Capitolo 17

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Attenzione: linguaggio e scene esplicite.

[Chloe]

Entrai in camera di Sofia senza bussare.
Non lo avevo mai fatto perché lei mi aveva detto che non era necessario farlo ma me ne pentii all'istante.

Sofia non era sola, proprio per niente!

Era seduta sul suo letto, con solo il lenzuolo a coprirla. Con lei c'era Fabio, poggiato alla finestra con una sigaretta in mano. NUDO!

Feci dietrofront e chiusi la porta di scatto.
Imbarazzata.

Non era la prima volta che mi capitava una cosa simile, mio fratello era un maledetto dongiovanni e le ragazze non mancavano mai in camera sua. Più di una volta l'avevo visto in queste situazioni ma...

...ma Fabio e Sofia non erano mio fratello e le sue conquiste!

La porta si aprì e una Sofia completamente rossa in viso e con addosso una felpa di Fabio uscì dalla sua camera, chiudendosi la porta alle spalle.

- S...sei...tornata - balbettò le rossa.

- Scusa! - esclamai portandomi le mani davanti agli occhi - Mi avevi detto che potevo entrare sempre e...what an embarrassment! What a fool! -

- Non importa, tranquilla - mi disse lei con un sorriso - Avremmo dovuto chiudere a chiave -

La guardai scoprendo un solo occhio. Non sarei mai più riuscita a guardarla in faccia.

E nemmeno Fabio!

- Come mai sei qui? - chiese - Non dovevate tornare allla fine delle vacanze? -

Era brava a cambiare discorso e a non parlare delle sue cose.

- Si ma...abbiamo preferito tornare prima - risposi.

Il mio italiano continuava a fare abbastanza schifo ma Sofia riusciva a capirmi.

- Be' passeremo Capodanno tutti insieme allora! Menomale! - disse lei tirando giù la maglietta di Fabio.

Era evidente che fosse in imbarazzo e io non stavo facendo altro che complicare le cose. Mi sentivo un tantino di troppo.

- Ewan? - chiese poi Sofia.

- In camera - risposi.

Mi allontanai da lei per andare nella mia stanza.

- Chloe? - mi chiamò.

- Ti serviva qualcosa? -

- Mh...no niente d'importante -

Mi ero dimenticata quello che dovevo dirle appena avevo assistito alla scena che si era presentata ai miei occhi.

Per mia fortuna non li avevo colti sul fatto, altrimenti sarebbe stato ancora più imbarazzante di così.

                             ***

[Sofia]

Rientrai in camera mia con il volto che andava a fuoco.

Fabio mi guardava. Tranquillamente poggiato al cornicione della finestra, si rigirava la sigaretta tra le dita come se niente fosse, come se non fosse completamente nudo davanti ai miei occhi.

Non si era preso nemmeno la briga di mettersi i boxer!

- Potresti che so...coprirti? - chiesi.

- Fino a poco fa non ti dava fastidio - disse facendomi un sorriso e inclinando il capo.

Non potei fare a meno di seguire le linee del suo corpo. Mi veniva letteralmente l'acquoilina in bocca a guardarlo e il mio corpo andava a fuoco al pensiero di quello che avevamo fatto fino a mezz'ora prima.

Se Chloe fosse entrata prima...non volevo nemmeno pensarci!

Fabio poggiò la sigaretta sulla scrivania. Non l'aveva accesa, aveva solo giocato con quell'affare.
Si sedette sul letto, si stese e si coprì con il lenzuolo fino a alla vita, portò le mani dietro alla nuca e mi guardò.

- Togliti quella dannata maglietta e vieni qui - mi ordinò.

Tentennai. Non ero molto propensa, il momento di per sè era stato spezzato e adesso mi sentivo in imbarazzo a stare con lui senza nulla addosso.

Si tolse il lenzuolo addosso spingendomi a coprirmi il viso.

- Vieni qui - disse.

Questa volta indicando il suo corpo.

Sbuffai ripensando a quello che avevamo fatto. Poi mi decisi.

Mi tolsi la maglietta e mi avvicinai, sedendomi sulla sua pancia. Lui sbuffò stringendomi le cosce tra le sue mani.

- Più giù, dovevi sederti più giù - dichiarò con sguardo cupo.

Non riuscii a non trattenermi dal ridere e mi piegai in avanti per baciarlo sulle labbra.
Inserí la lingua nella mia bocca in un attimo e non potei fare a meno di soddisfarlo.
Mi spostai con il bacino e mi misi dove voleva lui.
Fabio gemette e mi strinse le cosce ancora di più facendomi sfuggire un gridolino.

- Cavalcami - mi ringhiò nell'orecchio.

Trattenni il fiato quando sentii la sua erezione premere sulla mia intimità.

- Cavolo Fabio... - ansimai.

Lui non mi ascoltò minimamente e mise una mano tra le mie gambe facendomi mordere il labbro per non farmi gemere.

- L'università è molto più interessante adesso - borbottò con lussuria.

Scossi il capo. Gli presi le mani e le intrecciai alle mie.
Mi sollevai sul suo bacino e scivolai sul suo membro. Fabio trattenne il fiato.

Sorrisi soddisfatta e presi a muovermi facendo forza sulle sue mani.

- Piano... - mormorò con voce tirata.

Come se fosse facile!
Sentivo già la mia corda interiore spezzarsi. Sarei venuta in un attimo e volevo che venisse prima lui.

Aumentai il ritmo, ignorandolo e Fabio diede una testata al muro vicino al cuscino.

Adoravo quando riuscivo a controllarlo a mio piacimento.

- COSA CAZZO SIGNIFICA! SAREBBE COLPA MIA! - urlò la voce di Lidia facendomi bloccare.

Fabio sgranò gli occhi e mi guardò a bocca aperta.

Guardai la porta alle mie spalle, preoccupata.
Che diavolo stava succedendo?

Il mio ragazzo attirò la mia attenzione muovendo il bacino in alto.

- Dopo - dichiarò ansimante - Giuro che se mi lasci così... -

No, non l'avrei mai fatto.

Ripresi il ritmo e andai sempre più veloce finché non sentii tremare il mio corpo, Fabio si irrigidí e si mise seduto facilitando la cosa. Mi baciò con impeto e raggiungemmo l'orgasmo insieme.

Lui ricadè sul materasso e io sopra di lui.

- Cinque minuti - disse con il fiato mozzato - Cinque minuti e andiamo a vedere -

Il suo battito era impazzito e il mio non era da meno.

Non mi restò altro che annuire.

Coinquilini (Wattys2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora