TWENTY NINE

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I ragazzi erano andati via, ed io e Lou stavamo togliendo i cartoni di pizza ormai vuoti dal tavolo.

Eravamo silenziosi, non perché ci fosse imbarazzo o altro di simile, ma semplicemente perché c'eravamo già detti tutto.

Non avevamo parlato in modo chiaro, o perlomeno sì, ma non avevamo definito cosa fossimo.

Era chiaro che la nostra relazione non si fermava ad un'amicizia, e questo valeva per entrambi.

Io non vedevo l'ora passasse la settimana restante, per andare a provare la canzone.

Chissà se avrebbe riscosso successo...

"Tutto bene?" disse Lou, gettando l'ultima lattina di coca-cola nella spazzatura.

"Oh, sì. Tu?" chiesi.

"Magnificamente." disse sorridendo.

Si avvicinò e mi prese per i fianchi.

Avvolsi le mani attorno al suo collo.

"Lou?" chiesi.

"Dimmi Haz."

"Posso chiederti una cosa?"

"E' ciò che hai appena fatto." disse uscendo la lingua, in modo dispettoso.

"Dai! Sono serio." dissi ridacchiando.

"Spara." disse, guardandomi dritto negli occhi.

C'era aria di leggerezza, e non mi andava di interrompere quel momento così pacifico.

Ma non potevo fare a meno di sapere la verità.

"Perché eri arrabbiato con me?" chiesi.

"Beh..." lo vidi in difficoltà.

"S-se non vuoi dirmelo non fa niente." dissi.

Ecco, grande Harry!

"In realtà non ero arrabbiato con te." sospirò.

Come no?

"M-ma tu mi hai... praticamente ignorato per giorni." dissi, un po' sconvolto dalla sua confessione.

"Sì. Lo so. Ma in realtà ero arrabbiato con me stesso, non con te." disse lui cambiando totalmente espressione.

Si staccò delicatamente da me.

Temevo il peggio.

"Perché?" chiesi ancora, toccandomi i fianchi con le mani, sul punto in cui fino a poco prima mi cingeva lui.

"Beh Harry... nonostante adesso io sia qua con te, il mio pensiero rimane sempre uno." disse, voltandosi dal lato opposto, cominciando a smanettare con qualcosa che si trovava sul tavolo.

"Ovvero?" chiesi, preoccupato.

"Tu meriti molto di meglio. Hai visto quante belle ragazze ti vengono dietro? Per non parlare dei ragazzi." disse, chinando lievemente la testa.

Lo afferrai per un braccio, facendolo voltare verso di me, e riposi le sue mani dove si trovavano fino a qualche minuto prima, dopodichè gli afferrai il viso e lo costrinsi a guardarmi dritto negli occhi.

Mi guardò con aria confusa.

"A me non importa delle belle ragazze o dei bei ragazzi. Io voglio te Louis, ti voglio con tutto me stesso e non ci sarà mai persona che vorrò di più per il resto della mia vita, anche se le nostre strade si divideranno, anche se staremo lontani, anche ai poli opposti della terra. Tu sei la persona che io non dimenticherò mai." dissi, guardandolo negli occhi.

I suoi occhi divennero lucidi.

Mi stampò un bacio a fior di labbra.

Delicato come il più prezioso dei fiori.

They Don't Know About Us|| Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora