Dedicata a Ste997
Spero ti piaccia💞📍Montecarlo, principato di Monaco
Mi sistemo su uno sgabello al bancone del locale e con indifferenza ordino un drink. È presto, praticamente il locale è vuoto, ma già sento il bisogno di bere.
Con una velocità impeccabile il barista mi porge il drink e fa per parlarmi, quando una voce lo blocca.
-Brad, caro, ogni drink che prende questa bellissima signora lo offre la casa.-
È Monica, la mia migliore amica, nonché la proprietaria di questo locale; infatti oggi sono qui giusto per farle il favore di non lasciarla sola durante la sua prima serata effettiva come capa di night club.
Il barista le sorride e non appena la vede avvicinarsi a me si dilegua; la mia amica si siede accanto a me e mi fissa.
-Ciao Monica.-
Sorseggio ancora il mio drink, che quasi è più alcol che altro.
-Sono felice che tu abbia accettato di venire stasera.-
Appoggio il mio drink sul bancone e le rivolgo uno sguardo di rimprovero.
-Sai che non ti lascerei mai sola in una serata così importante per te...e poi magari rimorchio qualcuno stasera.-
Non che davvero mi piaccia sedurre gli uomini, ma ho davvero bisogno di distrarmi dato che ultimamente la mia vita non sta andando nel migliore dei modi.
-Sta andando ancora così male in azienda e con tuo padre?-
Mio padre è il proprietario di una delle aziende più facoltose del principato e per questo se la tiene stretta a se; inutile dire che cerco di farmi notare per ricoprire un ruolo importante all'interno di essa, ma puntualmente vengo scartata.
-Sì, oggi si è inventato una scusa orrenda per liquidarmi e scegliere un'altra ragazza per il ruolo di direttore operativo. Giuro che non so più cosa fare con lui.-
Monica posa la sua mano sulla mia e cerca di infondermi coraggio, di dirmi di non mollare.
Certe volte mi chiedo anche perché io mi ostini a voler dimostrare qualcosa a mio padre: sono ricca perché dovrei lavorare? Eppure non mi è mai piaciuto starmene con le mani in mano, come una viziatella alla quale è tutto dovuto. Una volta nella mia vita vorrei anche imparare a guadagnarmi da vivere con i miei propri sforzi.
Puntualmente però la nostra conversazione viene interrotta da un collaboratore di Monica che chiede aiuto su varie cose in modo che la serata risulti il più perfetta possibile. Beh...ora rimarremo il mio drink ed io a farci compagnia.Non appena il locale ha iniziato a riempirsi, la musica è schizzata alle stelle. Ho visto persone molto note a Montecarlo entrare dalla porta e molti altri che conosco e devo dire che sono davvero felice per la mia migliore amica che questo suo progetto stia funzionando; io però rimango seduta al bancone, schifata da tutto e da tutti, come se non esistessi.
Ignorata fino a che un ragazzo che quasi fatico a riconoscere si siede accanto a me.
-Posso offrirti da bere?-
Mi volto verso il ragazzo e i suoi occhi marroni mi dicono qualcosa. Ma dove cavolo l'ho già visto...?
Comunque sia, accetto la sua proposta e mi faccio servire l'ennesimo drink. Ok forse è per questo che non lo riconosco al volo.
-Proprio non mi riconosci, Nora?-
Il bicchiere mi viene presentato davanti, ma prima che lo possa afferrare il ragazzo lo scosta.
-Ah ah...pago io. Prima ti devi ricordare di me.-
Gli occhi diventano due fessure nel tentativo disperato di carpire chi lui sia. Forse un compagno di scuola...Dio è passato così tanto tempo da quando andavo a scuola, figurarsi se mi ricordo ogni singola persona che ho incrociato nella mia vita.
Lo osservo ancora, insistente, e poi il mio sguardo cade sul suo braccio, sul suo polso. Porta un braccialetto con incisa una lettera, una N come se fosse stata scritta da una bambina. Anche quel particolare mi dice qualcosa. Ricordo nella mia vita di averlo già visto, di averlo già toccato, di averlo già regalato a qualcuno...quella N è proprio l'iniziale del mio nome.
-Jules!-
Lui fa un sorrisone.
-Ti ci è voluto un po' per ricordarti di me!-
Come ho fatto a non riconoscerlo immediatamente! Oh si, forse perché sono passati una cosa come quindici anni dall'ultima volta che ci siamo visti, eravamo bambini.
-Come sono stupida!-
Jules spinge nuovamente il drink sotto il mio naso, ma ora è davvero l'ultima cosa che mi importa.
Jules Bianchi, il mio Jules, il mio migliore amico delle elementari è qui davanti a me e non ho intenzione di farmi distrarre da qualcos'altro.
-Cosa ci fai qui?-
Mi appoggio al bancone, pronta alla conversazione e anche lui fa lo stesso.
-Sono tornato un paio di mesi fa e quando ho letto che Monica avrebbe aperto un locale tutto suo non ho resistito ed eccomi qui. Devo dire che l'ho riconosciuta subito quando ho letto il suo nome.-
Jules era anche amico stretto di Monica, per questo ha pensato di farle questa bella sorpresa.
-Tu invece? Come te la stai passando?-
Ripasso velocemente i quindici anni che Jules si è perso e constato che in realtà la mia vita è sempre stata molto monotona, magari fosse successo qualcosa di esaltante.
-Come mio solito...dove sei stato per tutti questi anni?-
Nella mia voce c'è una nota amara. Ho sempre amato la presenza di Jules, da bambini eravamo veramente legati e poi puff, sparito come se nulla fosse.
-In giro per il mondo a fare cose inutili.-
Oh mi immagino che cose inutili. Ricordo perfettamente che da bambino si dilettava con le cose sui kart e prevedo che il suo tour del mondo abbia proprio a che fare con questo.
-Hai tenuto questo ciondolo...-
Senza un motivo ben preciso allungo la mano verso il suo polso e rigiro tra le dita quel ciondolo con la N scritta a mano.
-Sì...mi hanno costretto a separarmi da te, ma non volevo farlo del tutto.-
Questo mi fa sorridere come una stupida. Pensare che io neanche l'ho riconosciuto.
-Vieni...balliamo.-
Jules mi prende per mano e mi trascina sulla pista da ballo. Non sono mai stata incline allo scatenarmi sulla pista da ballo, molto meglio rimanere al bancone a bere.
In pista la musica assordente mi trapana le orecchie fastidiosamente ed esito inizialmente a muovermi come una persona che sembra perlomeno normale; vedo che Jules invece si muove come se la pista da ballo fosse il suo habitat naturale.
-Dove hai imparato a ballare?-
Urlo per sovrastare la musica e in risposta ricevo un sorrisetto.
-Da nessuna parte, semplicemente sono stato a diverse feste.-
Ok mi sto seriamente domandando cosa abbia fatto tutti questi anni per andare a tante feste.
Balliamo per altri minuti, completamente ignari del tempo che scorre e quando ci leviamo dalla pista deve essere davvero tardi.
Abbiamo entrambi il fiatone a causa di quanto ci siamo scatenati poco prima e devo dire che nonostante non ami ballare mi sono divertita molto.
-Ti piacciono ancora le auto che raggiungono velocità impossibili?-
Inaspettatamente Jules mi pone quella domanda. Quando ero bambina era mia consuetudine affacciarmi dal balcone di casa per osservare le lussuose e rumorose macchina che popolavano il principato e questa ossessione la condividevo anche con Jules, ma mi stupisce molto che lui se ne sia ricordato.
Annuisco alla sua domanda e subito lui mi fa segno di seguirlo all'esterno.
Una volta nel parcheggio scruto ogni auto possibile cercando di capire quale possa essere la sua, l'ho capito che mi vuole far fare un giro su una di quelle auto pazzesche.
Si avvicina ad una rossa, una Ferrari per la precisione, e la apre facendo anche per salire; io rimango lì immobile come una statua e come una cretina.
-Avanti, ti accompagno a casa.-
Non me lo faccio ripete due volte e lo seguo salendo dalla parte del passeggero.
Accarezzo delicatamente la pelle che ricopre i sedili e quasi sussulto quando Jules accende il motore.
Per la prima volta nella mia vita sono salita davvero su una di quelle auto che bramavo da sopra il balcone.
Usciamo dal parcheggio e subito Jules inizia a sfrecciare per le strade di Montecarlo, tanto che delle volte ho anche il timore di stare per schiantarci.
Morirò. Morirò insieme ad un completo idiota. Sì, è questo quello che penso quando prende delle curve troppo velocemente o accelera a più non posso sui rettilinei. Ma se devo morire ora sono contenta di farlo con l'idiota che una volta amavo chiamare migliore amico.-----------------------
Beh allora ho deciso che non mi ridurrò più all'ultimo a scrivere una One Shot perché poi me ne pento e nulla eccone un'altra su Jules e spero vi sia piaciuta
-C❤️
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F1 - ONE SHOT [RICHIESTE CHIUSE]
FanfictionLE RICHIESTE SONO CHIUSE E se Charles Leclerc ti dedicasse tutte le sue vittorie? E se Daniel Ricciardo ti dimostrasse il suo amore facendoti continuamente scherzi senza senso? E se Lando Norris rinunciasse ad una vittoria online solo per farti feli...