Capitolo 20.

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Mia zia Bellatrix ha osato toccarmi.
Mio padre è furioso.
Mia madre cerca di proteggermi, ma stranamente, pare voglia proteggere di più Ginny.

Prendo il mio cellulare e le scrivo un messaggio.
Draco: Ciao piccola, buongiorno. Mi manchi, non vedo l'ora di rivederti.

La sua risposta non tarda ad arrivare, per fortuna.
Ginny: buongiorno raggio di sole, mi manchi anche tu, a presto, te lo prometto.

Non nego che sono preoccupatissimo per lei, ma mi manca, ho bisogno di vederla per assicurarmi che stia bene.

Vado a fare una doccia al volo e vado a lezione, il professor Piton non tollererebbe un'altra assenza, non da parte mia.

"Malfoy, come sta?" mi chiede non appena entro in aula, mi giro intorno e si alza un boato tra fischi e applausi.
"Bentornato Draco" mi dicono alcuni di loro.
"Sto bene professore, grazie" vado a sedermi accanto al mio migliore amico che non aspettava altro.
"Ci hai fatto prendere uno bello spavento - mi da una pacca sulla spalla - ma l'importante è che tu sia qui ora"
Gli sorrido, anche io sono felice di esserci.

A fine lezione ci raggiunge anche Daphne, ovviamente con un cesto pieno zeppo di dolci.
"Daph devi sfamare l'intero corpo studentesco?" rido nel vederla già con la bocca piena.
"No, solo per noi tre, dobbiamo festeggiare"
"Oh... cosa?" le chiedo confuso
"Il tuo ritorno idiota" mi da una spinta amichevole sulla spalla e ci invita ad andare in camera sua
"Qui nessuno ci disturberà, ho rubato queste torte in cucina, mi uccideranno le cuoche" ride mentre prende un'altra fetta di torta
Blaise la guarda divertito e poi le sorride
"Sei sempre la solita" dice scuotendo la testa
"Attento come parli o finisci come il nostro Draco" ormai perso a mangiare le ciambelle.


Sono passate tre ore e sono state tre ore bellissime, con la spensieratezza di Daphne e la
risata di Blaise.

Il mio pensiero era rivolto costantemente a Ginny però, chissà cosa sta facendo.

"Ragazzi, vado a fare una telefonata" mi allontano verso la sala comune dei serpeverde e lei è lì, merda.

"Draco!" mi guarda con un sorriso infame.
"Zia" le dico freddo, puntando il mio sguardo ghiacciato, pieno di odio, su di lei.
"Vedo che ti sei ripreso bene" è sarcastica, lei è sempre così dannatamente sarcastica e anche fastidiosa.

"Cosa vuoi?"
"Che torni in te STUPIDO"
"Io sono questo!"
"Sei un rammollito, ecco cosa sei"
Ecco di nuovo la sua bacchetta contro di me
"Expelliarmus" riesco a dire, la sua bacchetta volta dall'altra parte della sala comune.

Il suo sguardo si pietrifica.

"Cosa succede zia Bellatrix?"
"TU, stupido ragazzino, come osi?"
Le scoppio a ridere in faccia, non mi fa più paura. Non dopo tutta la forza che mi hanno trasmesso i miei genitori, Ginny e i miei amici.
"Draco smettila" urla
"Sta zitta! Strega" mi avvicino a lei con tutta la rabbia che ho in corpo
"Sei la peggiore della famiglia" le ricordo
"Non osare parlarmi così, ricordati chi sono" cerca di farsi grande

Rido.

"Una fallita" le ripeto a pochi centimetri dall'orecchio.
"Sono tua zia"
Le pinto la bacchetta contro, a pochi centimetri dal suo viso "una zia fallita" le sussurro di nuovo.
"I tuoi non saranno contenti di questo"
"I miei saranno fieri di questo" la correggo

Mentre le punto la bacchetta contro, sento una voce alle mie spalle che mi riporta per qualche secondo alla realtà, giusto il tempo di capire chi è.

"Draco tu non sei come lei" urla.
"Ginny vattene" le dico senza guardarla
"No, Draco non farlo"
"Ma che cazzo dici Ginny" le parlo senza distogliere lo sguardo da mia zia.
"Tu non sei come lei" ripete

"Dray... ti prego" la sua voce comincia a tremare.

Mi volto un istante verso di lei "VA' VIA" le ordino. Il mio sguardo è colmo di rabbia, la spavento, fa qualche passo indietro e corre via.

Dopo poco la sala comune si riempie di dissennatori, di professori e alunni.
Ginny è lì che mi prega con lo sguardo di calmarmi.

"Bellatrix sei in trappola" la voce di mia madre risuona nel silenzio.
"Oh ci siete proprio tutti" mi guardo intorno, i Weasley, la mia famiglia. Proprio tutti.

"Vi ucciderò, uno ad uno" dice guardandoci in fila. Mentre i dissennatori la circondano.
"Signorina Lestrange - Molly richiama la sua attenzione - cercava questa?" dice spezzandole la bacchetta in un attimo.

Le sue urla risuonano ancora nella sala comune mentre la portano via, tutto sembra essere finito.
Resto immobile, con lo sguardo perso nel vuoto.
"Draco" mio padre si avvicina a me lentamente, toccandomi la spalla "hai fatto un buon lavoro" mi dice per poi smaterializzarsi nel nulla.

"Era una trappola figliolo, l'abbiamo mandata noi qui e abbiamo mandato i dissennatori con l'aiuto di Silente e tutti i professori" mi spiega mia madre.
"Sono stato la vostra esca insomma" mi rendo conto di essere stato usato
"Beh, in un certo senso si, Ginny non sapeva nulla, ti avrebbe impedito di incontrarla se avesse saputo"
"Oh... va beh non importa, ora è finita"
"Sono fiera di te figliolo, lo sarei ancora di più se tu andassi a chiarire con Ginny"
Mi saluta e va via anche lei, come mio padre.

Mi sdraio sul letto e ripenso a tutto, nei miei dettagli e quando arriva il momento delle parole che le ho detto...
Oh cazzo, Ginny.

𝙸 𝚕𝚘𝚟𝚎 𝚝𝚑𝚎 𝚠𝚊𝚢 𝚢𝚘𝚞 𝚕𝚒𝚎 .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora