Capitolo 5

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[Karl]

Dire che Chloe mi era simpatica era poco.
Passavamo tutto il tempo insieme, io gli stavo imparando l'italiano ed ero l'unico a capirla oltre suo fratello e Fabio, ma Fabio era un caso a sè, e andava d'accordo solo con Sofia, anche troppo.

Ogni tanto parlava con il ragazzo ungherese, ma poco, diceva che Fabio la metteva in soggezione. E la capivo benissimo. Inquietava anche me!
Lui aveva quello sguardo che incuteva timore e poi c'era da considerare che il nero dei suoi occhi non aiutava molto.

E fu proprio Fabio ad entrare in camera mia.

- C'è Chloe? - mi chiese senza troppi giri di parole.

Spiccio come al solito!

- Perché la cerchi? Non pensavo fosse il tuo tipo - risposi facendomi prendere da una morsa di gelosia.

Il che era un problema.
Avevo l'autostima sotto ai piedi e mi ero preso una cotta per Chloe.

Non potevo farci nulla, Fabio era decisamente più bello di me, molto più bello di me. E non aveva problemi a trovare una ragazza o a farla cadere ai suoi piedi.
Quindi scusate se mi facevo prendere dalla gelosia davanti a lui.

- Non è il mio tipo, quattrocchi! Non fare il geloso - mi disse con un sorriso strafottente.

- Non faccio il geloso! - esclamai - E poi Chloe non è così diversa da Sofia, caratterialmente sono simili -

Fabio mi lanciò un'occhiataccia.

- Non guardarmi così Szilard! È un mese che viviamo sotto lo stesso tetto! -

Lui sbuffò e si passò una mano tra i capelli.

- Comunque, la cercavo perché mi aveva chiesto se potevo prendergli una cosa all'università, degli appunti perché ha saltato la lezione di qualche giorno fa e visto che abbiamo lo stesso professore mi aveva chiesto se potevo procurarglieli - mi spiegò

- È uscita con Ewan e Lidia - risposi - Dovrebbe tornare tra poco -

- Ok - mi disse e fece per uscire.

- Se cerchi Sofia è in giardino - dissi.

Lo sentii imprecare, in italiano e sorrisi.

Grazie a Dio, a forza di passare del tempo con noi, sembrava aver cominciato ad abbandonare la sua lingua madre.

Riportai l'attenzione sui miei progetti, dovevo recuperare alcuni lavori che avevo trascurato per un altro.

Mi ero detto che l'avrei recuperati senza problemi, ma a quanto pareva mi ero sbagliato. Erano più complicati di quanto pensavo.

Se Chloe fosse stata qui mi avrebbe sicuramente aiutato, anche se non ci capiva nulla di fisica.
Però almeno mi avrebbe dato compagnia e si sarebbe mostrata interessata a quello che avrei spiegato.

Si, dovevo ammetterlo, Chloe mi piaceva ma...era complicato e come avevo già detto in precedenza mi sentivo inferiore rispetto ad altri ragazzi della mia età e avevo paura che Chloe mi vedesse solo come un amico un tantino pesante.

Mi sistemai gli occhiali e ripresi il mio lavoro, scacciando i miei tetri pensieri.

                              ***
[Sofia]

La prima cosa che sentii fu il suono di un cellulare, poi uno sbuffo e mi voltai, distogliendo l'attenzione dalle piante che stavo sistemando.

Fabio era sulla scalinata e fissava male il suo telefono.

- Mi ez? - chiese rispondendo di mala voglia.

- Azt montdtad hogy màr nem fogsz megtörni -

Pausa.

- Kitörtel -

Sbuffò di nuovo e prese e scendere le scale.

- Nem akarlak itt, ne aggòdj -

Si fermò davanti a me e alzò gli occhi al cielo.

- Fasz - borbottò e chiuse il telefono.

- Chi hai mandato all'altro paese? - gli chiesi

Ormai stavo cominciando a capire qualche parola nella sua lingua.

Mi guardò per un attimo.

- Mio padre - rispose.

- Ah - risposi - Non andate d'accordo? -

Scosse il capo e si sedette sulla panchina che stava sul vialetto.
Mi fece cenno di sedermi al suo fianco e obbedii.

Fabio non parlava mai di sé stesso e a quanto pareva quel giorno sembrava intenzionato a farlo e io l'avrei ascoltato.

Prese le sigarette e se ne accese una.

Era proprio un pessimo vizio il suo.

Ormai non serviva più nemmeno chiedere, e poi almeno fumava di meno. Gli presi la sigaretta dalle labbra e feci un paio di tiri.
L'attimo dopo la prese dalle mie, accarezzandomi, per sbaglio, le labbra e mandando il mio cervello è il mio corpo in tilt.

Quel ragazzo mi mandava completamente nel panico.
Soprattutto quando aveva questi repentini cambiamenti d'umore.
Quando se ne accorse sorrise e mi passò un braccio intorno alle spalle.

- Sei bella quando arrossisci - mi sussurrò nell'orecchio - Mi fai impazzire quando le tue guance diventano rosse -

Ottenne esattamente quello che voleva: diventai ancora più rossa e sentii il battito del mio cuore impazzire.

Mi ero presa una bella cotta per quel ragazzo scontroso e pieno di mistero.
E non capivo se lui l'aveva capito e lo faceva apposta oppure si comportava in quel modo per il gusto di farlo.

- Al diavolo - borbottò poi.

Gettò la sigaretta lontano e mi prese il mento tra l'indice e il pollice, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Si avvicinò pericolosamente alle mie labbra e il suo cellulare squillò di nuovo.

Mi lasciò andare e io ripresi a respirare normalmente.
Prese il telefono, lo guardò, si alzò e lo lanciò lontano.

- Ma...cosa hai fatto? - chiesi scioccata.

Le emozioni che avevo provato erano sparite guardando Fabio che se la prendeva con il cellulare.

- Mi disturbava - rispose scrollando le spalle.

- Sei ubriaco! - esclamai.

Quando prima si era avvicinato avevo sentito puzza di alcool.
E adesso ne ero sicura.

Si sedette di nuovo e riprese quello che aveva interrotto: mi afferrò per la nuca e, senza darmi tempo per reagire, poggiò le labbra sulle mie.

Si staccò quasi subito e lo guardai scioccata.

- Tanto lo sapevano tutti - mi rispose.

Rimasi a bocca aperta mentre le mie guance continuavano ad andare a fuoco.

L'aveva fatto sul serio?!

Ne avevo la certezza, quando gli sarebbe passata la sbronza se ne sarebbe pentito.

E come minimo non mi avrebbe più guardata in faccia.

- Ho sonno - borbottò.

Poggiò la testa sulla mia spalla e chiuse gli occhi.

- Tu hai sonno...io ho bisogno di uno psicologo se ti resto vicino - sussurrai sperando che non mi avesse sentito.

Angolo me:

Nuovo capitolo!

Per chi non l'avesse capito ho un debole per la coppia Sofia&Fabio, ma che ci posso fare!

Andando avanti proverò a dare spazio anche alle altre coppie ma non vi prometto nulla.

Al prossimo capitolo!

Coinquilini (Wattys2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora