Tu. Io. Coccole. Ora | Max Verstappen

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Dedicata a sugar9403
Spero ti piaccia💞



ATTENZIONE: "sequel" di Smettila di allontanare tutti | Max Verstappen



📍Montecarlo, Principato di Monaco

Sono giorni ormai che siamo rientrati dall'Olanda. Nulla è cambiato però: Max continua a fare l'indifferente e a pensare alle sue gare, io continuo con il mio tirocinio allo studio legale.
Non mentirò, ho sperato per un attimo che Victoria parlasse con Max e cercasse di spiegargli come mi sentivo e cose del genere.
Direte anche: perché non gli parli tu? Lo farei, se Max non mi evitasse ogni qual volta io tento di sollevare il discorso.
Scendo dall'auto, prendono la mia borsa e mi dirigo verso il palazzo che ospita lo studio legale.
Controllo per l'ultima volta il telefono, in cerca forse di qualche messaggio dolce e carino da parte di Max, ma so anche io di essere un'illusa.
Ripongo il telefono nella borsa ed entro nel palazzo.
L'ascensore sale velocemente fino al quindicesimo piano e nel frattempo mi sistemo il vestito.
Indosso un completo con tanto di gonna e camicia bianca sotto la giacca della stesso colore della gonna.
Ogni tanto mi chiedo perché io abbia deciso di fare proprio l'avvocato e in parte posso dire di averlo fatto per potermi vestire bene, con tanto di scarpe con i tacchi, sia in ufficio che in tribunale.
Le porte dell'ascensore si aprono e con la postura migliore che ho attraverso il corridoio principale dello studio e mi dirigo verso la stanza del mio capo.
-Buongiorno signor Leroy. Ha qualcosa di cui posso...-
-Per carità Gaia! Quante volte ancora devo dirti di chiamarmi David?!-
Ridacchio all'affermazione del mio capo. È proprio un tipo strano.
-Va bene...David...cosa hai per me oggi?-
Si alza dalla sedia sul quale è seduto e si avvicina a me chiudendosi l'ultimo bottone della giacca.
-È tutto sulla tua scrivania tesoro!-
Mi volto verso quello che per questi mesi è diventato il mio "ufficio" e sbuffo.
Con lui lo posso fare, l'ho capito fin da subito.
E comunque non è giusto che una tirocinante debba fare tutto il lavoro sporco.
Voglio dire: sono qui per imparare, no? Eppure devo controllare che tutti i clienti paghino regolarmente.
Tranne qualche volta ovviamente che sono andata in tribunale con il mio capo. Ma non è affatto andata come credevo...abbiamo perso. Ma questa è un'altra storia.
Sistemo la borsa sulla scrivania e dopo essermi seduta avvio il computer.
Non appena lo schermo si illumina, mi viene presentata una foto mia e di Max.
Sorrido istantaneamente. Eravamo piccoli, innocenti, spensierato e...innamorati.
Non che ora non lo siamo, per quanto mi riguarda ovviamente, ma ho notato delle differenze dai primi anni di liceo.
Distolgo subito lo sguardo dallo schermo per posarlo su tutte le cartelle ammassate sulla scrivania. Meglio iniziare o non ne verrò più fuori.

Come quasi ogni pausa pranzo, sono andata a pranzare con il mio capo, che da buon ficcanaso si è interessato della mia vita privata anche se io cerco sempre di essere molto vaga. Non amo esporre la mia vita privata alle persone e amo ancora meno far sapere che io e Max abbiamo dei problemi.
Mi sistemo nuovamente alla scrivania, dove per altro la montagna di cartelle non si è neanche dimezzata e mi rimetto al lavoro.
Digito, digito e ancora digito fino a che vengo sollevata dal mio stato di trance dal bip del mio cellulare.
Mi ci precipito sopra sperando e pregando che sia Max e questa volta la fortuna mi ha sorriso.

Tu. Io. Coccole. Ora.

Ok questo è strano, molto strano. Max non è un tipo da queste cose sdolcinate. E poi devo finire di lavorare: non posso andare dal mio capo e chiedere di uscire prima per una motivazione casuale.
O forse sì, potrei, anzi dovrei cogliere al volo questa dolcezza di Max e precipitarmi tra le sue braccia.
Mi mordo il labbro. Non so che fare. Voglio andare da Max, ma non voglio neanche rovinare il mio tirocinio...
Mi guardo intorno perplessa e finalmente deciso di alzarmi e dare dal mio capo.
-Signor...David, scusa, mi chiedevo se potessi per caso uscire prima...-
Il signor Leroy alza gli occhi da un fascicolo e mi fa un sorrisetto malizioso.
-Ma certo Gaia, vai pure dal tuo innamorato. Da quello che ho capito avete parecchie cose su cui discutere.-
Mi fa l'occhiolino e torna sulle scartoffie.
Come lo ha capito? Come ha capito che io e Max abbiamo infiniti problemi? Eppure sono stata vaga...forse è per questo che è un così bravo avvocato.
Ringrazio il mio capo e mi fiondo a casa.
Ora il mio unico pensiero è Max.

Spalanco la porta del nostro appartamento, lancio la borsa sul divano e mi levo le scarpe, quei tacchi odiosi.
-Max sono a...-
Non me ne rendo conto, che Max mi stringe tra le sue braccia.
-...casa...-
Mi stringe al suo petto. Mi bacia il collo. Mi bacia le guance. Le labbra. Tutto.
Mi sta spaventando, non l'ho mai visto fare così. Mai.
-Finalmente sei qui.-
-Max fermo! Che succede?-
Gli prendo il viso tra le mani e mi faccio guardare negli occhi. Non ci sto capendo nulla.
-Seguimi.-
Mi prende la mano e mi tira con lui verso il corridoio e quando credo che mi stia conducendo in camera, svoltiamo verso il bagno.
Li mi ferma, bloccando la porta.
-Chiudi gli occhi.-
Faccio come mi viene ordinato e vengo dolcemente spinta dentro la stanza.
Non oso aprire gli occhi fino a che non sento la voce di Max permettermi di farlo; delicatamente le mani di Max scivolano dalle mie spalle per tutta la mia schiena. Mi sfila la giacca e abbassa la zip della gonna, facendola scivolare a terra.
Faccio un sorrisetto e ridacchio sotto il tocco di Max.
-Max, cosa...?-
-Ssshh non dire niente.-
Anche la mia camicia è a terra ora e poi anche il reggiseno e gli slip fino a che sono completamente nuda.
-Aprili, ora.-
Lentamente sollevo le palpebre e noto che anche Max è senza vestiti, ma non è quello che al momento mi colpisce di più.
La vasca è piena d'acqua quasi fino all'orlo e nella stanza aleggia un'atmosfera molto romantica; ci sono addirittura le candele.
Stento a credere che Max abbia fatto tutto questo per me.
Max mi prende nuovamente la mano e mi tira insieme a lui nella vasca; prima di entrare però mi lego i capelli in modo da non bagnarli.
Entro in acqua e il contatto con l'acqua calda mi fa fare un gemito liberatorio.
Mi appoggio al petto di Max e subito vengo stretta nella sua morsa.
Mi bacia il collo e mi accarezza il ventre delicatamente e gemo ancora.
Cosa sta cercando di fare?
-Hai parlato con Victoria?-
Appoggio completamente la testa al petto e mi godo la serenità. È chiaro che sia così.
-...Io...-
Sorrido e gli bacio il petto.
-Va bene così Max. Era quello che volevo.-
Chiudo nuovamente gli occhi e lascio che siano le sue carezze a cullarmi.
-Gaia...io...vorrei parlare di una cosa...-
-Dimmi.-
Sento che si muove sotto di me, ma dopo le mie parole non sento più nulla.
Così apro gli occhi e resto decisamente spiazzata.
Sta fissando una scatolina blu, nella quale si trova un anello fantastico, con tanto di diamante gigante e super costoso.
No non può essere.
-Sposiamoci...-
Mi stacco dal petto di Max e lo guardo boccheggiante. Mi ha colto davvero di sorpresa e non saprei davvero che dire.
-Max io...-
-Ti prego, Gaia. Mi hai salvato, non sto scherzando. Mi hai salvato dalla tossicità di mio padre, da tutto ciò che mi faceva male. Stiamo insieme da anni ormai e se non ci siamo mai lasciati nonostante le litigate ci sarà un motivo e...-
-Sì, Max. Voglio sposarti.-
Immediatamente si zittisce e mi scruta. In silenzio rimane a bocca aperta e io non posso fare a meno di baciarlo.
Non mi importa se la sua mano è bagnata, adoro quando ci baciamo e mi stringe i capelli spingendomi a stare incollata a lui.
Quando ci stacchiamo sollevo la mano sinistra perché noto che Max ha tolto l'anello dalla scatolina.
Me lo infila e quasi mi metto a piangere.
Il matrimonio è sempre stato un mio sogno e ora non mi sembra neanche vero.
-Ti amo Gaia!-
-Nonostante tutto, anche io Max!-

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Fineeeeeee.
E niente allora anche questa mini storia su Max è finita e devo dire che un po' mi dispiace. Ci ho messo secoli a scrivere queste One Shot, non vi mento, ma mi piace molto il risultato e spero che siano piaciute anche a sugar9403 !!!
Ci si vede alla prossimaaaa
-C❤️

F1 - ONE SHOT [RICHIESTE CHIUSE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora