[Ewan]
Quando sentii la porta di casa aprirsi mi preoccupai.
Eravamo tutti lì tranne Sofia ma non era possibile che fosse tornata. Di solito bisognava andare a prenderla con la forza in ospedale e convincerla a tornare a casa solo ed esclusivamente se c'era qualcuno di noi con Fabio.
Mi diressi all'entrata e trovai Sofia pallida sorretta dall'uomo che avevo capito essere il nonno di Fabio.
Nessuno di noi, tranne Sofia, aveva avuto modo di parlare o rapportarci con Szilard Senior. Quindi era la prima volta che riuscivo a vederlo non da lontano.- Sofia...che succede? - chiesi andando da lei e prendendola dalle braccia dell'uomo.
- Niente - rispose lei - Sono solo stanca -
La guardai. Non ne ero poi molto convinto.
Guardai l'uomo che avevo di fronte cercando una qualche risposta, sperando che almeno lui mi degnasse di una risposta.
- Ha rimesso - mi disse infatti.
- Cosa? - chiesi preoccupato - Non è niente -
Lei si strinse nelle spalle.
Poi si spostò da me per andare verso la sua stanza e scossi il capo, preoccupato.- In ospedale...non c'è nessuno? - chiesi.
- I miei uomini. Voglio assicurarmi che stia bene prima di tornare da mio nipote - mi disse.
Proprio in quel momento arrivò Lidia che ci guardò confusa.
- Che succede? - chiese.
Non feci in tempo a risponderle che sentimmo Sofia tossire e Lidia si allarmò correndo nella sua direzione.
- Ci occupiamo noi di lei - dissi - Grazie per averla riportata -
Szilard Senior annuì.
- Fatemi sapere come sta -
- Certo, oggi viene qualcun'altro di noi - risposi.
- A più tardi allora - disse per poi andarsene.
Andai dove era andata Lidia, nel bagno, per assicurarmi che stava andando tutto bene anche se sapevo che non era così.
Sofia era in ginocchio sul pavimento e stava vomitando l'anima mentre Lidia le teneva i capelli.
- A casa - stava dicendo la mia finalmente ragazza - Quando dico che devi stare a casa, dannazione! -
- Che succede? - chiese Karl.
- Sofia! - esclamò Chloe.
- Sto... bene - rispose Sofia alzandosi.
Lidia l'aiutò ma lei la scansò, andò al lavandino e si sciacquò bocca e viso.
- Lasciatemi stare, sto bene - disse poi per allontanarsi e uscire dal bagno.
Ci fece spostare e se ne andò in camera sua chiudendoci fuori.
***
[Lidia]
Attraversai la stanza per l'ennesima volta ed Ewan sospirò.
- È solo... agitata? - disse il mio ragazzo.
Quasi non riuscivo a credere che io e lui avevamo deposto l'ascia da guerra e avevamo deciso di metterci insieme.
Ancora avevo dei seri dubbi sulla decisione un po' avventata che avevo preso ma alla fine se avevamo imparato una lezione dall'incidente di Fabio era che il tempo era prezioso e disgraziato.Non aveva senso continuare ad odiare Ewan per una cosa sbagliata che aveva detto. Alla fine aveva cercando anche di farsi perdonare più e poi volte.
Tanto valeva che mi mettevo con lui, anche perché Ewan McAlister mi piaceva.Il problema principale adesso era che stavo impazzendo di preoccupazione per Sofia.
Non ci bastava solo Fabio ricoverato in ospedale ma anche la sua ragazza che vomitava l'anima.- Agitata? - chiesi rispondendo finalmente ad Ewan - Quando è agitato non rimette così! -
- E che vuoi fare? - mi chiese l'inglese.
Mi lasciai cadere sul divano al suo fianco e poggiai la testa sulla sua spalla.
La sua era una bella domanda.
Non lo sapevo nemmeno io.- Non ne ho idea - risposi infatti - Non saprei che cosa fare -
- Let's call a doctor? -
Scossi il capo.
Non serviva a nulla chiamare un dottore. Se Sofia non voleva farsi visitare non l'avrebbe fatto. Potevamo anche sbatterci per terra.- Proviamo solo...a darle tempo - dissi alla fine - Forse hai ragione tu è solo agitata -
Ewan annuì poi voltò la testa e mi lasciò un bacio sulle labbra. Risposi subito perché ne avevo bisogno, anche se non lo davamo a vedere avevamo tutti bisogno di un contatto. La nostra forza era dettata dal fatto di essere uniti di contare gli uni sugli altri.
Non ce n'è eravamo resi conto prima perché non avevamo avuto occasione ma a forza di vivere insieme sotto lo stesso tetto avevamo imparato a vivere in questo modo.- Andrà bene - disse Ewan stringendomi a sé - Andrà bene -
Non ne ero sicura ma almeno le sue parole contavano qualcosa, meglio del silenzio assoluto.
***
[Karl]
- Secondo me dovevi farti vedere da un dottore - dissi guardando Sofia seduta sul suo letto mentre cercava qualcosa nella borsa.
Chloe era al suo fianco e cercava di attirare la sua attenzione per parlare, per capire che cosa potevamo fare per lei.
- Non mi serve nessuna visita medica Karl - mi rispose Sofia.
- Non puoi dirlo! - esclamai - Non puoi far finta di nulla! -
Lei alzò finalmente lo sguardo e mi fulminò.
- Non sto facendo finta di nulla - mi rispose acida.
Quasi quasi mi sembrava di vedere Fabio in quel momento.
Temevamo tutti che Sofia potesse sentirsi male per la situazione del suo fidanzato. Però aveva questi strani sbalzi che non capivamo: momenti di crollo vero e proprio e altri in cui sembrava avere il controllo della situazione meglio di tutti noi messi insieme.
Sospirai.
E lei cacciò un'agendina dalla borsa, probabilmente quella che stava cercando da prima.
L'aprì lesse e sospiró, passandosi le mani nei capelli.- Sofia pensaci dobbiamo... - dissi ma lei mi interruppe.
- Io so che cos'ho - disse - O almeno penso di saperlo -
Poi guardò Chloe mostrandole ciò che c'era sull'agenda e lei sgranò gli occhi...
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Coinquilini (Wattys2021)
FanfictionConoscete "La ragazza Drago" di Licia Troisi? Anche se non la conoscete non importa! Era solo per precisare che si tratta di una Fanfiction, che non c'entra nulla con il romanzo e per spiegare che l'unica cosa che prenderò dal libro saranno solo i...