capitolo 28
Harry's pov
"ciao Hazzaa, mi sei mancato tantoo" disse abbracciandomi "ma, che ci fai qui?" domandai stringendo ancora di più la presa, "volevo farvi una sorpresa e sembra che sia andata bene" oh si, era andata proprio bene, haha.
"mamma, prima per caso stavi per dire che abbiamo un ospite sta sera?" urlai portando Sarah con me in cucina "esatto, hahah, ciao tesoro".
"è qui la festa?" papà? Ah beh, chi poteva portarla qui se non lui, HAHA.
"ciao papà" corsi ad abbracciarlo mentre Sarah abbracciava la mamma, "di chi è stata l'idea?" domandai avvicinandomi con papà alle ragazze, "secondo te?" guardai Sarah che aveva la sua solita espressione da ragazza -modesta- e capii tutto, "ma come ho fatto a non capirlo prima, hahah" la presi in braccio e girai come una trottola, "un attimo.." la feci scendere e mi riavvicinai a mamma e papà "..avete fatto quasi 3 ore di macchina solo per una cena?" era un po' da stupidi è.. "ma che, io rimango fino a domenica stupido" DI BENE IN MEGLIO.
"perfetto, adesso io e te andiamo a dare la notizia a Gemma" dissi esuberante "forse sarebbe meglio aspettare che sc- AHHH" la presi a sacco di patate ed iniziai a salire le scale "dai Harry fammi scendere" continuava a muoversi sbraitando a caso "no, taci adesso" si arrese sapendo che ormai non l'avrei lasciata.
Una volta davanti la camera di Gemma, spalancai la porta, socchiusa, con un calcio, entrai e fiondai Sarah sul letto.
"Harry ma ti sei impazzito?" urlò Gemma "infatti, ho le gambe e so usarle non servivi tu" continuò Sarah sistemandosi i capelli.
"un attimo.. che ci fai qui?" chiese Gemma con un sorriso che, almeno io, non avevo mai visto sul suo volto, "volevo farvi una sorpresa e quindi ho chiesto a papà se potevo venire uno o massimo due giorno solo che lui, esagerando come sempre, ha chiesto ad Anne se potevo rimanere una settimana ed ora eccomi qui" io nel frattempo stavo in piedi a braccia conserte con un sorriso in volto, a vedere quelle due che parlavano tranquille senza mandarsi occhiatacce.
"farci?" chiese Gemma tornando un seria "che?" domandò Sarah con faccia confusa, "intendo, farci una sorpresa, cioè sia a lui che.. a-a me?" ahh, non riusciva a pensare al fatto che Sarah volesse stare anche con lei... beh, era comprensibile.
"eh gia.." affermò Sarah abbassando la testa..
ok?! La situazione era un po' imbarazzante quindi intervenni io, "allora Sarah... dove vuoi dormire?" mi avvicinai un po' a loro "è uguale ma se sono di troppo nelle stanze posso dormire sul divano, a me basta dormire, hahaha" mi ricordai del materasso in garege quello che usavo quando dormivo in camera con Gemma.
"se vuoi nel garage, abbiamo un materasso che Harry usava quando dormivamo insieme, possiamo chiedere alla mamma se possiamo metterlo in una delle camere" cooooosa? Gemma stava facendo la.. carina? E poi con Sarah?
A quanto pareva non ero l'unico scioccato, anche Sarah era quasi impallidita nel sentire quelle parole.
"per me va bene" disse Sarah ancora scioccata.
"Harry, Gemma, Sarah, scendete è prontoo" urlò papà dalla cucina "eccocii" risposi mentre uscivamo dalla camera.
A cena io mi ero seduto a capotavola, Gemma e Sarah erano vicine e difronte c'era la mamma seduta accanto a papà.
"allora Sarah, hai deciso dove vuoi dormire?" domandò la mamma, "beh, Gemma mi ha detto che nel garage avete un letto che Harry usava prima che avesse una camera tutta sua e mi ha detto che posso metterlo in una delle loro stanze" mamma era scioccata da quella risposta, infatti guardò Gemma che gli fece un sorrisone.
"per me va benissimo se usi quel materasso, dopo cena vai con Harry a prenderlo e lo puoi mettere in camera sua" Gemma abbassò lo sguardo ed i segnali che mandava con quella espressione erano 2:
- o non voleva che Sarah dormisse con me e lei quindi doveva rimanere sola
- o voleva Sarah in camera sua (quindi la cosa meno probabile)...
"allora Harry, dov'è questo letto?" sinceramente non lo sapevo nemmeno io "non lo s-.. eccolo, haha" era davanti a me e nemmeno me ne ero reso conto.
Diedi qualche colpo sul materasso e si alzò un muro di polvere che sembrava gas asfissiante infatti iniziammo a tossire come se avevamo la broncopolmonite, però dettagli.
"ma sei mongoloide?" disse Sarah spintonandomi "credo di si" risposi ridendo.
"allora, il materasso è legato al ferro, quindi è 10 volte più pesante di come dovrebbe essere, sicura che ce la fai?" domandai.
era legato perché io la notte, muovendomi come se avessi le pulci, lo facevo sempre scivolare e ho rischiato parecchie volte di ritrovarmi faccia a terra, "si basta che teniamo la presa senza muoverci più del dovuto con le mani" convinta lei convinti tutti.
"pronta? Uno... due... tre" alzammo il materasso di lato reggendolo dagli angoli ma la fortuna che mi ha dato la vita, mi fece starnutire proprio appena lo prendemmo in mano e... insomma la scena fu..
- alziamo il materazzo
- stringiamo la presa
- starnutisco
- ci cade il materasso addosso
- rimaniamo schiacciati
- Sarah mi insulta
"ma potevi starnutire in un altro momento?" disse Sarah incazzata "non posso controllare gli starnuti" sbuffò e roteo gli occhi.
Se non fosse stato attaccato alla parte in ferro non sarebbe stato così difficile da levare di dosso anche se il materasso pesava come a che già da solo con quel coso appiccicato al materasso stavamo diventando delle sottilette.
"Sarah, ho il telefono nella tasca dei pantaloni, vedi se riesci a prenderlo" dissi cercando di evitare il suo sguardo assassino.
Le mie mani erano schiacciate sul mio petto ed era impossibile muoverle.
"ok però dimmi quando ti sto toccando la coscia non voglio avere spiacevoli incontri" oh Dio, "guarda non ci tengo nemmeno io" dissi ridendo "Harry non scherzo non ci tengo a toccarti il fagiolino" fagiolino? Fagiolino.
"io non ho un fagiolino io-.."
" TACI, HAI CAPITO COSA INTENDO E
NON. MI. IMPORTA. DELLA. MAESTOSITÀ. DELLE. TUE. DOTI." ma poi Harry, dove cazzo hai trovato il coraggio di parlare in quel modo? "mi sto avvicinando, avvisami" che situazione "ok, quella è la mia coscia, sali sopra piano piano e metti la mano in tasca" dissi sperando che la situazione non peggiori "dopo mi devo lavare con la candeggina dio santo" la guardai con la faccia da tipo -sei seria sorella?- "cazzo guardi, vuoi che ti dica la verità? Senza esitare nell'usare parole non idonee ad un ambito del genere?" mi stava venendo più ansia del dovuto.
"harry..." Sarah sbiancò di colpo ed io con lei "ho toccato qualcosa, ti prego dimmi che è il telefono" eh... "non so cosa stai toccando ma non è ne il telefono ne il fagiolino come dici tu" sospirò tornando a muovere la mano sui jeans.
"Sarah.. Sarah..." dissi sgranando gli occhi "SARAH" riuscii ad urlare con il fiato morto
"che vuoi Harry, che c'è" presi un respiro profondo "Sarah... q-quello n-non è il telefono" Sarah spalancò gli occhi, fermò la mano e sbiancò peggio di prima "harry... ti prego non dirmi che.." annuii leggermente mentre trattenevo le risate "oh cristo beato, TI AVEVO DETTO DI AVVISARMI" urlò "ma che ci posso fare io?" dissi non trattenendo più la risata "ma cosa ridi, Gesù mio che figura di merda, dopo vado a lavarmi le mani con l'acido dio santo" eh la madonna, manco avesse toccato chi sa cosa.. "grazie è, ti ricordo che sono qui" continuai "lo so che sei qua Harry, TI SENTO. HO LA MIA POVERA MANO PARALIZZATA SUL TUO COSO" paralizzata? "senti muovi la mano verso di te, ci dovrebbe essere la tasca" dissi tornando serio "se ci trovo qualcos'altro che non sia una tasca ti giuro te lo strappo e te lo metto al posto del naso" che dolore però faceva ridere, HAHAHA.
"Ho toccato qualcos'altro, cos'è? una delle due palle?" HAHAHAHAHAHAH "ma che cazzo dici quello è il telefono mongoloide" dissi mentre soffocavo dalle risate "tanto ormai non mi vergogno più a parlare di ste cose con te dopo questa esperienza assolutamente imbarazzante" hahah, sto morendo.
"ecco il telefono, l'ho preso" oh cristo, menomale.
"ok, chiamo Gem-.." cosa? Perché si era bloccata? "Harry... IL TUO TELEFONO È SPENTO" oh si vero si era scaricato, merda.
"ah si... ehm, si era scaricato" sono pronto a prendere le mazzate, "TU MI HAI FATTO TOCCARE IL TUO STRONZO PER PRENDERE UN TELEFONO SCARICO?" adesso si chiamava stronzo? Ma quanti nomi ha?
"senti non puoi usare il tuo?" domandai "se potevo, secondo te non lo avrei già usato se lo avessi avuto con me? SENZA TOCCARE IL TUO SCRIGNO?" Sarah, basta co tutti sti nomignoli.
"dobbiamo rimanere qui finché non vengono a vedere se siamo morti" dissi ridendo, sperando di farle dimenticare questa esperienza "non ridere e ti assicuro che appena ci vengono a salvare ti prendo a sberle con la mano zozza del tuo avere" che paranoica.
Avevo una sorella paranoica.
"Harry, Sarah, lo avete preso il materasso?" papà?
"papà corri qui, stiamo morendo soffocati" urlò Sarah per farsi sentire, sempre esagerando.
"che succede? Wow... ma come diavolo avete fatto?" bene c'era anche Gemma con lui,
"aiutateci invece di fare i salami li" continuò Sarah, mentre papà e Gemma pensavano a come alzare il materasso.
"Sarah, a proposito di salami.." mi piaceva troppo irritarla "HARRY TI UCCIDO" urlò mentre io stavo crepando dalle risate.
"allora al mio 3, Gemma, alza il materasso e voi scivolate fuori ok?" bel piano papà.
"uno... due... tre, uscite forza" strisciammo fuori da sotto quella prigione e ci rialzammo.
"come avete fatto?" domandò papà "chiedi al tuo amato figliolo caro paparino" disse Sarah abbracciandomi e strusciandomi la mano escursionistica sul volto.
"fratellone, comunque sai di avere la pelle davvero molto morbida ed idratata" continuò sempre spalmando la sua mano sulla mia faccia "ok Sarah, anche meno" dissi spostandole la mano mentre lei mi squadrava il viso con un'espressione omicida.
Prendemmo tutti insieme il materasso e riuscimmo a portarlo in casa.
"dove vogliamo metterlo?" chiese papà mentre eravamo sulle scale "mettiamolo in camera mia, in quella di Harry c'è poco spazio a causa di tutti quei libri e giochetti vari e poi io ho la stanza più grande" ok, questa giornata stava diventando sempre più strana.
"oh, grazie al cielo" disse Sarah ed io la guardai confuso "cosa vui, la notte urli perché sogni di stare nei concerti di non so quale band e non mi entusiasma molto dormire con te se, appunto, mi devi svegliare ogni ora" ma io nemmeno lo sapevo che urlavo nel sonno.
Una volta portato il materasso in camera di Gemma, papà se ne andò e dopo io e la mamma lo ripulimmo per bene e ci mettemmo lenzuola e cuscini mentre Gemma e Sarah stavano macchinando qualcosa dopo che Sarah raccontò all'altra, l'esperienza traumatizzante vissuta in garage tenendo sempre la mano destra, quella colpevole, chiusa senza mai aprirla o usarla per prendere qualcosa.
Ed, usando sempre la mano sinistra, la maggior parte delle cose che prendeva, le cadeva dalla mano.
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Quel fottuto bacio || Larry Stylinson
FanfictionHarry, un ragazzo un po' asociale e con una vita alquanto monotona soprattutto nel periodo estivo, va in un campeggio dove incontra una vastità di persone che gli cambiano la vita in un tempo molto ristretto. Queste persone si sono rivelate molto im...