Cap. 20

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T/n pov

La primavera era sbocciata, ovunque vi era profumo di fiori e di vita.
Io, pochi giorni prima della nuova riunione degli Hashira, mi trovavo in missione con Mitsuri Kanroji, il Pilastro dell'Amore.
Quell'incarico non era stato troppo faticoso; e con lei, una volta superata la sua timidezza, fu anche molto piacevole.
Avevamo appena concluso la missione: essa si era svolta nella città di Harugasumi, una città molto conosciuta per i bellissimi alberi di ciliegio che fiorivano in primavera.
Essa distava almeno cinque giorni di viaggio da casa mia, quindi prima di tornare me la presi con comoda.
Mitsuri era già partita un girono prima di me; io, invece, avevo aspettato un giorno in più per ammirare la bellissim città.
In quel momento stavo mangiando un onigiri seduta su una panchina mentre ammiravo il magnifico paesaggio intorno a me, quando all'improvviso nel cielo si increspò una figura nera che atterrò sul mio braccio: era un corvo, ma non il mio; lo accarezzai.
T/n: "Che succede? Ho un'altra missione?" come se me la fossi chiamata il corvo gracchiò agitato.
Kasugai (nome corvo): "Devi andare al monte Natagumo, serve supporto, un'intera squadra di ammazza demoni è stata sterminata. Probabilmente è presente una delle Dodici Lune"
Mi alzai di scatto. Dovevo sbrigarmi. Probabilmente ero stata chiamata come supporto perché il monte Natagumo (letteralmente "monte dei ragni") non era molto distante da dove ero io, anzi in realtà distava pochissimo, lo avrei raggiunto entro sera.

Skip time

Mi ero mossa il più velocemente possibile, non avevo scritto neanche a casa. Come previsto arrivai verso il tramonto, anche se sembrava fosse già notte: tutt'intorno alla montagna c'era una nebbia fastidiosa e il cielo era coperto.
Avevo il viso rivolto verso il monte, lo guardai bene, tutto era silenzioso persino l'aria; improvvisamente alle mie spalle avvertì qualcuno.
Mi girai senza abbassare la guardia; vidi avvicinarsi a me un Tomioka, visibilmente innervosito, e Shinobu, la quale lo stava evidentemente stuzzicando.
Dietro di loro v'erano altre persone che non riconobbi.
Appena mi notarono si fecero subito al mio fianco.
Shinobu: "Che sorpresa vederti qui T/n-chan, anche tu eri da queste parti ed hai ricevuto una lettera di soccorso?" annuì lievemente e guardai le persone alle spalle dei due Pilastri.
Shinobu: "Ah loro? Sono la squadra medica, se ci sono ancora dei feriti potremmo curarli" annuì di nuovo.
Ci addentrammo nella foresta della montagna, quello che trovammo furono solo cadaveri.
Shinobu: "Conoscevate qualcuno di questi demon slayer? Almeno in quest'area non sembrano esserci sopravvissuti. Siamo stati informati che molti nuovi Mizunoto si erano uniti alla battaglia per combattere questi demoni, ma potrebbero essere tutti morti"
Tomioka: "Andiamo" li seguì senza fiatare.
Mentre correvamo il cielo si aprì mostrando alla notte scura i limpidi raggi lunari.
Shinobu: "Non è una bella luna?"
I due Pilastri si distaccarono un po' da me per parlare da soli anche se non fu molto utile perché riuscì comunque a capire perfettamente quello che si stavano dicendo.
Shinobu: "Visto che ci hanno assegnato questa missione a noi tre, cerchiamo noi due di andare d'accordo no, Tomioka?"
Tomioka: "La mia unica preoccupazione è quella di uccidere i demoni"
Shinobu: "Come sei freddo" mi avvicinai.
Shinobu: "Beh che ne dite di separarci da questo punto? Per coprire più terreno" annuì.
Shinobu: "Procederò verso ovest"
Tomioka: "Molto bene"
Noi due continuammo per dritto.

Skip time

Io e Tomioka stavamo correndo tra gli alberi.
T/n: "Spero non ti dispiaccia che ci sia anche io" lo guardai.
Lui non si voltò rispose solo un calmo e pacato.
Tomioka: "Mi fido della tua abilità nel combattimento" sorrisi.
In quel momento sentimmo un urlo di dolore.
T/n: "Sbrighiamoci" dissi tra i denti.
Vidi un demone grandissimo, aveva la testa di ragno e, con le sue possenti mani, stava per stritolare la testa di un umano con la maschera da cinghiale. Tomioka mi anticipò di poco, tranciò il braccio del demone che stava reggendo il ragazzo e subito dopo l'altro. Io non persi tempo, presi ancora più velocita e rotazione, Undicesimo kata: Luna.
In un secondo tagliai la testa del demone.
Mi voltai per vedere se il giovane stava bene, aveva evidenti ferite, ma non era morto.
Il ragazzo cinghiale ci guardò con ammirazione, Tomioka lo ignorò. Ci voltammo per andarcene.
??: "Fermi un attimo, voi avete battuto quel mostro delle Dodici Lune, io ora batterò voi così sarò il più forte!"
T/n: "Non ha senso e sei anche ferito gravemente"
Tipo cinghiale: "Sono due graffi, forza combattete! Che idea geniale"
Tomioka: "Vai ad allenarti di più" tagliente e gelido come al solito, ma giusto. Il tipo per un momento sembrò spiazzato poi sclerò.
Tomioka: "Per giunta quello non era una delle Dodici Lune"
Tipo cinghiale: "Certo che lo era, me lo ha detto Tanjiro, io stavo solo ripetendo la sua informazione!"

IL PILASTRO DELLE STELLE // Tomioka x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora