capitolo 36
Harry's pov
"quando inizia il college?" domandò Sarah mentre eravamo tutti a tavola a pranzare.
"il 18, avete ancora 2 settimane per divertirvi e comprare il materiale poi si ritorna a studiare"..
Ero bravo a scuola.
Avevo una memoria fotografica eccellente.
A casa non studiavo più di 1 ora perché con una sola lettura imparavo tutto.
L'unica materia rompiscatole era matematica, non che non fossi bravo ma invece di 9 e 10 come ogni altra materia avevo 8.. e sta cosa mi dava urto.
"avete già scelto cosa fare?" chiese la mamma
"io vorrei provare a diventare un discografico, mi piace la musica quindi perché no.." dissi sorridendo "io ho scelto il corso per diventare imprenditore cosi posso crearmi una mia azienda marketing e magari diventare famosa e fare le magliette per la Harry Styles records, haha" bel nome Sarah, ci sta.
"io vorrei aprire un negozio quindi ho scelto stilista, non creo un mio marchio ma potrei vendere quelli di Sarah e quindi una catena, ahah" insomma la famiglia Styles si faceva supporto a vicenda.
Io creavo una casa discografica.
Sarah creava il suo merch più il mio.
Gemma lo vendeva.
Top.
"allora avremo dei figli prodigio, hahah" disse mamma "esatto e dovreste andarne fieri quindi papà... ti prego, ti prego, ti prego, sta sera possiamo andare al luna park, mi mancano le montagne russe che facevamo a giugnooo" disse Sarah facendo la sua tattica faccia da cucciolo bastonato.
"Anne?" disse papà voltandosi e rivolgendo lo sguardo su mamma "per me è ok, ma se fate troppo tardi non dovete azzardare a svegliarci sennò niente uscite per 1 mese.. ci state?"
"ci stiamo" rispondemmo in coro.
Finalmente saremo tornati dove tutto è iniziato.
Quel luna park era dove io e Lou ci eravamo confessati tutto..
L'idea non poter stare insieme a causa della distanza mi uccide ancora di più.
Ogni pomeriggio facevamo le videochiamate insieme, anche a tutti i ragazzi, ed ogni volta cercavo di non crollare ma non ci riuscivo mai.
Piangevo sempre, ogni giorno, e se raramente non lo facevo, soffocavo le urla nel cuscino di notte.
Anche lui piangeva e diceva che vedermi piangere lo faceva piangere ma a me faceva piangere il fatto che lui piangesse perché io piangevo.
Una sorta di catena infinita.
Ma era troppo forte.
Era semplicemente impossibile non piangere.
Invece Niall e Sarah erano un po' più resistenti, più la seconda che il primo ma.. una volta l'ho beccata piangere di notte quindi, ciò significava, che faceva di tutto pur di non farsi vedere debole dal lui.
"siete pronte, mi fate andare un secondo in bagno per favore?" bussai ripetutamente alla porta del bagno ma non si decidevano ad uscire..
"io si, Sarah ha quasi finito, 2 minuti e puoi entrare" si certo.. due minuti lo aveva detto anche un quarto d'ora fa ma niente di che.
"eccoci, prego" e loro volevano andare al luna park in quel modo? NO.
"grazie ma andate a cambiarvi.. per favore" dissi supplicandole "ma dai, che c'è che non va nei nostri vestiti?" seriamente? "vuoi proprio saperlo Gemma? Bene te lo dico. Tu hai una maglia con le bretelle ed uno scollo che fa vedere quasi tutto e quei pantaloncini, secondo me sono troppo corti, tu Sarah stai messa un po' meglio solo perché la maglia è a maniche corte, larga e lunga ma... un attimo MA È MIA!" mi aveva rubato un'altra maglia "ops" "te la lascio solo perché ti copre davanti ma tu, mettendola dentro i pantaloncini solo avanti e dietro la lasci fuori, sembra, se ti guardano di spalle, che non hai nulla.. sintesi del discorso CAMBIATEVI" mi appoggiai con la spalla alla porta ed aspettai una loro risposta.
"no.. fine" che nervoso.
Gemma se ne andò in camera a finire di prepararsi mentre Sarah era rimasta li a guardarmi.
"se vi si vogliono portare a letto questa volta giuro che non mi faccio picchiare per voi" agrottai le sopracciglia "non preoccuparti, mi conoscono in tutta Manchester e nessuno, tranne qualche ochetta, mi ha mai dato fastidio, sono tutti miei conoscenti quindi stai pure tranquillo, adesso io raggiungo Gemma in camera ed entro 10 minuti devi essere pronto che dobbiamo andare" ma erano le 19 e 25, chi va ai luna park a quell'ora?
"non è presto?" domandai "si ma il tempo che ti prepari, il tempo che papà fa la solita ramanzina, il tempo perso nel convincerlo a lasciarmi qualche soldo in più per cena si fanno le 20 passate e poi aggiungerei anche i 15 minuti a piedi che dobbiamo farci si fanno le 20 e 30.. poi la cena ecc.. ecc.." non aveva tutti i torti in fondo "va bene, mi sbrigo".
Entrai subito in doccia ma ci fu qualche problema di percorso.
All'inizio non veniva l'acqua tiepida, veniva solo congelata e capii che non avevo acceso l'acqua calda quindi riprovai e finalmente ci riuscii, poi rimasi 5 minuti a guardare il nulla con la musica in sottofondo, mentre l'acqua cadeva sulla mia testa, poi passai altri 5 minuti a pensare a Louis ma non piansi, fortunatamente, ed infine inziai a farmi lo shampoo e, dato che Gemma bussava alla porta che se volesse staccarla dai cardini, mi sbrigai a lavarmi il corpo.
"sono perfetto" dissi mentre mi ammiravo allo specchio "perfettamente rimbambito, aggiungerei" divertente Sarah, molto divertente.
"io sono pronto, andiamo?" dissi guardando le ragazze "si, era ora che finissi di aggiustarti i capelli.. adesso tocca alla ramanzina di papà quindi usciremo di casa verso le 20 e 10 dato che i soldi me ne ha dati un bel po di sua spontanea volontà".
Andammo al piano di sotto ed infatti papà era sparato sul divano ad aspettarci.
"mi raccomando:
- niente giochi troppo pesanti dopo l'1 di notte
-se dovete vedere qualche film non andate tardi
-non vi unite a nessuno gruppo di ragazzi se non li conoscete al 100%
- non voglio che alcuni mi dicano che avete fatto risse
- se dovreste ritornare in ospedale io vi ci lascio e non vi riprendo più
- se dovete litigare, parlate e non voglio che alziate un singolo dito
- no alcolici dopo le 22
- voi ragazze non vi staccate da Harry
- tu Harry non ti allontanare mai dalle ragazze
- stai attento a Sarah perché è talmente furtiva che riesce a scappare anche dalla prigione
- e per ultima, ma non per importanza, se un qualsiasi ragazzo si avvicina a voi respingetelo, sempre se non lo conoscete.. Tutto chiaro?"
Più che altro erano leggi e non raccomandazioni per la serata ma va bene.
Tra saluti, risatine sarcastiche perché non avremmo mai seguito tutte le regole e baci riuscimmo ad uscire da casa.
"Mcdonald's anche stasera?" domandai "no, questa sera andiamo in una pizzeria con Giuly, Josh, Phoebe e quel coglione del suo fidanzato" non credevo fosse una buona idea andare a cena con un ex fidanzato per di più con un'amica ma dipende da lei.
"Giuly, mi sei mancata cogliona" Sarah le si scaraventò in braccio "ma se ci siamo viste 3 giorni fa" disse la riccia "non me ne frega un cazzo, dobbiamo recuperare tutte le uscite che ci siamo perse quest'anno chiaro?.. Comunque scusate Josh e Phoebe, ciao anche a voi, haha" la solita Sarah.
Io e Gemma salutammo i ragazzi e quando arrivò il mio turno di salutare Tom mi venne una voglia assurda di strangolarlo.
"piacere Tom" non aveva nemmeno l'atteggiamento da coglione "Harry" dissi con tono acido.
"buona sera ragazzi.. Ae, Sarah, siete tornati quindi?" il cameriere conosceva Sarah, del resto come quello che vedeva le prenotazioni ed anche i 10 passanti che abbiamo incontrato durante il viaggio.
"esatto"
"quindi sono loro i tuoi nuovo fratelli, se si può dire così" era simpatico dai.. e giovane.. aveva 20 anni, più che altro a me pareva ne avesse 20 poi non so.
"si, lui Harry, lei Gemma" salutammo il ragazzo senza nome e poi prese le ordinazioni.
Di fronte a me c'era quella zucca vuota di Tom, accanto avevo Gemma ed accanto a Gemma c'era Sarah.
Invece, accanto a zucca vuota c'era Phoebe poi Giuly ed infine Josh a capotavola.
"Giuly ma alla fine tu e Josh che corsi avete scelto?" domandò Sarah "medicina, però io dottore e lui farmacista" Josh farmacista? Hahaha, non ce lo vedevo proprio.
"io invece penso di fare cucina, vorrei aprire un ristorante un giorno" aggiunse Phoebe "lo so, me lo dici da quando avevamo 13 anni" disse Sarah ridendo.
"wow, la pizza è davvero fantastica" dissi veramente spiazzato, sembrava stessimo in italia e poi io, Harry Edward Styles, amo l'Italia.
"il cuoco è di Napoli fratellone" disse subito Sarah.
"tu Tom non avevi detto che volevi fare il corso per diventare discografico?" a quelle parole di Josh stavo quasi per strozzarmi con la pizza.
Ho inziato a tossire come un asmatico cronico.
"scusate, la pizza mi è andata di traverso" provai
a mettere questa scusa ma Sarah e Gemma avevano capito comunque.
"no, ho cambiato idea" che sollievo, non dovrò provare a sopportarlo per 2 anni.
"ah, e quindi che farai" continuò Josh "sono più propenso nel scegliere imprenditore" SHIT.
Sarah stava bevendo la coca cola, appena la parola -imprenditore- uscì dalla bocca di Tom,
si voltò verso destra e sputò tutto.
Non colpì nessuno, tranne il pavimento...
"Sarah, tutto ok?" chiese subito Josh abbassandosi per vederle il volto, lei annuì leggermente.
Io guardai Giuly negli occhi e le feci capire che sapevo tutta la storia.
"andrai a fare imprenditore?" chiese Sarah con occhi sgranati una volta essersi ripresa da quella situazione.
"...si" rispose mr coglione e Sarah guardò Giuly in un modo sovrannaturale.
"posso sapere cosa succede?" era pure rincoglionito dato che non ci arrivava da solo alle cose.
"i-io farò imprenditore" disse Sarah ancora scossa "ah, ok.. credevo che fosse qualcosa di peggio"
in realta, Bro, sta cosa è grave.
Te pijo a sberle solo se te ce avvicini co un pelo.
"non credo esista qualcosa di peggio che stare 3 anni in classe con te" oh no, si stava alterando..
"ti voglio bene anche io" l'ho detto che era un coglione!
"ma vaffanculo" azzittito.
Riuscimmo a mangiare gli ultimi pezzi di pizza in pace, nessuna lite ma solo qualche risata ed alcune occhiatacce da parte di Sarah verso Tom, nulla di grave.
D'un tratto calò il silenzio, stavamo aspettando il conto perché avevamo finito tutti di mangiare, ma quel silenzio fu interrotto dalle parole INDESIDERATE di Tom.
"non è colpa mia se abbiamo gli stessi obbiettivi nella vita, sappilo Sarah" sto tizio mi confonde.
Da come lo ha raccontato Sarah doveva essere uno che si credeva Cristo ma in realtà parlava da coglione e se Sarah rispondeva taceva.
"oh scusami, se non voglio passare 3 anni di scuola con il mio ex che mi ha cornificato per 6 mesi" ohhhhh, brucia.
"ancora con questa storia?" lo picchio.
Giuro che lo picchio.
"no, basta. Non voglio parlare di questo fatto davanti alla tua ragazza che non si merita un coglione come fidanzato" Phoebe non parlava, sapeva che se avesse difeso Tom, nella parte del torto, avrebbe perso Sarah, come se avesse difeso Sarah, nella parte della ragione, avrebbe perso Tom.
E poi era il loro "rapporto" si odiavano e basta.
"io non sono un coglione e ti ho sempre detto che non l'ho fatto a posta, ero ubriaco" mi sa che l'acqua frizzante lo aveva gasato.
"certo con una birra al limone ti ubriachi talmente tanto che ti scopi anche i pali della luce per 6 mesi, sei un povero fallito" HAHAHA.
"si credici e poi non ti ho tradito, era una semplice scopata con il mio migliore amico, MENTRE ERO UBRIACO" Eh? no, un secondo.. si era fatto il suo migliore amico?
"si certo, a sto punto mi ubriaco anche io e poi mi faccio Giuly no? Che ne dici Giuly? Ti va di cornificare Josh con me dopo che sei andata ad una festa di nascosto e ti sei ubriacata?" addirittura di nascosto? Senza parole.
La scena però era forte.
C'erano loro due che litigavano e noi altri che li guardavamo spiazzati dalle cose che si dicevano tra loro.
"non fare la melodrammatica""melodrammatica io? Ma ti pare normale una cosa del genere?"
"si, si chiama ubriacarsi e poi cazzo dici 6 mesi? era una notte e basta"
"anche se fosse? Posso aver esagerando dicendo 6 mesi ma coglione eri e coglione rimani"
"tu pure hai fatto la cogliona lasciandomi senza spiegare"
"ah certo, la cogliona adesso sarei io, non tu che mi hai cornificata"
"ancoraaa, ERO UBRIACO!"
"NON ME NE FREGA UN CAZZO, ERI IL MIO PRIMO FIDANZATO SERIO E MI HAI RESO FELICE FINO A QUANDO NON MI HAI FATTO CADERE IL MONDO ADDOSSO"
Silenzio.
Tom rimase zitto.
Forse aveva capito l'errore?"s-scusa, ma comunque oramai la frittata è fatta, basta"
"eh certo, non sei tu quello che è stato 1 mese senza mangiare o uscire di casa"
"ancora, ho detto scusa che cazzo vuoi di più"
"non voglio le tue luride scuse, viscido. Bastava non farlo oppure dirmi -ei vado ad una festa- almeno sapevo dove eri e potevo anche passarci sopra"
"ma se dicevi -vai dove vuoi andare-"
"intendevo che potevi andare dove cazzo volevi ma io almeno dovevo saperlo che uscivi e non che Giuly il giorno dopo a scuola mi dice che la sera prima ti ha visto alla festa"
"quindi è stata lei che te lo ha detto?"
"si, è la mia migliore amica da sempre quindi ha avuto il buon senso di dirmelo, non come te"
".."
"basta non ce la faccio più a sentirti, quando cazzo arriva il conto?"
"il conto arriva quando cazzo vuole lui e adesso scordati che ti pago la cena, la pago solo ai miei fratelli e tu ti fai da in culo"
"ma non ho i soldi, Josh aveva detto che pagavi tu per tutti"
"gliel'ho detto io che pagavo per tutti, ma tu essendo un coglione ti arrangi e te la vedi da solo"
"ma-.."
"OH GESÙ BASTA! OGNUNO PAGA PER SE E NON VI VOGLIO SENTIRE FIATARE PER TUTTA LA SERA CHIARO?"
Phoebe era esausta di sentirli litigare quindi scattò in piedi.
"ok, scusa Phoebe" disse Sarah un po' triste ma anche un po' soddisfatta.
"ecco il conto"
"oh, scusa Jo, puoi farci 3 conti separati, a me devi mettere le pizze di mio fratello e mia sorella, un altro conto metti quella di Josh e Giuly e l'ultimo metti le pizze rimanenti" disse Sarah "oh certo, va bene, torno subito" Jo se ne andò e tornò poco dopo con 3 scontrini.
Sarah pagò per noi, Josh per lui e Giuly ed infine la povera Phoebe dovette pagare lei per il suo fidanzato coglione.
Al luna park, Sarah e Tom non ebbero scontri anche se vedevo che lui in tutti i modi provava a parlarle, credo per riavvicinarsi, ma lei o lo ignorava o gli dava delle spallate per poi andarsene.fine capitolo...
ci si rivede per il capitolo 36, siamo sempre più vicini alla fine.
ciao amicii
bacii💚💙
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Quel fottuto bacio || Larry Stylinson
FanfictionHarry, un ragazzo un po' asociale e con una vita alquanto monotona soprattutto nel periodo estivo, va in un campeggio dove incontra una vastità di persone che gli cambiano la vita in un tempo molto ristretto. Queste persone si sono rivelate molto im...