie ovviamente a Valtteri, senza il quale ovviamente non avrei vinto il titolo. Grazie per non aver mai concretizzato una tua Pole Position in una vittoria...-
Ok è decisamente troppo ubriaco.
-...grazie a Toto...-
Mi incammino verso il palchetto improvvisato dove Lewis sta parlando per portarlo via prima che possa dire altro di sconveniente, quando il trillo del mio cellulare mi fa bloccare.

Vieni in terrazza. Ho bisogno di parlarti.

Immobile. Completamente pietrificata. Questo è l'effetto che mi fa il messaggio che mi ha mandato Charles.
Perché ha bisogno di vedermi proprio ora? Non ci siamo più sentiti per mesi e ora vuole fare una conversazione seria? O è ubriaco anche lui oppure ha davvero qualche problema.
Esito un istante mentre decido il da farsi. Mio fratello sta continuando con quel suo discorso strano e a pensarci bene è abbastanza grande e vaccinato per cavarsela da solo.
Quindi ho davvero deciso di andare da Charles? Si anche se non ne sono molto felice.
Viro per le scale che portano al piano superiore dove si trova la terrazza, ma mi blocco prima di uscire all'aria aperta.
Ho paura. Non di parlare con Charles. Ho paura di affacciarmi su quella terrazza. Ho il terrore di tutto ciò che non mi faccia sentire ben salda a terra anche se si parla di pochi metri (e si sfilò sul tacco dodici).
Charles lo sa bene e allora per quale motivo mi ha chiesto di venire qui?
Non oso avvicinarmi a lui, semplicemente schiarisco la gola in modo che si renda conto della mia presenza; e così avviene tanto che si volta verso di me e mi porge una mano.
-Vieni, so che ti terrorizza, ma prendi la mia mano.-
Esito prima di aggrapparmi completamente a lui. Lo conosco bene e so che non mi tradirebbe...e poi siamo su una terrazza enorme: non potrebbe comunque succedermi nulla.
-Ti tengo. Respira, ok? Ti tengo.-
Ci incamminiamo lentamente verso la balaustra della terrazza e li ci fermiamo. Ho talmente paura che chiudo gli occhi e sento le braccia di Charles cingermi la vita e stringerla forte forte a sé. Cosa sta cercando di fare?
-Ti ricordi la prima volta che sei venuta a trovarmi...proprio lì, tra quelle case illuminate...e ti ho invitata in terrazzo? Sei scoppiata a piangere tanto insistevo e mi sentivo impotente perché proprio non capivo cosa stesse succedendo.-
Emetto un risolino. Effettivamente quella volta ha fatto tutto molto ridere, ma non incolpo Charles di nulla, non poteva sapere.
Mi aggrappo saldamente alle braccia di Charles e finalmente apro gli occhi. Nonostante la mia fobia la vista è mozzafiato e con lui a sorreggermi potrei addirittura rilassarmi.
-Perché mi hai chiesto di venire qui?-
-Scusami...non c'era un altro posto in cui potessimo stare soli...avevo bisogno di...questo.-
Si stringe ancora a me e appoggia il suo mento nell'incavo del mio collo.
Essere stretta dalle sue braccia mi era mancato, parecchio. Ma ovviamente non ho mai avuto il coraggio di tornare sui miei passi e tentare un nuovo approccio con lui. Non l'ho mai fatto, ma forse mi avrebbe aiutato a non sembrare la stronza modella perfetta la quale appaio.
Piano mi volto verso di lui e prendo il suo volto tra le mani.
Mi è sempre piaciuto farlo, mi faceva sentire molto in intimità con lui. Solo lui ed io.
Mi avvicino talmente tanto che i nostri nasi si toccano, ma esito prima di fare ciò che entrambi aspettavamo di fare almeno un'altra volta nella nostra vita.
Lo bacio e mi sembra di essere tornata indietro di qualche anno quando segretamente tutti i suoi baci erano miei.
-Io avevo bisogno di questo.-

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Ehiii altra super one shot su Charles e spero vi sia piaciuta (soprattutto a theblacksheerio ) e nulla direi che ci vediamo settimana prossima
-C❤️

F1 - ONE SHOT [RICHIESTE CHIUSE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora